Come è noto, il problema più volte segnalato, oltre che preventivato, dal Comitato Piazza Verdi per bocca di uno degli storici portavoce, l’Ing. Pierpaolo Bracco, ha già costretto l’amministrazione a riparazioni ripetute che presuppongono l’interruzione, in quella zona, del servizio dei mezzi del trasporto pubblico per giorni, attraverso deviazioni dello stesso che cagionano disagi e rallentamenti a tutte la viabilità cittadina.
Da notare che i punti dove avvengono le rotture sono ogni volte gli stessi. Ovvero quelli in prossimità dei giunti dei vari blocchi di cemento.
Ciò farebbe pensare che, come dal Comitato più volte affermato, ci siano evidenti anomalie e negligenze nel progetto stesso. Anomalie che non possono essere semplicemente risolte attraverso rifacimenti del manto ogni pochi mesi, ma che devono essere affrontate chiamando a risponderne chi quel progetto lo ha pensato e chi eventualmente doveva controllarne la fattibilità e la rispondenza alle esigenze della collettività.
A tale proposito ho già depositato una interpellanza per chiedere alla amministrazione come abbia intenzione di comportarsi di fronte a questa nuova “distruzione programmata” della Piazza.
Se non sia dunque finalmente il momento di rivolgersi alla magistratura onde appurare eventuali responsabilità per questa continua emorragia di denaro pubblico dovuto alle inefficienze di Piazza Verdi, oltre agli innegabili disagi procurati o, in alternativa alla Corte dei Conti presso cui il sottoscritto a nome e per conto del Comitato Piazza Verdi ha già presentato un esposto dettagliato riguardante le prime rotture del manufatto risalente ormai a circa due anni fa.
Credo che le cose non possano avvenire né sempre per caso, né tantomeno da sole.
Quindi è evidente che qualcuno la responsabilità di questa vergogna la dovrà pur avere.
Massimo Baldino Caratozzolo
(Per la nostra città)