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Variante Aurelia, interrogazione dell'Onorevole Orlando al Ministro Toninelli In evidenza

Sulle misure a sostegno di chi lavorava nel cantiere, sui tempi di riaffidamento dell'opera e sui provvedimenti temporanei per la viabilità.


Lavori interamente finanziati e dal valore di circa 120 milioni di euro, che sono fermi. Quello che era il cantiere è infatti oggi uno scheletrone che crea enormi disagi ad intere aree della città, attualmente realizzato per circa il 40% del totale. Centinaia di lavoratori diretti hanno perso il lavoro, le ditte dell’indotto sono in enorme difficoltà finanziaria e sociale.
La Spezia vede bloccata un’opera che garantirebbe sollievo dal traffico urbano in un’area di enorme rilevanza strategica per l’ economia, sia per la logistica che per il turismo, il Porto della Spezia è in sofferenza perché una via d’accesso fondamentale per il traffico merci è rimasta monca e incompiuta.
Da quando la Toto Costruzioni è subentrata nell’appalto, si è aperta una polemica feroce tra la stessa ditta Toto e l’Anas riguardante alcune varianti al progetto che sarebbero necessarie.
La trattativa tra le parti circa gli interventi necessari ed il loro costo aggiuntivo si è trascinata per un anno e alla fine ha portato alla rottura del contratto da parte della ditta Toto, con conseguente abbandono del cantiere e apertura formale del contenzioso.
Inoltre la ditta Toto sostiene che sia bloccata dal 2016 la definizione di un protocollo tra ANAS e RFI relativa alla galleria Fornaci 1, situata in prossimità della rete ferroviaria e che ciò paralizzi il prosieguo dei lavori. Ciò causa disagi e traffico aggiuntivo ai quartieri della Pieve e del Favaro, che si sommano a quelli delle zone di Buonviaggio e Melara.
Nel Dicembre 2017 il Capo Dipartimento Anas Liguria dichiarò pubblicamente che i lavori di realizzazione del terzo lotto della variante Aurelia sarebbero ripartiti a strettissimo giro poiché era stata concordata una soluzione tra Anas e Toto.
Nella legge di Bilancio in approvazione in quello stesso mese l’on. Orlando si è impegnato a reperire 20 milioni di euro sulle annualità 2019 e 2020 per l’ulteriore raccordo dell’opera con gli accessi al porto e alla rete autostradale.
L’annuncio della volontà di rescindere il contratto da parte di Toto Costruzioni nel Giugno 2018 ha portato alla totale paralisi del cantiere.
A seguito di tale decisione ANAS ha annunciato di procedere alla risoluzione del contratto per grave inadempimento dell’impresa, oltre a richiedere i danni, e avvierà le procedure per il riappalto dei lavori, per stralci funzionali, al fine di rendere fruibili i tratti di volta in volta completati.

 

Per queste ragioni Orlando chiede al Governo:
- Se sia previsto un potenziamento, anche temporaneo sino al termine dei lavori, della struttura di Anas compartimento Liguria, già notevolmente oberata di lavoro dopo il dramma che ha colpito la città di Genova a seguito del crollo del Ponte Morandi e che non appare in grado di seguire, con le esigue forze a disposizione, tutte le opere che interessano la Liguria.
- Se si stia procedendo come annunciato da ANAS al riappalto dell’opera per stralci funzionali e nel caso quali siano i tempi previsti per la procedura di appalto di ciascun lotto e infine per la realizzazione di ciascuno dei lotti funzionali e del complessivo terzo lotto della variante aurelia;
- Se sono stati previsti interventi e quali essi siano per la messa in sicurezza del cantiere, delle strutture, delle opere e delle attrezzature presenti nell’area del cantiere, per proteggerle da intrusioni e dalle intemperie in attesa che i lavori riprendano; quali ditte e con quali risorse provvederanno a questi necessari interventi di sicurezza.
- Quali interventi straordinari si stiano predisponendo, nelle more della realizzazione dell’opera per sostenere la viabilità cittadina, in particolare se è stato predisposto un potenziamento dei servizi ferroviari merci da e per il porto e un ribasso delle tariffe da parte di RFI, al fine di decongestionare la Città dal traffico merci.
- Quali misure straordinarie di sostegno agli oltre 80 lavoratori attualmente in naspi sono state predisposte e se sono idonee a garantire che non rimangano senza alcuna tutela sino alla piena ripresa dei lavori, per un completo assorbimento con apposita clausola sociale in ciascuno dei lotti funzionali previsti.

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