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Sarzana, approvato il PUD. L’attesa passa ora sui debiti fuori bilancio In evidenza

di Luca Manfredini – Archiviata anche nell’ultima città italiana rimasta priva di tale strumento l’approvazione del PUD atteso per lunghi 16 anni. L’attenzione ora si focalizza sul Consiglio straordinario.

 

Questa sera andrà in onda a reti (sarzanesi) unificate l’atteso dibattito sui presunti debiti fuori bilancio: una serata importante e decisiva che stabilirà la sorte futura della città e dell’amministrazione stessa o solo un polemico show che nulla cambierà? Rischierà di soppiantare, nell’immaginario collettivo, l’acquisizione del PUD tanto necessario quanto tardivo per lo sviluppo futuro della frazione di Marinella?

Le premesse ci sono tutte e tra poche ore sapremo se l’attesa discussione in Consiglio svelerà, o forse no, se quello che pare essere un altarino scoperto è solo tale o precursore di altri ancora da svelare.

Le definizioni sui presunti debiti fuori bilancio si accavallano incessanti mentre la parola d’ordine che viene dalla passata amministrazione sembra essere chiara: minimizzare.

“Del resto, come ci dicono i Revisori, è sufficiente accendere un nuovo mutuo per coprire questi famosi ma piccoli debiti” – dichiara l’ex Assessore Casini, ma questa possibilità (criticabile seppure utile) parrebbe venire smentita proprio dalla Legge.

Il Tuel infatti (Testo unico degli Enti locali) prevedeva questa possibilità sino al 2000, ma dal 2001 in poi ha stabilito che i mutui possono essere usati solo per coprire debiti contratti per investimenti, quindi opere e non servizi come nel nostro caso.

In questi giorni abbiamo letto di tutto; definizioni come “Rischi di dissesto finanziario” scontrarsi con repliche come “Aberrante mistificazione della realtà” e parallelismi come “La montagna ha partorito il classico topolino” in risposta alle note accuse di “Classica finanza creativa”.

All’insegna del tutto quanto fa spettacolo si va avanti in uno scontro che si preannuncia lungo almeno un mandato, e se da una parte si definisce grave la situazione finanziaria ereditata, dall’altra si parla di apposito eccesso di allarmismo.

Valutando i dubbi degli attuali amministratori, ora calati nei panni di “cercatori di magagne”, e le loro difficoltà dichiarate sul trovare corrette informazioni e documentazioni, azzardiamo anche noi un parallelismo probabilmente scontato: quello che è uscito dai conti sinora è il tutto, e quindi di “relativa gravità”, o solo una “punta bianca e minacciosa” che sporge dalle acque nascondendo alla vista la mole reale dell’iceberg sottostante?

Gli “altarini scoperti” citati in un precedente nostro articolo sono patologia primaria o solo complementare e secondaria conseguenza di più grave malattia?

Immaginiamo che servirà del tempo per scoprirlo e ci limitiamo ad aggiornare la situazione del presunto dissesto che, e questa è buona novità, vede ridimensionare notevolmente i debiti dichiarati dopo che il Ministero ha confermato l’impegno di copertura sugli oneri relativi alla causa tra l’Ente e “Sole Costruzioni”, per l’esproprio del terreno della Caserma dei Vigili del Fuoco.

Un bel risparmio netto di circa 620.000 euro che va ad abbassare il presunto debito fuori bilancio, prima valutato a più di un milione, a circa 440.000 euro.

E questa è un’ottima notizia per l’amministrazione che aveva già provveduto, in ogni caso, alla copertura dei debiti, andando a sminuire la possibilità di dissesto da alcuni paventato.

Questa sera guarderemo se questa migliorata situazione sarà anche leggero anestetico alle discussioni scontatamente attese in Consiglio comunale.

Rimangono in ballo comunque dubbi su resoconti un po’ fumosi, riguardanti voci di capitolo, determine di impegno, irregolarità contabili e/o errori burocratici, e su questi si concentrano le difficoltà nel decidere su una riconoscibilità, o meno, di debiti per esigenza della città.

La gestione di “Atri Fioriti”, “Libri per Strada”, Andy Warhol (Sarzana è Pop), spese per servizi connessi alla Mille Miglia e al Teatro, continuano a preoccupare per una cifra di circa 80.000 euro mentre l’assenza di uno specifico capitolo di spesa per il Festival della Mente e l’assenza dei conteggi su Coop Earth complicano la vita ai revisori su una corretta valutazione del tutto.

A questi si aggiungono i debiti sul reparto urbanistico, sull’area legale con una apparente abuso di consulenze esterne e quello con Acam, più volte negato nel passato e aumentato ora per la rimozione dei detriti sul litorale spiagge.

Nell’attesa della serata rimarchiamo l’esito del Consiglio comunale di ieri con l’attesa acquisizione del PUD (il progetto di utilizzo delle aree demaniali), passato con i voti positivi della maggioranza tutta in aggiunta a quello “Sarzana per Sarzana” di Paolo Mione, e l’astensione dei Consiglieri del Pd e di Giorgi (M5S).

La possibilità o meno di rivalutare la linea demaniale dopo i dati dell’ultima mareggiata, per il momento, viene accantonata.

I tempi per ufficializzare il PUD e potere accedere ai fondi regionali sono ristretti e non si vuole rallentare alcunché, Marinella del resto attende da troppo tempo.

Si segnala un rapporto attivo avviato con il Comitato Sarzana, che botta, più volte citato nelle discussioni, e nei giorni successivi all’ufficializzazione del “progetto di utilizzo” saranno raccolte tutte le osservazioni di comitati e associazioni per rifinire al meglio.

Molto soddisfatta si dichiara anche il Consigliere Federica Giorgi (M5S) che ha visto approvare all’unanimità dal Consiglio la sua mozione a sostegno delle azioni di contrasto contro la violenza sulle donne, il Sindaco si è impegnato sul tutto entro il termine di sei mesi, compresa la questione della “casa rifugio”.

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