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Il DMO ai blocchi di partenza, cosa farà Lerici? In evidenza

di Francesco Truscia - Ultimi passaggi per il DMO prima di giungere in consiglio comunale per la deliberazione, ma Lerici?

Ci siamo, tra non molto il DMO (Destination Management Organization) finirà sul banco della discussione del consiglio comunale. Stiamo parlando della cabina di regia volta alla promozione e gestione dei flussi turistici.

Prima di finire sui banchi del consiglio comunale un passaggio chiave è stata la commissione congiunta che si è riunita ieri, il tema all’ordine del giorno è chiaro: “Costituzione della Fondazione di partecipazione Golfo e Terre dei poeti e contestuale approvazione dello Statuto”, insomma la costituzione del DMO.

Ad aprire le danze l’assessore Paolo Asti che cita il verbale d’accordo tra i comuni di Ameglia, La Spezia, Lerici e Porto Venere per il progetto DMO Terre e Golfo dei Poeti (Aulla e Riccò del Golfo hanno aderito successivamente). Mentre le associazioni di categoria appoggiano l’iniziativa, sollecitando l’amministrazione affinché il tutto si svolga in tempi rapidi, su Lerici si apre un grosso punto interrogativo. Vi avevamo già parlato dei dubbi emersi dalle parole del sindaco di Lerici Leonardo Paoletti che aveva ribadito le sue perplessità per l’adesione al DMO anche ai nostri microfoni.

“Rispetto a quello che ci hanno chiesto le associazioni di categoria siamo in ritardo - dichiara l’assessore Paolo Asti - Gli adempimenti che gli uffici devono compiere sia sul piano tecnico che amministrativo hanno comportato scadenze tali da essere soltanto oggi in condizione di portare la pratica qui dopo essere stata visionata in giunta. Lo strumento suggerito dallo studio fatto da Ejarque è quello di una fondazione di scopo partecipata solo da istituzioni o enti pubblici o privati ma di natura pubblica così da poter operare in house”.

A scendere nel dettaglio organizzativo ci pensa il Dott. Massimiliano Curletto: “Stiamo parlando di una fondazione di partecipazione che deve individuare uno strumento di programmazione e regia, non di fornitura di servizi, non entra in competizione con gli altri operatori privati del settore”.

Importante è il fondo di dotazione iniziale, stimato attorno ai 100mila euro, per cui il Comune della Spezia parteciperà per circa 40mila euro (già impegnati a bilancio). A sentire le parole del Dott. Curletto, la “forma” è atipica, si tratta di un ibrido tra un’associazione e una fondazione, definita come fondazione di partecipazione.

“La fondazione sarà governata da un presidente, un direttore e da un consiglio che dovranno predisporre un piano che risponde alle richieste degli operatori - sottolinea l’assessore Asti - Per quel che riguarda la gestione abbiamo stimato per il primo anno un costo di circa 150mila euro complessivi”.

Le perplessità maggiori rimangono sul fronte “Lerici” più che sulla questione tecnica, come ribadisce il commissario Roberto Centi: “In tutti i documenti che sono stati distribuiti il comune di Lerici risulta tra i promotori, invece leggiamo tutti i giorni dichiarazioni del sindaco Paoletti che sembra incerto”. “Recentemente è stato fatto un incontro - risponde l’assessore Asti - con tutti i sindaci e anche Lerici era d’accordo, pur avendo delle perplessità, successivamente abbiamo saputo che il sindaco è ritornato sui suoi passi, per carità legittimo. Non ha senso presentari ad una fiera con il DMO da una parte e dall’altra il comune di Lerici da solo”.

Un punto che tende a rimarcare l’assessore Asti è la necessità di dover ragionare per prodotto e non per attrazione “Lerici come Spezia, ha tante attrazioni (ad esempio le spiagge), ma il turismo si vende per prodotto non per attrazione”.

Chi mette sul tavolo le maggiori perplessità è proprio chi ha preceduto Paolo Asti nel ruolo di assessore al turismo, ovvero il commissario Luca Erba: “Non si capisce perché un privato che vuole intercettare i flussi crocieristici dovrebbe mettersi nelle mani della pubblica amministrazione che ha i suoi tempi. Il punto centrale non è l’assenza di Lerici, semmai il fare rete sul territorio, non basta che tutti rispondano all’appello, bisognerà vedere l’operatività. Il punto è capire quali sono i rapporti di forza con le 5 Terre. Mi sembra che siamo andati avanti cercando di tenere insieme un progetto che si vuole distinguere dal passato facendo una campagna acquisti non troppo efficace”.

“Permettimi una battuta, sembra che tu fino a ieri abbia fatto l’assessore al turismo nel comune di Paperopoli. Hai fatto un progetto faraonico e che dopo un anno non ha avuto un euro di finanziamento. Mi sono ricordato che il comune della Spezia è quello che ha più territorio all’interno del Parco, quindi il DMO ha già il Parco dentro in qualche modo, non come ente amministrativo ma come area. Io non ho fatto nessuna campagna acquisti, non ho chiamato nessuno per aderire al DMO”.

A chiudere i lavori è il presidente Giacomo Peserico: “L’amministrazione chiede di chiudere velocemente la pratica mentre alcuni colleghi hanno chiesto di poter fare un approfondimento. C’è lo spazio per fare un’altra commissione di approfondimento con relativo licenziamento perché il consiglio successivo pare essere il 28 gennaio”. Insomma ci sarà una seconda commissione d’approfondimento prima della discussione in consiglio comunale che avverrà probabilmente il 28 gennaio.

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