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Questione Enel, il PD: "Dove è la condivisione con il territorio?" In evidenza

Il Circolo che comprende la zona nella quale si trova la centrale esprime la netta contrarietà alla sua permanenza.

Già nel 2015 la precedente amministrazione aveva dato vita ad un lavoro istituzionale che vedeva coinvolta Enel, forze sociali, stakeholder, associazioni e istituzioni per guidare con tempi opportuni il processo delle dismissioni della centrale, che Enel, durante il Governo Renzi, aveva già annunciato per il 2021, e farlo con la consapevolezza dell’importanza strategica di quell’area non solo per i quartieri del Levante ma per l’intera città.

 

Sembrava troppo presto parlarne e sono già trascorsi tre anni, tanti quanti ne mancano alla dismissione confermata dall’azienda del gruppo a carbone. Siamo già in ritardo, perché per un anno e più nessuno di chi ci governa attualmente ha parlato del futuro delle aree Enel, nessuno ha dettato una linea su quali intenzioni reali si abbiano per la riconversione di 73 ettari di territorio.

Ieri sera però abbiamo ricevuto un vero e proprio schiaffo: abbiamo saputo che la maggioranza comunale vuole lasciare li la centrale.

E questo senza aver coinvolto nessuno di quegli attori di cui sopra parlavamo, senza aver voluto percorrere la strada della sbandierata partecipazione, né tanto meno aver preso in considerazione di aprire una grande discussione pubblica sul futuro della centrale, compresa l’importante questione occupazionale che per tutti viene al primo posto e che deve viaggiare parallelamente alla ricerca, da parte di Enel, di un suo coinvolgimento in questo territorio, investendo dopo tanti anni di sacrificio dei cittadini, in nuove attività previste dal suo piano industriale ma finalmente non inquinanti.
Va percorsa l’informazione e la partecipazione dei cittadini, soprattutto quando si parla di opere impattanti sulla qualità dell’ambiente del territorio.
La centrale da lì deve andarsene.
Si costruiscano occasioni per il recupero, ma con attività ambientalmente compatibili con il territorio.

E noi da Melara, dal Levante ci faremo sentire, perché crediamo che, se è vero che Enel in questi anni ha rappresentato una realtà produttiva che ha dato lavoro a centinaia di famiglie e intorno alla quale si è sviluppato negli anni il nostro quartiere, chiediamo che oggi pensi a un futuro per quelle aree dove sia lei ad investire davvero ma in nuove tecnologie a basso impatto ambientale e, favorire la creazione di un sistema produttivo che oltre che a mantenere posti di lavoro, crei nuove opportunità in una provincia definita da Istat a sofferente livello occupazionale.

Ruggero Angelinelli Segretario Circolo Termo Melara Limone Pianazze;
Tiziana Cattani ex consigliere comunale Pd;
Federica Pecunia Consigliere Comunale Pd.

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