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"Dov'è la trasparenza che Peracchini sbandierava?" In evidenza

La sinistra parla di conflitti di interesse e sovrapposizioni di cariche. E la questione Casati finisce in Corte dei Conti.

Il giorno della sua elezione Peracchini prometteva un cambiamento forte “come un tornado” che avrebbe dovuto spazzare via le storture che hanno purtroppo contraddistinto l' amministrazione Federici. Un nuovo stile di governo, più aperto e trasparente verso la cittadinanza e lontano da ogni logica clientelare o da piccolo gruppo d'interesse.

 

Ebbene a distanza di due anni vediamo invece un Sindaco che mentre non è mai avaro di interventi su numerose questioni che esulano dalla sua attività amministrativa, basta vedere le esternazioni su Cesare Battisti piuttosto che sull'aeroporto di Peretola, perde improvvisamente tutta a sua loquacità e apparente autorevolezza quando si tratta di anteporre gli interessi dell'Ente a quelli delle componenti che lo sostengono o di prendere posizione rispetto alle grane interne alla sua maggioranza.

Ci riferiamo alla quantità e la gravità di sovrapposizioni di ruoli e conflitti d'intessessi che caratterizzano questa amministrazione.

In questi giorni tiene banco la questione del conflitto d'interessi dell'assessore Paolo Asti, al quale si imputa di aver ingenerato una inopportuna commistione tra società private a lui riconducibili e l'Ente Comunale, ma tutt'altro che chiara resta la vicenda che pochi mesi fa ha visto protagonista Casati, nella doppia veste di assessore all'ambiente e dipendente della partecipata che gestisce i servizi ambientali, che è costato il posto di lavoro ad una dipendente Acam; a questo proposito cogliamo l'occasione per confermare che a firma dei Consiglieri comunali Lombardi e Liguori abbiamo presentato un esposto all'Agenzia Nazionale anti -corruzione e alla Corte dei Conti affinché valutino la liceità della posizione di Casati.

A tutto questo aggiungiamo anche la sovrapposizione di cariche e ruoli che non certo mancano nelle file della maggioranza:Costa che contemporaneamente ricopre la carica di consigliere regionale e di consigliere comunale e Manuela Gagliardi che nonostante sia stata eletta alla Camera dei Deputati non ha mollato la poltrona da Assessore del comune di Spezia.

Riteniamo quindi che in questi anni la trasparenza sia ben lungi dall'esser attuata, al contrario si è scelto di rompere i legami con le associazioni cittadine (vedi Dialma, Boss...) al solo scopo di sostituirle con altre forse ritenute "amiche", non c'è stata la minima riorganizzazione della macchina comunale ma al contempo si instaurato un clima di sospetto e del nemico in casa.

L'interesse della Città è sepolto sotto una serie di singoli interessi politici e/o personali, a partire da quelli del Sindaco che stando a voci che provengono dalla sua stessa compagine politica sarebbe in cammino verso la candidatura alle elezioni regionali del prossimo anno...per spirito di servizio ovviamente.

Niente male insomma per una squadra che usando toni da presa della Bastiglia entrava a palazzo civico sventolando la bandiera di una non ben precisata superiorità morale.

Ma del resto si sa: “ gareggiando a fare i puri troverai sempre uno più puro che ti epura”


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