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Presidio al San Bartolomeo, Bufano: "Il PD ha fatto alcuni errori, ma ora serve unità di intenti" In evidenza

L'esponente del Partito Democratico si rammarica per la mancata partecipazione delle forze civiche.

È un peccato che Mione, Chiappini ed altri esponenti del civismo progressista non abbiamo partecipato (dopo qualche esitazione) al presidio contro il ridimensionamento dell'Ospedale di Sarzana.
È stata una manifestazione bella e partecipata, cui hanno preso parte tanti amministratori locali della vallata, esponenti politici del Pd, della Sinistra (fra cui Zanetti) e dei 5Stelle (fra i quali Federica Giorgi, significativo esempio di coraggiosa coerenza), rappresentanti di diverse sigle sindacali, di associazioni ma anche tanti semplici cittadini sarzanesi, allarmati per il progressivo depotenziamento del San Bartolomeo e per le politiche sanitarie insensate del governo regionale di destra.

 

La mancata partecipazione dei civici è stata spiegata con il fatto che alcuni primi segnali di riduzione dell'operatività del nosocomio sarzanese si erano già registrati nel corso della precedente legislatura regionale, in cui ha governato il centrosinistra; questo priverebbe il Partito Democratico - organizzatore del presidio - di qualunque legittimazione ad impugnare oggi il vessillo della tutela del San Bartolomeo dagli attacchi della destra.
A mio sommesso avviso si tratta di una posizione sbagliata.

È vero, forse il Pd avrebbe dovuto proporre da subito una manifestazione unitaria e senza primogeniture.
Ed è certamente vero che alcuni errori sono stati commessi in passato anche dall'Amministrazione Burlando, ma Mione e Chiappini sarebbero dovuti venire a ricordarli con franchezza per poi unirsi al presidio rendendo la partecipazione allo stesso ancor più ricca ed articolata di quanto non sia comunque stata.

Se le forze partitiche e civiche che oggi sparsamente in regione, in comune ed in città si oppongono ad una destra arrogante e inconcludente (beccandosi fra loro come i capponi di Renzo) non riusciranno a superare le proprie divergenze, a unire le proprie forze, a collaborare fra loro, ad immaginare percorsi nuovi ma comuni, quella destra impresentabile continuerà ad affermarsi.
Per ora - mi pare - lo hanno capito soltanto i settanta under 30 sarzanesi che circa un mese fa si sono candidati a rifondare il centrosinistra cittadino appunto su basi nuove, senza ossequio per le stanche liturgie di partito ma anche senza particolarismi e revanchismi, trasversalmente, senza alcun orticello da proteggere gelosamente, con spirito libero e prioritaria attenzione ai problemi e alle loro concrete soluzioni.
Speriamo bene!


Paolo Bufano
Pd Sarzana

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