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Sarzana, la Lega al PD: "Se vuole le sedi paghi un affitto come facciamo noi" In evidenza

Continua il confronto dopo l'interrogazione del Carroccio.

 

“Dopo la notizia della presentazione di un’interrogazione del gruppo Lega sullo strano fenomeno per cui il Pd utilizza gli Arci comunali come fossero le sue sedi di partito, gli esponenti della sinistra si sono scatenati in un crescendo di isteriche accuse di intolleranza, razzismo, fascismo e chi più ne ha più ne metta. Ci rendiamo conto che sia difficile, per il Pd e per i suoi soci, realizzare di non poter più fare i comodi propri con la cosa pubblica. Ma a tutto c’è un limite e la reazione alla nostra istanza di legalità e trasparenza ha passato il segno del ridicolo per scadere nel surreale.
Se il Pd vuole una sede in ogni frazione di Sarzana paghi un affitto come facciamo noi, di tasca nostra, con la sede della Lega. Gli Arci devono avere una funzione sociale trasversale e non essere il luogo di riunioni, primarie, assemblee e lavoro di nessuna componente politica. Ci stupiamo di chi si stupisce di questa ovvietà”. Lo hanno dichiarato il capogruppo della Lega in Consiglio Comunale a Sarzana Emilio Iacopi e il consigliere comunale del Carroccio Luca Spilamberti, commentando le reazioni del Pd all’interrogazione presentata da Spilamberti contro l’utilizzo dei centri sociali di proprietà comunale come sedi di segreterie di partito da parte delle forze politiche.

Il consigliere, tramite un’interrogazione, chiede infatti al sindaco Cristina Ponzanelli, al presidente del consiglio comunale Carlo Rampi, e all’assessore al patrimonio Daniele Baroni l’immediata sospensione delle attività politiche all’interno dei centri sociali comunali, una revisione totale dei criteri di gestione di queste strutture, un controllo da parte della giunta su eventuali irregolarità che ruotano attorno ai centri sociali e un’impegno, sempre da parte della giunta, a riscuotere regolarmente le locazioni.

«I centri sociali comunali dati in gestione all’Arci – ha sottolineato Spilamberti nel documento – sembrerebbero ospitare al loro interno le segreterie del Partito democratico, quindi le loro attività politiche come assemblee e primarie interne. Pare infatti che il circolo Arci di Nave ospiti la sede della segreteria del Pd di Nave. I centri sociali comunali sono strutture comunali e come tali appartengono a tutta la cittadinanza, dunque a una moltitudine di persone con ideologie politiche diverse. Queste strutture sembrano godere di agevolazioni nell’affitto. L’ente comunale deve rimanere super partes».

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