Stavolta non si tratta di una spaccatura politica o una questione di principio, anche se dietro allo scontro si celano i rapporti ormai incrinati tra il gruppo “Per la nostra città” e il resto della maggioranza.

Tutto nasce da una richiesta di chiarimento del consigliere Andrea Costa: durante la votazione in merito alla delibera di “variazione di competenza e di cassa al bilancio di previsione 2018-2020”, il sistema sembra non aver registrato il voto del consigliere Massimo Caratozzolo.

La cosa non sfugge al consigliere Costa: “Non ho visto il voto del consigliere Massimo Caratozzolo. Non mi è mai capitato in 24 anni di attività che un consigliere partecipa alla votazione con la scheda inserita e non vota. O esce dall’aula per non votare o esprime un voto, quindi il consigliere Caratozzolo deve semplicemente dire, se partecipa alla votazione, cosa vuole votare, altrimenti deve uscire e rifacciamo la votazione”.

A questo punto risponde il consigliere Massimo Caratozzolo chiamato in causa: “Non vedo dove sia il problema, ho detto che ho votato favorevole, basta aggiungere il voto” ed è a questo punto che il presidente del consiglio comunale Giulio Guerri propone di rifare la votazione.

Da questo punto inizia la “bagarre”. “Tra i doveri del presidente del consiglio c’è anche quello di garantire ai consiglieri presenti in aula di esercitare il proprio voto - esclama il consigliere Costa - quindi doveva essere lei, non io, a notare che c’era un consigliere in aula che non aveva votato! Ha permesso che un consigliere rimanesse in aula senza esercitare il diritto di voto con la tessera inserita, secondo me qualche riga del regolamento è stata violata!”.

Il consigliere Massimo Caratozzolo però non ci sta: “Capisco che i consigli comunali a volte sono noiosi, se vogliamo far divertire i presenti possiamo andare avanti tutta la sera, altrimenti aggiungiamo il mio voto e la facciamo finita! Ho detto che ho votato, non ho guardato il quadro e non posso sapere se era stato registrato o no, altrimenti me ne esco, tolgo la tessera e ripetete la votazione, va bene cosi? - il tono del consigliere Caratozzolo si alza ed inizia a spazientirsi rivolgendosi direttamente al consigliere Costa - Ditemi quello che volete e lo facciamo ma la si faccia finita altrimenti si fa ridere l’universo mondo! Costa me lo dica, levo la tessera?”

A questo punto prende la parola il consigliere Fabio Cenerini, da sempre protagonista di diatribe con il consigliere Massimo Caratozzolo: “Vorrei rilevare che un consigliere in aula non dovrebbe mettersi ad urlare in questo modo” ed è proprio dopo queste prime parole che il consigliere Caratozzolo si alza, toglie la tessera ed esce dalla sala consiliare.

“Comunque il regolamento è in totale contraddizione in due articoli - prosegue il consigliere Cenerini- magari dovremmo rivederlo”.

Mentre il consigliere Massimo Caratozzolo siede tra i posti riservati al pubblico e andando oltre all’ilarità che la scena può aver suscitato tra gli astanti, sorge comunque una domanda.
Oramai il rapporto tra il gruppo “Per la nostra città” ed il resto della maggioranza è andato oltre la frutta, potremmo dire che siamo all’”ammazzacaffè”, fino a quando avrà ancora senso proseguire questa “liaison”?.