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"Serve la buona politica per cambiare la sanità spezzina" In evidenza

L'opinione dell'ex Consigliere comunale Flavio Cavallini.

 

Tutt'oggi capita che cittadini mi interpellino su questioni di interesse pubblico e ciò mi ha permesso di constatare che negli ultimi tempi le domande/lamentele riguardano principalmente la sanità ed in particolar modo il blocco dei lavori per il nuovo ospedale. E poiché ho il pregio di non tacere le verità, restano basiti quando rievoco una mia proposta che fu subito accolta dall'assessore alla Sanità Corrado Mori: realizzare le attività ambulatoriali negli edifici del Sant'Andrea ed il DEA nell'aria attigua (oggi parcheggio). Il nuovo ospedale poteva quindi essere fatto velocemente e con una spesa limitata, ma non si realizzò, perché la Direzione Generale dell'Asl 5 nominò un gruppo di saggi che scelsero il Felettino, in quanto si sarebbe recuperato parte del progetto già fatto.

La proposta dei saggi trovò consenso bipartisan in Regione, sicché mi sorse il dubbio che il (vero) problema fossero i (tantissimi) soldi spesi per progettisti, legali, consulenti etc, e tale perplessità permane, giacché nulla di quella progettualità è stata poi "recuperata"; in sostanza, è stato il trionfo della cattiva politica: si parla del nuovo ospedale da cinque lustri, i costi sono vieppiù accresciuti, ma nessuno sa se e/o quando sarà in funzione. E cosa fanno, sia l'opposizione, sia la maggioranza? Invece di proposte serie, a turno mettono in scena la pantomima sull'ospedale di Sarzana, alla ricerca di un consenso che crea solo danni alla cittadinanza, perché fu una scelta sbagliata mantenerlo (costruendone addirittura uno nuovo!): passivi enormi per una struttura inadatta (leggenda vuole che Giovanni Michelucci abbia riadattato i disegni preparati per la stazione aeroportuale di Firenze), per di più con l'errore di tenere aperto anche il nosocomio di Levanto (inutile e costoso, come è emerso dai dati relativi alle patologie, ai giorni di degenza ed a come era fruito dalla popolazione residente).

Tuttavia la Direzione dell'Asl 5 non intende intraprendere il necessario cambiamento, anzi. Difatti, come evidenziano pressoché quotidianamente i media locali, la Direzione eccelle, ma nella carenza di proposte e di scelte migliorative, con conseguenti disservizi. E l'urgenza di un efficiente ospedale per gli spezzini non è certo favorita dai problemi, quali la questione dei titoli del Direttore Sanitario e le vicende che riguardano anche il Direttore Generale. Nonostante ciò, ecco -notizia di questi giorni- ricchi premi in denaro alla Direzione Aziendale, per il raggiungimento degli obiettivi. Sarebbe curioso conoscere la motivazione, visto che la sanità pubblica spezzina si regge solo sull'encomiabile impegno del personale (esclusi i prezzolati), giacché alla cattiva politica interessano solo fedelissimi e chi ubbidisce, sempre e comunque. È dunque naturale che non abbia chiesto la verifica dei titoli al Responsabile Anticorruzione e Trasparenza dell'Asl 5 e che detto Responsabile non abbia sentito il dovere di dirimere la perniciosa questione. E considerato che la Legge lo individua come colui che ha la facoltà di intervenire, chissà se ha interessato ANAC degli avvenimenti attenzionati dalla Procura della Repubblica
Obbligatorio cambiare, quindi, perché la Sanità pubblica è un bene che chi è stato delegato dalla popolazione ha il dovere di salvaguardare e migliorare, indistintamente. Che il Sindaco della Spezia dimostri di essere il primo cittadino della sua Città, che attui la buona politica e chieda la collaborazione di tutto il Consiglio Comunale, per un rinnovamento radicale che sradichi le opacità e le connivenze che hanno conseguenze nefaste per la salute degli spezzini.

Flavio Cavallini
ex Consigliere comunale della Spezia

 

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