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Sarzana, il Consiglio comunale ha discusso l’attesa “pratica Campi” In evidenza

di Luca Manfredini – “Niente di nuovo in Consiglio comunale”: tre lunghe ore di scontri prettamente politici hanno lasciato, in poche parole, il tempo che hanno trovato.

 

In discussione, come argomento principale della serata, la mozione presentata dal Partito Democratico ed appoggiata dagli altri due gruppi di minoranza, “Sarzana per Sarzana” di Paolo Mione e M5S di Federica Giorgi, sull’argomento: Chiarimenti in merito alla richiesta di dimissioni dell’Assessore Barbara Campi da parte del gruppo consiliare “Sarzana Popolare”.

Un argomento che da tempo appassiona la cronaca politica sarzanese e che vale la pena ripercorrere brevemente, cominciando da quel 2 febbraio scorso quando le parole del gruppo “Sarzana Popolare” turbarono l’apparente tranquillità della nuova Amministrazione: "Premettendo la nostra piena soddisfazione per l’operato svolto in questi mesi dall’amministrazione comunale nell’ambito e nel rispetto delle linee programmatiche condivise, dobbiamo con rammarico significare che nelle scorse settimane è progressivamente venuto meno il rapporto di fiducia con l’assessore Barbara Campi, indicato da questo gruppo quale componente della giunta dopo la vittoria elettorale. Crediamo che la progressiva perdita di fiducia, e della connessa armonia , tra il gruppo di Sarzana Popolare e l’assessore Campi debba essere doverosamente portato a conoscenza del Sindaco e della cittadinanza e tradursi in una richiesta di dimissioni spontanee all’assessore, dimissioni già state formalizzate”.

Da quel momento in poi il braccio di ferro tra il gruppo consiliare in questione, il proprio (ex) Assessore e, forse, anche il Sindaco che lo aveva riconfermato, si è prolungato in un lungo strascico di polemiche acutizzato da un secondo comunicato molto più invasivo del primo, che qui riassumiamo: “Il percorso intrapreso e condiviso assieme all’Assessore – dichiarava Sarzana Popolare - ha iniziato dopo qualche mese ad evidenziare le prime crepe nel rapporto di fiducia con l’intero gruppo. Questa situazione ha determinato una serie di dissidi ed incomprensioni dell’assessore con il gruppo, acuiti da una diversa visione e da un approccio politico autonomo e non condiviso su alcuni importanti temi cittadini quali il PUC, il piano BOTTA, il piano spiagge, il progetto “Laurina”, la piscina comunale, la viabilità e la mobilità cittadina, lo sport – e quindi su tutte le deleghe dell’Assessore stesso, come possiamo leggere - per non dimenticare problematiche meno impattanti ma, non per questo, meno sentite dalla cittadinanza sulle quali la scarsa azione dell’Assessore è stata quasi un freno alle proposte dell’intero gruppo sebbene avrebbero richiesto interventi facilmente attuabili e di sicuro beneficio per la città”.

Una piena sfiducia quindi che ancora oggi, forse, permane ma su cui non sono arrivati ieri in Consiglio, a detta dei fautori della mozione, né iniziative reali né chiarimenti soddisfacenti su quanto successo e, di conseguenza, sulla “reale o meno” sofferenza dell’Amministrazione tanto paventata dalle opposizioni.

“Possiamo solo che immaginare le facce dei gruppi di maggioranza e del Sindaco alla lettura sui giornali dei comunicati stampa di “Sarzana Popolare”, chissà il salto sulla sedia che avranno fatto” – ironizzava con facilità Paolo Mione.

