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In commissione si parla di area Enel e dello studio di Enea, inizia il percorso di condivisione In evidenza

di Francesco Truscia - Si sono riunite ieri pomeriggio la II° e la III° commissione per discutere dell’area Enel e dello studio di Enea. 

Ieri pomeriggio si sono riunite la seconda e la terza commissione per discutere dell’area Enel con il vicesindaco Genziana Giacomelli, l’ing. Claudio Canneti e la dott.ssa Maria Elena Casentini. “Appena l’amministrazione è entrata in possesso dello studio di Enea ci ha avvisati ed abbiamo deciso di chiamare anche la commissione ambiente - ha dichiarato la presidente Maria Grazia Frijia - Come terza commissione abbiamo audito sindacati ed Enel e dovevamo aggiornarci. Il vicesindaco Genziana Giacomelli ha tenuto a comunicare alle commissioni di aver ricevuto il documento e di voler iniziare il percorso di condivisione”.

Prende quindi la parola il vicesindaco Genziana Giacomelli: “Ritenevo doveroso fare questo incontro. Si tratta di una questione importante per il Comune ed eravamo in attesa di questo documento. Attraverso la commissione abbiamo audito Enel che ha confermato che dismetterà le aree nel 2021. Il documento si sviluppa in due parti: una dove si fotografa la situazione socio-economica del territorio e un’altra con le ipotesi di sviluppo di quell'area. Volevo condividere con voi l’impostazione metodologica che intendo intraprendere dal mese di settembre. Dall’inizio del mio mandato ho aperto il laboratorio dello sviluppo e, tra i vari temi, quello delle aree è stato congelato non perché non interessante, ma forse perché le cose più importanti hanno bisogno di più tempo per essere capite. Ora siamo nelle condizioni per chiedere ad Enel quali sono le intenzioni rispetto alla dismissione della centrale”.

L’assessore mette a disposizione il laboratorio dello sviluppo economico per presentare un documento condiviso ad Enel (il laboratorio secondo l’assessore Giacomelli può essere luogo principe per un lavoro condiviso). L’obiettivo è riuscire a giocare d’anticipo e poter dare il proprio contributo prima che Enel parta con la sua procedura.

Tra i “dubbiosi” sull’ipotesi del tavolo/laboratorio in merito alla questione Enel c'è il commissario Marco Raffaelli: “Al tavolo della precedente esperienza amministrativa erano seduti anche la Regione che ha giocato un ruolo importante denominando il sito come sito di crisi industriale ed anche il Ministero dello Sviluppo Economico. Non so se nei tavoli del laboratorio sviluppo economico questi soggetti sono previsti”.

Il laboratorio dello sviluppo economico però è componibile, come i Lego, almeno stando a quanto afferma l’assessore Giacomelli, quindi sarà possibile coinvolgere questi interlocutori, in che modo si vedrà. Tra i promotori di una delle mozioni sul tema Enel che si sarebbe dovuta discutere nello scorso consiglio comunale (con una capigruppo fiume lunghissima che ha visto interrompere il consiglio per più di 40 minuti) c’è il commissario Massimo Caratozzolo: “Volevamo capire gli indirizzi politici dell’amministrazione al riguardo. Un’amministrazione può decidere cosa non si può fare, magari per tutelare la salute dei cittadini. Ho letto lo studio di Enea e la cosa che mi ha colpito è che rispetto ai progetti emersi anche in campagna elettorale ed avanzati su quell’area, ad esempio Spezialand, non si è presa in considerazione una vocazione turistica, ma solo un indirizzo sulle rinnovabili. Quale sarà da parte nostra le possibilità di mettere sul tavolo anche altre applicazioni?”.

Interviene un altro dei presentatori delle mozioni riguardo all’area Enel ovvero il commissario Lorenzo Forcieri: “Il Dott. Canneti ha detto con chiarezza che Enel ha dichiarato che nel 2021 dismetterà, se potesse dirlo anche al sindaco così evita di fare interviste dove dice che l’Enel non ha dichiarato (leggi QUI), anzi questa è una data certa. Enel, vista la futura dismissione, non è più disposta a fare investimenti di un certo tipo. La dismissione programmata non può incidere sulla manutenzione, ci vuole comunque un controllo. Personalmente io non confonderei il tavolo di Enel con il laboratorio dello sviluppo economico. Dobbiamo inoltre coinvolgere Enel su una sua partecipazione allo sviluppo dell’area, partecipando in prima persona e vedendo cosa può fare Enel nelle sue attività di sviluppo che  può trasportare anche qui a Spezia come quella della mobilità elettrica”.

Inizia a rispondere l’assessore Giacomelli: “Abbiamo la parola data in commissione da Enel in merito alla dismissione nel 2021. Il sindaco probabilmente sta sollecitando una formalizzazione di questa affermazione. Lo studio era indirizzato a rappresentare soluzioni industriali produttive rispetto all’utilizzo dell’area Enel e non poteva che essere questo il risultato”.

Il commissario Giacomo Peserico dice la sua sul documento di Enea, parlando di un documento che lascia spazio a qualsiasi iniziativa: “Lancia qualche vaga idea di quello che si potrebbe fare su quell’area. Tutti noi abbiamo idee su quell’area e credo che diverse di queste si potranno sposare, stiamo pur sempre parlando di un’area di 72 ettari, in quell’area, per fare un esempio, ci stanno 10 stadi. Abbiamo un documento Enea tutt’altro che vincolante.

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