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In Consiglio Comunale l'Eternit a Marola e la musealizzazione del sommergibile Leonardo In evidenza

di Francesco Truscia - L’assessore Casati risponde sul caso amianto in Arsenale e sul posizionamento del sommergibile Leonardo.

Il consiglio comunale di ieri sera si apre con il ricordo di Andrea Pascale, consigliere comunale alla Spezia della Democrazia Cristiana per 13 anni, eletto in occasione delle elezioni amministrative del 1975, del 1980 e del 1990. Lavorò alle dipendenze del Ministero delle Finanze e venne insignito del titolo di “Cavaliere della Repubblica”.

I lavori del consiglio iniziano con il question time presentato dal gruppo consiliare de M5S in merito alla frantumazione e al rialzamento di alcuni capannoni in eternit dell’Arsenale Militare adiacenti la zona di Marola (leggi QUI). “Gli abitanti di Marola hanno avuto modo di parlare con il sindaco e noi abbiamo avviato, attraverso il portavoce del M5S alla Camera Roberto Traversi, una interrogazione parlamentare - afferma la consigliera Jessica De Muro del M5S - Tutte cose che non sono servite a nulla, visto che oggi siamo qui a parlare in conseguenza ai danni riportati dagli stessi capannoni a causa della situazione meteorologica verificatasi tra il 29 e il 30 di ottobre, ci troviamo spesso a parlare di un’urgenza. Benché il sindaco abbia affermato, non so con quali studi alla mano, che tutto è in sicurezza e che non c’è stata alcuna dispersione, gli abitanti hanno raccolto in giro per il paese pezzi di quel materiale”.

Si incarica della risposta l’assessore Kristopher Casati: “Il 2 novembre l’ufficio di gabinetto su indicazione del sindaco si è attivato presso il comando Marina Nord per chiedere resoconto dei danni subiti e le conseguenze sul vicinato di Marola, rispondendo che la mattina del 3 una ditta specializzata aveva eseguito un sopralluogo, trattano le lastre di copertura, la riparazione delle lastre e la bonifica dei frammenti delle stesse, provvedendo anche alla pulizia dell’area a terra intorno ai capannoni interessati. Mercoledì 7 sono stati rimossi i detriti sui tetti con annessa riparazione”.

L’assessore sottolinea come l’Asl 5 abbia effettuato un sopralluogo all’esterno della base navale per verificare la presenza di frammenti dei capannoni ed effettivamente sono stati ritrovati materiali riconducibili alle coperture, il direttore della direzione e il commissario della Marina facevano pervenire un documento i cui si evidenziavano tutte le attività intraprese per la rimozione dei materiali. “Nella mattinata odierna, il direttore della direzione di commissariato assicurava che il materiale rinvenuto lungo il perimetro delle mura in località Aquasanta non era relativo alle coperture dei capannoni dell’area di Marola” conclude l’assessore Casati che assicura che la vicenda è costantemente monitorata dall’ufficio di gabinetto che viene aggiornato dal Comando di Marina Nord circa l’evolversi della situazione.

Successivamente giungono due mozioni con richiesta d’urgenza: una a firma di Lombardi, Pecunia, Manfredini, Liguori, Melley e Centi sulla vicenda dei controlli effettuati dalla Polizia di Stato ai pullman diretti alla manifestazione antirazzista di Roma del 10 novembre (leggi QUI), l’altra intitolata “Il confronto è il sale della democrazia” con gli stessi firmatari della prima in merito a due episodi: il mancato confronto tra i lavoratori di Acam e il sindaco durante la manifestazione in difesa della lavoratrice licenziata con i primi che, giunti sotto al palazzo comunale, si sono visti negare il confronto con il primo cittadino (leggi QUI), ed anche il mancato confronto con l’amministrazione all’interno delle commissioni consiliari anche sulla vicenda della nomina della “superdirigente” Rosanna Ghirri (leggi QUI) (assenza del sindaco Pierluigi Peracchini).

Si deve quindi votare la richiesta dell’urgenza per entrambe le mozioni e per entrambe l’urgenza non viene votata. Dopo la discussione in merito a diverse interpellanze si arriva alla mozione presentata dal consigliere Lorenzo Forcieri di Avantinsieme in merito alla musealizzazione del sommergibile Leonardo Da Vinci (leggi QUI).

La diatriba verte prevalentemente sulla futura collocazione del sommergibile Leonardo Da Vinci, internamente al Museo Navale o in altri luoghi (ad esempio Calata Paita)? “Il Museo Tecnico Navale è la principale fonte di attrazione per ospiti italiani e stranieri che esiste nel nostro comune, con una percentuale di visitatori superiori alle altre strutture di carattere museale - afferma il consigliere Forcieri di Avantinsieme - Una risorsa che potrebbe essere arricchita dalla collocazione del sommergibile Leonardo, l’ipotesi di collocarlo in Calata Paita era una soluzione sbagliata, mentre la creazione di un polo museale che può venire dall’ampliamento del Museo Navale credo sia un’attrazione di grande interesse. Lo scorso aprile c’è stata una lettera impegnativa da parte del sindaco nei confronti della Marina Militare nella quale si chiedeva la disponibilità della Marina e si impegnavano 750mila euro dell’amministrazione comunale. Bisognerebbe creare un’associazione di scopo tra le istituzioni più importanti della città”. Tutto questo volto a rimarcare e potenziare la vocazione turistica della città.