La premessa seppur lunga era forse necessaria per capire meglio quanto discusso nel consiglio dedicato che, in teoria, doveva dirimere dubbi e perplessità: “Oggi finalmente avremo chiarimenti su questa vicenda che appassiona tutti da mesi, “Sarzana Popolare” oltre ai 4 Consiglieri ha uno o ancora due Assessori? (Roberto Italiani e Barbara Campi) – ha esordito Daniele Castagna (capogruppo PD) – vorremmo saperlo perché l’Assessore Campi ha deleghe decisive per questa Amministrazione e per la città, ed a febbraio è deflagrata questa insanabile, pare, scissione tra Lei ed il proprio gruppo. Le differenti visioni dichiarate su temi basilari come il Puc, il Piano Spiagge, il Laurina, la Piscina comunale, la viabilità etc... sono una sfiducia palese per l’Assessore, poi riconfermato dal Sindaco, che quindi sceglie di scontrarsi con il proprio importante gruppo di maggioranza – ha proseguito Castagna – dobbiamo continuare a basarci sui comunicati stampa del Gruppo per sapere qualcosa o potete spiegare ai cittadini cosa comporterà questa lotta intestina sul futuro della città? La famosa “casa di vetro” è già venuta meno come il progetto politico di Sarzana Popolare o dobbiamo parlare anzi di “Sarzana Bipolare”?

Hanno “piede facile” le opposizioni unite sulla “palla” lasciata in campo dalla maggioranza, del resto la situazione ancora non chiarita lascia campo a supposizioni, preoccupazioni e facili ma motivati attacchi politici.

La maggioranza ha però ostentato tranquillità e una compattezza ribadita più volte da ognuna delle quattro compagini consiliari di Governo: “L’argomento Campi è un confronto interno ad un gruppo che non va ad incidere in alcun modo sul Sindaco e sulla Giunta – dichiarava Carlo Rampi (Fratelli d’Italia) – la Campi sta svolgendo un ottimo lavoro su tutti i suoi compiti , compreso quello di capire e rimediare a tutto quello che avete complicato Voi nella precedente vostra Giunta e da Lei ereditato”.

Il Consigliere Luca Ponzanelli (Lista Toti) si unisce a Rampi: “Il vostro è solo un tentativo di seminare un po’ di zizzania tra la maggioranza, noi avremmo problematiche ben più importanti da discutere mentre qui si vuol parlare solo del nulla, l’opposizione dovrebbe essere ben più costruttiva. Risollevare Sarzana dall’evidente crisi in cui l’avete lasciata è un compito ben più interessante e gravoso, non stiamo rallentando noi l’attività amministrativa, sono ben altre le vicende che hanno “ingessato” la città”.

Il Consigliere Cristina Podestà (Lega): “Noi non riteniamo sussistano le condizioni per questa mozione, una problematica prettamente politica che riguarda un Gruppo ed un suo prescelto. Vorreste vederci divisi si, certo lo capisco, ma tra tutti noi prevale dialogo, buon senso e spirito di squadra, cercate invece Voi di fare opposizione utile. La Lega ha riposto la sua fiducia nel Sindaco e anche in questa diatriba, in cui noi siamo estranei, continuiamo a riporre totale fiducia in Lei”.

Il “gruppo incriminato” di Sarzana Popolare interviene con il suo Capogruppo Andrea Pizzuto: “Prima di tutto sgombriamo il campo da un dubbio: di questa richiesta di dimissioni spontanee da noi inviata se ne è parlato in maggioranza più volte e avviato un percorso di maggioranza di cui il nostro sindaco rendiconterà. Una questione nostra interna, ingigantita dall’opposizione, che non ha portato nessuna rottura nella maggioranza e nessuna interruzione dell’attività amministrativa – ha spiegato – il venir meno del rapporto di fiducia tra noi e il nostro Assessore è stato trattato pienamente alla luce del sole proprio per ragioni di onestà e trasparenza di fronte a Sindaco, Giunta e tutti i cittadini. Il progressivo distacco dell’Assessore dal proprio gruppo in un suo percorso politico autonomo lo ha visto anche rifiutare più volte il nostro supporto, ed ha portato infine a questa legittima nostra richiesta – ha proseguito - la strada maestra per risolvere questa situazione è stata intrapresa in unione con tutta la maggioranza, tenendo in piena considerazione le legittime istanze presentate da Sarzana Popolare. Stiamo discutendo di un tema già risolto al suo interno e l’intervento del Sindaco soddisferà le vostre domande. Non c’è nessuna preoccupazione per la tenuta di questo Governo, la Giunta continuerà a lavorare e arriveremo tranquillamente sino alla fine del mandato. E’ chiaro che in tutti i matrimoni ci può essere un momento di crisi, ma in questo caso è venuta meno solo la fiducia verso l’Assessore e non certo verso la maggioranza, e abbiamo scelto per onestà intellettuale di portarla all’attenzione dell’opinione pubblica – ha concluso - continuiamo a stare da “questa parte” del Consiglio comunale e di conseguenza non vi sono rischi di tenuta della maggioranza”.

