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ASL5, LeAli a Spezia riporta l'attenzione sul "caso Banchero" dopo un'altra bocciatura In evidenza

La Lombardia ha nuovamente ritenuto l'attuale Direttore Sanitario alla Spezia non idonea ad essere inserita nell'elenco di abilitazione a tale ruolo in Lombardia.

 

“Lo stato della nostra sanità è sotto gli occhi di tutti - affermano Guido Melley e Roberto Centi di LeAli a Spezia- una rete ospedaliera disastrata ed il nuovo Felettino fermo al palo; organici sottodimensionati e posti letto insufficienti; liste di attesa spaventose e conseguente fuga dei pazienti verso altri nosocomi; servizi socio-sanitari sul territorio depotenziati (a partire dai distretti).”

“Vi sono senza dubbio delle precise responsabilità per tutto questo - proseguono i Consiglieri- e sono addebitabili a scelte sbagliate compiute dalle Giunte regionali sia di Centrosinistra che di Centrodestra che hanno governato la sanità regionale nel corso degli ultimi anni, perseguendo troppo spesso politiche lottizzatorie a partire dalla nomina dei vertici Asl. Ora però la situazione in cui versa in particolare la sanità spezzina è giunta a livelli di caos e disorganizzazione mai raggiunti prima, e questo chiama in causa direttamente il governatore Toti e l’Ass. regionale Viale che hanno collocato ai vertici Asl dirigenti non idonei sotto molteplici aspetti. Il Direttore generale Conti, oltre a non aver saputo guidare con capacità ed autorevolezza la nostra azienda sanitaria, si è trovato schiacciato tra un ruolo di evidente sudditanza ai diktat del potere politico genovese ed i numerosi guai giudiziari che hanno toccato la sua gestione ed anche la sua persona. Il Direttore sanitario Banchero, arrivata a Spezia dopo una carriera non proprio di successo nella sua Lombardia, non ha dimostrato alcuna capacità programmatoria e non può onestamente annoverare alcun risultato sul piano del miglioramento dei servizi sanitari locali.”

“Ma la cosa grave - concludono I Consiglieri di LeAli a Spezia- è che la Banchero, oltre a non aver portato alcun valore aggiunto alla nostra povera Asl, ha assunto l’incarico di Direttore sanitario senza avere i titoli necessari. Qualcuno dirà: è una storia vecchia, mai spiegata del tutto dai vertici politici regionali, ma comunque oramai passata nel dimenticatoio. Ora però scopriamo che la dott.ssa Banchero ha di recente richiesto di essere iscritta nell’apposito elenco di abilitazione a ricoprire l’incarico di Direttore sanitario in Lombardia e che la sua istanza, ancora una volta, è stata respinta per mancanza dei titoli e dei requisiti di esperienza professionale maturati. Amaro destino per la nostra città: a causa di una pessima scelta di Toti e Viale, pienamente avallata dal Sindaco Peracchini, ci dobbiamo tenere in una posizione di alto vertice e particolarmente importante per la nostra sanità una Dirigente che nella sua Regione rifiutano e che qui da noi ha tutt’altro che brillato. Speriamo ancora non per molto.”

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