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Sanità Spezzina, le proposte di AvantInsieme- Rete Civica Liguria In evidenza

"Si inseguono appelli dall’una e dall’altra parte: patetici presidi senza una seria analisi degli errori"

 Il San Bartolomeo svuotato, il Santa Andrea che cade a pezzi e il Felettino fermo, uniscono centro destra e centro sinistra in una politica sanitaria fallimentare e contraria agli interessi e ai bisogni dei cittadini della nostra provincia. Sono infatti il frutto di scelte sbagliate da parte della vecchia maggioranza di centro sinistra, proseguite dalla nuova di centro destra.

Sbagliata nella strategia, con il progetto di realizzare a Spezia un DEA di secondo livello, senza tener conto che la legge lo impediva, sacrificando tutto a questo obiettivo irraggiungibile; sbagliata l’idea di non sfruttare a pieno il San Bartolomeo, la struttura più moderna e recente esistente in provincia. Ma anche la fase transitoria è stata caratterizzata da scelte sbagliate, contraddittorie e controproducenti, che hanno aggravato i costi dovuti alla mobilità passiva dei cittadini spezzini, prevalentemente verso le strutture della Toscana; basti vedere gli effetti della chiusura del reparto di maternità a Sarzana, dettata più da revanscismi politici che da esigenze effettive.

Ora si inseguono appelli dall’una e dall’altra parte, patetici presidi ma, senza una seria analisi degli errori compiuti ed una forte capacità di cambiamento non potrà esserci alcun miglioramento nella sanità spezzina. È necessario che la nostra comunità recuperi il proprio orgoglio e, superando anacronistiche divisioni localistiche e politiche, apra una vertenza regionale su questi temi e verifichi la volontà e la capacità da parte dei manager ASL di riorganizzare la sanità spezzina secondo nuove direzioni, quali: Definire tempi certi e più ravvicinati possibile per l’ultimazione dei lavori e l’entrata in funzione del nuovo ospedale del Felettino; Individuare una volta per tutte l’assetto definitivo della rete ospedaliera spezzina a regime, prevedendo strutture ospedaliere integrate e complementari tra loro; Decongestionare gli ospedali attraverso il potenziamento e la riorganizzazione della rete territoriale di assistenza:

  • Case della salute aperte per 12 ore al giorno.
  • Spostamento nelle Case della Salute di tutte le prestazioni diagnostiche (eccetto ovviamente quelle per i ricoverati e quelle di Alta Tecnologia) che altresì oggi gravano quasi esclusivamente sugli ospedali. 
  • Gestione delle emergenze differibili (codici bianchi e verdi) nelle Case della Salute. 
  • Istituzione della figura dell’infermiere di famiglia.
    Rivedere inoltre alcune scelte per la fase transitoria, ottimizzando ed utilizzando a pieno il San Bartolomeo, ad esempio attraverso: riapertura a Sarzana dell’Ostetricia e della Neonatologia.
  • Potenziamento del Pronto Soccorso. • Potenziamento del Day- Hospital oncologico e della dialisi. 
  • Creazione a Sarzana di un Centro per la cura dei Tumori Mammari che comprenda tutto il percorso della donna (prevenzione, diagnosi, terapia), evitando doppioni e deviazioni.

Lorenzo Forcieri AvantInsieme – Rete Civica Liguria

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