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Peracchini: "Se lavoriamo in squadra la città può davvero diventare grande" In evidenza

di Elena Voltolini - Quello che l'amministrazione ha fatto nel primo anno di governo della città e i progetti futuri nelle parole del primo cittadino.

Guardando ai provvedimenti di questo primo anno e poco più di amministrazione, quali sono le sue più grandi soddisfazioni?
Sono state tante le soddisfazioni perchè abbiamo fatto un lavoro molto importante, che è partito dalla pulizia della città, dal nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, dai provvedimenti per la sicurezza, con la riorganizzazione della Polizia Municipale, le assunzioni per renderla possibile e la messa in opera di telecamere, poi abbiamo sbloccato il waterfront: insomma, stiamo dando alla città una prospettiva diversa, più turistica, anche con grandi eventi, e abbiamo creato le condizioni perchè da Migliarina, nel giro di due anni, parta il treno per le Cinque Terre, decongestionando così la città.
Poi non dimentichiamo i 14 milioni di investimenti dell'ATO idrico e i 7,6 milioni dalla Regione, dal fondo strategico, che arriveranno per piazza del Mercato, piazza Beverini, Piazza Chiodo, la passerella per collegare la città al mare, per recuperare il Convento delle Clarisse e per la galleria antiaerea di via Prione. Tutti progetti che saranno resi esecutivi e saranno realizzati e cambieranno il volto della città.
Infine come non citare il terminal crociere, che si è sbloccato grazie a noi.

 

C'è, invece, qualcosa che non rifarebbe?
Cose che non rifarei no, abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare.

Rifarebbe anche, guardando al ballottaggio, l'apparentamento con la lista Per la Nostra Città di Giulio Guerri, visto che non sono mancati i pareri divergenti su diverse questioni affrontate in Consiglio comunale?
Sono una persona seria, che quando fa una promessa la mantiene. Io lo rifarei, anche se i numeri ci hanno detto che avremmo vinto lo stesso. C'erano idee condivisibili, quindi perchè no?
Il problema semmai è chi ha ottenuto dei benefici e pensa di fare opposizione alla maggioranza che è chiamata a governare e al cambiamento.
Io guido una maggioranza che fa le cose in base alle leggi, ai pareri tecnici degli enti preposti, poi leggo sui giornali qualcuno che non condivide o vorrebbe che gli alberi pericolanti rimanessero in piedi. Io devo pensare alla salute e alla sicurezza dei cittadini, tra tante difficoltà, perchè abbiamo ereditato un debito enorme, di 48 milioni, e oltre 33 milioni di crediti di dubbia esigibilità. Per noi in questa fase trovare anche mille euro per tagliare un albero è un problema, lo facciamo esclusivamente per dare sicurezza ai nostri concittadini.
Poi purtroppo, come le persone nascono e muoiono, lo stesso accade per gli alberi. Ma gli alberi si piantano di nuovo, se ne piantano altri. Ovvio che se c'è un integralismo, possono essere gli alberi o qualsiasi altra cosa che non permette di ragionare, tutto è più difficile. Io comunque amo la democrazia quindi rispetto il pensiero di tutti, anche di quelli che sono stati eletti in consiglio comunale e hanno una carica pubblica grazie alla nostra vittoria.

Quale è l'attuale situazione dell'azienda di trasporto pubblico locale e ci spiega la questione soldi in meno erogati dal Comune?
Noi abbiamo "ereditato" solo due mesi fa l'azienda, perchè chi era incollato alla sedia, e lo è ancora in una società partecipata di ATC, non ha dato seguito all'annuncio formale di dimissioni, quindi solo da allora abbiamo potuto verificare in che stato è l'azienda. Un'azienda che ha mezzi vecchi, perchè chi la ha guidata non è stato in grado di comprare mezzi nuovi, di qualità, non ha dato le risposte che un servizio pubblico locale di livello europeo dovrebbe dare.
Inoltre noi, come Comune della Spezia, abbiamo scoperto che paghiamo per servizi svolti per altri comuni: i 4 milioni di euro che versava il Comune, in gran parte, non erano spesi per il Comune della Spezia. Noi garantiamo quello che possiamo, in base al nostro bilancio, ma non possiamo pagare anche per gli altri comuni.

ATC recentemente ha deciso di utilizzare dei vigilantes armati a bordo delle linee per Porto Venere e Lerici per combattere l’evasione. La scelta è stata aspramente criticata dalle opposizioni. Lei cosa ne pensa?
Quando si sono insediati i nuovi vertici hanno rilevato un calo netto di vendite dei biglietti nei primi quattro mesi dell'anno. Chi c'era prima, non aveva preso alcun provvedimento, la prima cosa da fare era aumentare i controlli e siccome gli atti di violenza sugli autisti ci sono, come si legge sulla cronaca, gli amministratori hanno deciso di incrementare i controlli e di farlo anche servendosi della vigilanza privata. I risultati sono incredibilmente buoni, è stato registrato nei primi giorni un raddoppio della vendita dei biglietti. Per quanto mi riguarda, come Comune della Spezia, proprietario di maggioranza, chiederemo che gli autisti facciano salire solo che ha abbonamento o biglietto, come avviene in diverse città europee.

