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Mov. Cristiano Lavoratori riunito a San Terenzo. Bellotti: "Politiche a favore dei valori non negoziabili"

Ripartire dal 24/25 febbraio. E' questo il messaggio emerso dal convegno regionale del Movimento Cristiano Lavoratori di sabato scorso a San Terenzo, "I cattolici e la grave situazione sociale e politica", che ha fatto il punto della situazione italiana ad un mese dalle elezioni politiche. «Bisogna lavorare per l'unità dei cattolici, rimettendo al centro la dottrina sociale della Chiesa e, in particolare, i valori non negoziabili» - ha detto Guglielmo Borri, vice-presidente nazionale MCL.

L'unità deve essere nei contenuti, non necessariamente nel contenitore partitico. Borri ripercorre criticamente le tappe del Forum delle associazioni cattoliche – fortemente voluto e portato avanti dalla presidenza nazionale MCL. Ma «da Todi 2 sono emersi appetiti personali e quindi condizionamenti che hanno portato a endorsement troppo anticipati o inopportuni», ha detto Borri, riferendosi implicitamente a Monti. MCL si è sottratto a tali logiche, ispirandosi a una «fedeltà al magistero della Chiesa», che del resto lo ha sempre caratterizzato fin dalla nascita, nel 1972, e che, proprio per questo, «ha dovuto attraversare il deserto, e senz'acqua». Lo ha riconosciuto ampiamente il presidente della CEI, cardinale Bagnasco, che proprio al Consiglio nazionale MCL fece l'unico intervento prima delle elezioni, parlando a braccio per un'ora e mezza. Una fedeltà, quella dell'MCL, che, «diversamente da altri, va al di là delle contingenze».
Tra le priorità principali, c'è ora «la difesa della famiglia e del matrimonio», anche perché «è impossibile una regolamentazione delle relazioni affettive». «Porto la mia esperienza di amministratore locale nel campo dell'edilizia residenziale pubblica: come è possibile equiparare chi si impegna in un rapporto coniugale, facendo crescere dei figli, e chi, invece, magari basta che si metta d'accordo per una dichiarazione? Il rispetto è dovuto a tutte le persone, ma l'istituzione familiare è un'altra cosa, una "società naturale fondata sul matrimonio", come recita la Costituzione. Le recenti manifestazioni francesi dimostrano che, se rimaniamo uniti, su questi valori troviamo anche alleanze inattese, sia tra i non credenti sia tra le altre religioni».
A livello locale, ha concluso Borri, la sfida per MCL è «diventare punto di riferimento nel territorio». Per questo, «bisogna valorizzare i circoli, dove si mette al centro il rapporto personale, l'ascoltarsi e il guardarsi in faccia».
Il presidente regionale Amerigo Lupi ha sottolineato l'importanza di «un impegno culturale nei circoli, favorendo incontri e dibattiti, senza paura di andare controcorrente». Il segretario regionale Alessandro Casaretto, anche citando un'intervista dell'allora cardinale Bergoglio, ha evidenziato le radici morali della crisi, con una perdita dell'importanza e del significato del lavoro e della produzione di beni. D'altro canto, la nascita, anche in Liguria, in particolare a Sestri Levante, di nuovi circoli MCL è segno di una volontà, ancora ben radicata nel popolo, di operare e costruire nel sociale.
Giovanni Sollenni, presidente provinciale MCL di Genova, ha delineato uno spaccato del panorama politico da cui sono emerse le contraddizioni di chi si dice nuovo ma non porta alcuna novità su cui costruire a lungo termine. Ora raccogliamo i risultati del clima di odio che si è seminato negli anni, bisogna invece rimboccarsi le maniche per «rimettere la persona e il lavoro al centro della politica».
Il presidente provinciale della Spezia, Francesco Bellotti, ha evidenziato l'urgenza di programmi in favore dei principi non negoziabili, che sono «l'unica chiave realistica per affrontare la situazione attuale». «La crisi economica dipende da una crisi demografica senza precedenti, l'indebolimento della famiglia priva la società di risorse valide e fresche, la penalizzazione della scuola paritaria aumenta i costi per lo Stato e diminuisce la qualità dell'istruzione. Serve sussidiarietà, perché persone, famiglie e imprese possano tornare a essere protagonisti e motore di sviluppo per tutta la società». Certo, la prova è notevole, ma «i cattolici non possono permettersi il lusso di trascurare le sfide epocali del nostro tempo».
Un lungo applauso ha salutato l'intervento di Maurizio D'Atri su Papa Francesco e il suo predecessore Benedetto XVI: «L'MCL è fedele al Papa e al magistero della Chiesa da sempre, e non per una simpatia personale, in qualche caso sospetta, dell'ultima ora». All'incontro regionale, tenutosi nei locali della parrocchia di San Terenzo, hanno partecipato una quarantina di soci MCL, tra cui vari giovani e amministratori locali spezzini e genovesi.

 

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