Ma l’intervento del Capogruppo di Sarzana Popolare non ha soddisfatto le aspettative dell’opposizione che ha continuato unita a criticare e denunciare insoddisfazione sulle risposte ottenute.

“Il primo vero atto politico dell’Amministrazione Ponzanelli – ironizza Raschi (PD) – la domanda da porsi è perché Sarzana Popolare ed il Sindaco giochino questa guerra politica sulle spalle dei cittadini, questa non è la nuova politica tanto promessa, questa è vecchia, anzi stantia”!

“Avete usato un problema come il Laurina per le vostre piccole beghe private, vostre e di ogni vostro gruppo, e le usate strategicamente per attaccare l’Assessore Campi – attacca Paolo Mione (Sarzana per Sarzana) – non si hanno notizie da 8 mesi sul nuovo piano regolatore ma ancora continuate a dire che la colpa è di Cavarra e che Voi vi volete tanto bene, ma a noi questo non interessa, vorremmo fatti e non polemiche. Oggi dovreste ribadire qui la vostra sfiducia, ma non lo farete perché non avete il coraggio politico per farlo”.

“Che ci arrivino delle critiche su una presunta opposizione non costruttiva lo definisco insensato e fuori luogo – ha denunciato Federica Giorgi (M5S) - qui non parliamo solo di dissidi interni ma della grandissima rilevanza che questi dissidi hanno sul futuro della città. Le importanti deleghe che ha l’Assessore sono assolutamente strategiche e voi sembrate dichiarare che la Campi ha agito da sola e autonomamente su tutte le problematiche sarzanesi. Tutta colpa della Campi quindi quando in questa Sala consiliare non si parla mai delle importanti questioni che andrebbero qui affrontate? Vorremmo sapere davvero quello che pensate sul Laurina, sul Puc e su Villa Ollandini ma non ci dite mai niente, la Campi la state usando solo come capro espiatorio per nascondere l’inerzia dell’Amministrazione”.

“Vi ricordiamo che siete Voi che avete sbandierato questo strappo, non noi – insiste Castagna rivolto ai Popolari – siete Voi che avete messo in dubbio l’appoggio al Sindaco, non noi, siete Voi che avete avviato questa grave questione politica, non noi. Ora potete dare ancora una volta la colpa al PD ma le questioni politiche interne che vanno ad incidere sulla città si discutono qui, ma voi che le avete avviate ancora non rispondete, e questo ufficializza la vostra spaccatura”.

Di intervento in intervento si è arrivati alle dichiarazioni di voto finali sulla mozione Campi, sotto lo sguardo del Consigliere regionale Andrea Costa, patròn del gruppo di Sarzana Popolare”, che ha seguito attentamente tutta la serata.

Per stimolare l’intervento atteso del Sindaco prima delle dichiarazioni di voto dell’opposizione, i gruppi di minoranza si sono astenuti dal rilasciarle se non dopo l’intervento della Ponzanelli stessa, che così ha rendicontato:

“Ho assistito con grande attenzione a tutti i vostri interventi, ribadisco qui il mio ringraziamento sia all’Assessore Campi che al gruppo “Sarzana Popolare” per il lavoro, per il sostegno e la fiducia che continuano a svolgere . Non entro nelle dinamiche e nei rapporti interni di un gruppo politico – ha dichiarato – posso dire e ribadisco quanto già detto pubblicamente di apprezzare il forte senso di responsabilità mostrato nel voler comunicare alla cittadinanza anche un dibattito, una frizione interna, andando al di là di qualsiasi interpretazione politica. Un dialogo interno di cui naturalmente il Sindaco tiene conto sempre, ma rigorosamente nell’ottica dell’interesse della città e del rispetto delle prerogative di ogni organo di questo Ente, tra cui il Sindaco stesso che nomina i suoi Assessori. Apprezzo la discussione di questa sera ma devo dire che il contenuto della mozione è sinceramente paradossale, se da un lato ne apprezzo la parte fortemente elogiativa di un gruppo politico che sostiene la maggioranza, e quindi prendo atto del vostro sincero apprezzamento nei confronti del lavoro di Sarzana Popolare, dall’altro però è chiaro a tutti che con questa mozione unita abbiate cercato di imporre la narrazione di un gruppo diviso, di una maggioranza divisa , di una Giunta incapace di proseguire in cambiamento che invece stiamo realizzando in questa città, giorno dopo giorno e di cui voi siete ben coscienti e di cui, forse vi dispiacete. Una notizia per voi chiara questa sera ve la do: questa mozione presentata dimostra chiaramente quanto ad oggi – attacca il Sindaco – non abbiate ancora compreso il motivo per cui avete perduto le ultime elezioni comunali. Le discussioni interne ad un gruppo, per questa maggioranza, non prevaricano l’interesse di un Sindaco, di una Giunta e di una maggioranza a governare bene la città. Capisco che voi eravate abituati a anteporre a tutto questo le ragioni interne del vostro partito, i personalismi e le bagarre che addirittura vi hanno portati a presentarvi divisi e a perdere le elezioni, proprio a causa di queste correnti, frizioni, frazioni e personalismi. Bene, oggi non è più così, quando tornerete maggioranza, se lo tornerete perché a mio avviso questo non accadrà, potrete tornare a fare come sempre avete fatto: a considerare gli interessi di parte e le discussioni interne superiori agli interessi di una città _ ha proseguito – detto questo è chiaro che questa maggioranza non ha voluto nascondere ai suoi cittadini anche inevitabili momenti di difficoltà o discussione interna tra chi, ogni giorno, lavora, vive e si impegna a costruire il futuro di questa città. E da qui il senso di responsabilità di farlo, mostrato dal gruppo politico in questione. Queste discussioni interne sono naturalmente importanti, come Sindaco ne ho coscienza, le rispetto, ma sempre anche nel rispetto dovuto al lavoro della mia Giunta e sono problemi dei quali terrò certamente conto nella consapevolezza, che evidentemente a voi è sconosciuta, che esiste un interesse ed un bene superiore da salvaguardare prioritariamente che è quello di continuare a lavorare assieme nell’interesse della città – ha poi concluso – ecco, questa sera la vostra soddisfazione non c’è stata, questa sera la maggioranza si è mostrata compatta e ha dimostrato ancora una volta che la vostra narrazione è strumentale, vuota e inutile. Chiudo ringraziando ogni gruppo componente la mia maggioranza per la fiducia riposta e ancora qui confermata. Siamo uniti, siamo forti e non esiste alcun problema che non riusciremo a risolvere insieme”.

Insoddisfazione massima nei gruppi di opposizione che votano a favore della loro mozione e attaccano ancora su una “non risposta” ricevuta a cui si è aggiunta anche l’arroganza del Sindaco, aggiungono di aspettare ansiosamente ciò che non si è voluto decidere questa sera ma che poi arriverà in un secondo tempo e concludono con un sarcastico: “Delusi dal Sindaco ma felici perché siete bravi, forti e magari anche belli, bene siamo veramente soddisfatti”.

La maggioranza vota compatta contro la mozione in questione, assenti della serata il Consigliere Beatrice Casini (PD) e il capogruppo Lega, Emilio Iacopi.

Passano in seconda serata l’approvazione del “Regolamento di gestione del registro comunale delle dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT)” e l’approvazione del “Regolamento per il riconoscimento ed il conferimento di civiche benemerenze”.

Le interrogazioni verbali tenutesi prima della discussione delle mozioni sono state due: la prima, proposta dall’interrogante Federica Giorgi ha ricevuto le risposte dell’Assessore Roberto Italiani su “Misure adottate a sostegno degli esercizi commerciali nel centro storico” e non ha soddisfatto la richiedente.

La seconda, proposta dall’interrogante Emilio Iacopi ha ricevuto le risposte dell’Assessore Stefano Torri su “Chiarimenti in merito al lavoro nei giorni festivi presso il cantiere di piazza Martiri” ed ha soddisfatto il gruppo Lega richiedente.

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