"Dirigenti di lungo corso" e volontà di cambiamento: quale è la situazione?
In campagna elettorale ho detto vedremo, se è possibile cambiare i dirigenti, perchè sono assunti a tempo indeterminato, io non posso cacciare o cambiare nessuno. Alla fine della legislatura vedremo i cambiamenti che si saranno fatti. Ad oggi i dirigenti vanno presi dalla mobilità non si possono fare nuove assunzioni facendo un concorso.
Ho cambiato immediatamente il comitato di direzione dei dirigenti, quello che potevo fare lo ho fatto. Solo chi è in malafede dice che non è stato fatto nulla.
Inoltre, nei prossimi mesi ci sarà la riorganizzazione dei dirigenti, che abbiamo già ben chiara in mente, stiamo aspettando il parere dell'ANAC.

SPEZIA RISORSE: da alcuni mesi alla Presidenza c'è Anna Rosa Caruso, vogliamo spiegare ai cittadini le ragione di questo ingresso, passato forse un po' sotto silenzio? Si tratta di una questione legata alle “quote rosa”...
Abbiamo ottemperato a ciò cui l'amministrazione precedente non aveva ottemperato, ovvero le quote rosa.
Stessa cosa in ATC Mobilità & Parcheggi, che andremo ad equilibrare.  Abbiamo trovato questa situazione, ora stiamo effettuando i cambiamenti necessari per rispettare la normativa. Il Ministero delle pari opportunità impone di rispettare le quote rosa.

L’anno scorso l’amministrazione Federici era stata aspramente criticata dal centrodestra per il ritardo con cui aveva organizzato l’estate spezzina. Oggi le parti si sono invertite: sono le opposizioni, fra cui lo stesso Partito Democratico, a criticarvi per il ritardo con cui avete varato il cartellone degli eventi estivi. Come mai questi tempi?
Innanzitutto l'estate spezzina è fatta di oltre 130 eventi e non è la sola Estate spezzina propriamente definita: ci sono ad esempio il Palio del Golfo, il Festival internazionale del Jazz, gli eventi al Castello San Giorgio e al Museo Lia e tanti altri appuntamenti. Abbiamo anche riportato in città il Premio Lunezia.
Per quanto concerne propriamente il format Estate spezzina, abbiamo cercato i soldi anche tramite sponsorizzazione ed abbiamo chiesto ad Iren 50mila euro. Appena abbiamo avuto la lettera di conferma è uscito il bando, poi c'è stata la commissione tecnica. Certo, dei tempi della commissione non sono molto contento.
Comunque, spero che prima o poi si arrivi a guardare il bicchiere mezzo pieno e non solo quello mezzo vuoto.
Se lavoriamo in squadra, la città può davvero essere attrattiva in modo capillare, con importanti sbocchi occupazionali. Un cambiamento che è frutto di un cambio di mentalità. Noi siamo grandi lavoratori ottimisti Se tutti remiamo dalla stessa parte Spezia sarà una città che ci darà grandi soddisfazioni.

Ritiene che per certi aspetti (negozi aperti la sera ad esempio, accoglienza) si possa dire che gli spezzini stessi siano l'ostacolo allo sviluppo della città? Ritiene che ci sia una mentalità da cambiare? Ed è cambiato qualcosa in questo anno?
Noi cerchiamo di fare vivere la città al meglio, con più eventi e più occasioni possibili, poi i commercianti sono liberi imprenditori, si organizzano come ritengono meglio: se vogliono stare aperti stanno aperti, oppure possono stare chiusi, evidentemente significa che guadagnano bene così. Se non si apre quando si fanno eventi e si porta la gente in città, significa che quel tipo di clientela non è consona alle merci che si vendono, oppure che non c'è il bisogno di vendere di più. E' una questione che il mercato stesso disciplinerà. Noi cerchiamo di agevolare il commercio cittadino, però poi se tengono i negozi chiusi, i commercianti non si lamentino se le persone vanno nei centri commerciali o negli outlet. Il ragionamento che cerchiamo di fare è che il centro storico diventi un centro commerciale naturale e lo può diventare solo se ci sono delle attrazioni. Devono decidere i commercianti cosa fare, poi ovviamente mi auguro che il governo nazionale faccia delle leggi che aiutino i piccoli negozi e i centri storici a stare in piedi.
Il vero cambiamento però ora è internet, non ci sarà più il commercio come il secolo scorso, è questa la prospettiva che dobbiamo affrontare.

Questione aree militari, com'è la situazione?
Abbiamo chiesto sostanzialmente Porta Sprugola, per creare un parcheggio per i residenti della città. A quel punto Piazza Beverini e Piazza del Mercato potrebbero essere pedonali, sarebbe una radicale svolta per la città.
Vediamo se troviamo anche fondi comuntari, come stiamo facendo per recuperare i forti che abbiamo acquisito.
Purtroppo in passato soldi sono stati sprecati per cose inutili.
Siamo però in un percorso interessante.

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