Mentre il consigliere Paolo Manfredini richiama al turismo esperienziale, con il consigliere che cerca di dare un contributo alla mozione di Lorenzo Forcieri, ampliando il ragionamento: “La vera sfida è individuare una formula attrattiva per il nostro territorio. Bisogna creare le condizioni affinché il nostro territorio possa esprimere esperienze non facilmente replicabili in altre aree del paese. Tutto questo si gioca sull’identità del territorio”. Le parole del consigliere del PSI sono accompagnate da un ordine del giorno (a firma del PD, PSI, LeAli alla Spezia, Spezia Bene Comune e La Spezie bella forte unita) in cui si chiede di valorizzare la sezione del Museo Tecnico Navale dedicata a Guglielmo Marconi e di inserirla in un circuito cittadino fruibile, oltre che creare una rete di contatti con il museo dedicato a Guglielmo Marconi di Sasso Marconi, con il MISE di Roma e con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia.

L’assessore alla cultura Paolo Asti risponde nel merito: “Le parole dei consiglieri sono di buon auspicio per il lavoro che l’amministrazione intende proseguire. C’è però da fare un chiarimento al riguardo. Intanto fare una differenza tra un’attrazione turistica ed un prodotto turistico - qui l’assessore si sofferma sui due concetti, sottolineando come una spiaggia sia un’attrazione turistica, se vengono aggiunti una discoteca, un ristorante, un campo da Beach volley allora diventa un prodotto - Se quindi prendo il sommergibile e lo pongo qui davanti ho un’attrazione ma non un prodotto, se lo metto all’interno del Museo Navale creo un prodotto e faccio uno scatto di valore che fa si che le persone possano muoversi per il turismo esperienziale. La volontà dell’amministrazione è quello di perseguire questo obbiettivo. Però la sala dedicata a Guglielmo Marconi è di proprietà della Marina. Il museo da solo fa il maggior numero di visitatori rispetto a tutti gli altri musei con 35mila presenze annue. Possiamo condividere in cooperazione qualsiasi iniziativa. In realtà non c’è una stazione radio come da voi riportato nel documento, ma c’è l’Ondina (leggi QUI). Abbiamo chiesto alla Marina di poter gestire il loro Museo Navale, per superare le difficoltà di cui vi ho parlato prima e per soddisfare le richieste che voi chiedete. Non esiste un depliant del Museo Navale che possiamo distribuire presso le agenzie turistiche e non possiamo farlo con i nostri soldi, perché andremmo a fare una valorizzazione che non ci porta incassi direttamente e che non abbiamo né in gestione né in comodato d’uso. L’amministrazione ha fatto una richiesta alla Marina ma quest’ultima non ha ancora risposto".

Qualche dubbio al riguardo lo ha il consigliere Massimo Caratozzolo, che infatti si asterrà assieme a Giulio Guerri al momento del voto: “Al riguardo ho sentito le parole dell’ammiraglio Dino Nascetti piene di entusiasmo e preparazione che darebbero lustro alla vicenda se fossero ascoltate. Far fare le cose a chi le conosce sia un sintomo di intelligenza, rifiutare persone che sanno di cosa stanno parlando il più delle volte ci espone a figuracce. Ero rimasto che Calata Paita aveva prospettive economiche importanti che invece potrebbero non esserci se la collocazione fosse diversa. Oltretutto credo che un’area come quella di Calata Paita si potrebbe prestare a questo caso, voglio sperare che il fatto di non volerlo collocare su Calata Paita non presupponga da parte di qualcuno che ci si possa costruire un palazzo in più. Ci piacerebbe approfondire il tema in commissione, la nostra sarà un’astensione interlocutoria per capire meglio come abbiamo intenzione di procedere”.

Mentre il consigliere di LeAli a Spezia Roberto Centi sottolinea l’importanza della tematica della valorizzazione del territorio, in particolare del porto, con qualche cenno storico degno di nota, parlando anche di uno “scippo”: “Il Golfo di Spezia è stato fin dall’antichità un porto d’importanza eccezionale, sono rammaricato infatti che Luni ci abbia scippato la dicitura Portus Lunae. Sono uno di quelli che sostiene che il Portus Lunae in realtà fosse il Golfo di Spezia, molti studiosi sostengono che sia stato un errore farci scippare questo vanto. Basta leggere la descrizione di Strabone del Golfo di Spezia per capire. Il primo sommergibile italiano è stato costruito a Spezia nella fabbrica di San Bartolomeo”.

Anche il consigliere di Spezia vince con Peracchini sindaco Luigi De Luca esprime soddisfazione per la musealizzazione del sommergibile Leonardo Da Vinci: “Quella del consigliere Forcieri è una proposta estremamente condivisibile, il recupero del manufatto può diventare un’attrazione per migliaia di turisti che visitano la città. Il restauro chiaramente non è cosa semplice, ci vuole un impegno di spesa molto forte data l’usura del tempo. Il recupero del sommergibile può creare un polo di attrazione come lo è stata la creazione della Sala delle Polene che rappresenta una delle cose più preziose della città. Nel 2019 ci sarà la ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, può essere l’occasione per un’iniziativa a livello nazionale”.

Si giunge alla votazione e la mozione viene votata dall’aula tout court, tranne per la già citata astensione di Giulio Guerri e Massimo Caratozzolo (passa l’emendamento della maggioranza mentre l’ordine del giorno della minoranza viene bocciato).

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