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Amministrative 2018, Martina: “Nessun rischio per Sarzana” In evidenza

di Luca Manfredini – E’ un coro unico quello che si spande per la soleggiata città dagli ampi finestroni della sede storica del Pd sarzanese: unione, esperienza e consapevolezza di orgoglio cittadino.

 

Il Segretario Nazionale reggente del PD, Maurizio Martina, interviene nella campagna elettorale oramai agli sgoccioli, e lo fa portando il suo convinto appoggio al Sindaco uscente Alessio Cavarra.

Oltre al Segretario Nazionale erano presenti il regionale Juri Michelucci, il capogruppo del Partito Democratico provinciale, Federica Pecunia, il Deputato Raffaella Paita oltre ovviamente al Sindaco Cavarra. Le parole usate sono un omaggio alla storia del Partito, non solo sarzanese, parole di orgoglio e di rivendicazione, pur nella consapevolezza di un momento difficile.

Apre la conferenza Michelucci spiegando il tipo di campagna adottata dal Pd sarzanese, non effetti speciali tesi ad attirare il pubblico da fuori città, ma un porta a porta capillare per capire e dialogare con la città: “Spiegare e capire il motivo di arrabbiature, sostegno o critiche per tramutarle in un sostegno positivo per ripartire dal governo della città – spiega Michelucci – un voto a quel Partito che ha garantito in tanti modi e per tanti anni un buon governo alla città, sia nei momenti alti in cui il vento gonfiava le vele, sia nei momenti difficili. Le nostre amministrazioni hanno portato alto il nome di questa città ovunque, prima tra quelle con un livello di vita eccellente. Continuiamo a disegnare assieme il futuro della nostra città evitando salti nel buio, ripartiamo da noi e dalla nuova generazione che è alla guida del partito sarzanese che, anche in questi anni di congetture economiche e sociali difficili è riuscita a tenere a galla la città. Manteniamo il tanto lavoro fatto, quello avviato e creiamo nuovi condizioni per assicurare ulteriore sviluppo e crescita".
Aggiunge in chiusura: "Vi sarete ben accorti che le opposizioni fanno solo un nostro “Copia incolla” di programmi e niente di più, anche sulla sicurezza, di cui si fanno promotori, imitano il nostro programma già avviato. Sarà una partita tra centrosinistra e centrodestra, un testa a testa proprio contro quella compagine guidata da un candidato commissariato e teleguidato da Genova e Ameglia. Renderanno Sarzana internazionale come da propaganda? – ironizza – come? Con Del Debbio, Liguori e un lungo Red Carpet? Sarzana non merita queste offese, la nostra città merita i sarzanesi, merita le espressioni civiche espresse dalla nostra cultura, merita le nostre competenze, quelle di un Pd fatto dai cittadini e a disposizione dei cittadini”.

Segue l’intervento del capogruppo provinciale Federica Pecunia. “Alessio parla la lingua della città e lo fa in maniera semplice, senza gli slogan e le promesse poi irricevibili degli oppositori. lo fa semplicemente parlando tra la gente, con responsabilità e conoscenza della realtà – dichiara Pecunia – parla della città che ha voluto in questi 5 anni e della città che vorrebbe nei prossimi, con temi importanti come il sociale, la sicurezza ed un nuovo sistema di sviluppo e lavoro. Guardate come finiscono le promesse altrui nei luoghi che amministrano, guardate La Spezia dove in un anno il loro cambiamento è stato; raddoppiare la tassa di soggiorno, aumentare del 40% il suolo pubblico al commercio ambulante e proseguire diminuendoli, gli investimenti sulla sicurezza della precedente amministrazione Federici – e aggiunge - dicono una cosa e ne fanno un’altra, il “cambiamento” a priori non significa nulla, necessita di buon governo e non solo di chiacchiere".
"Sarzana - conclude - è la città del sociale, Sarzana è la città dei diritti, dove oggi Alessio ha registrato la nascita di un bambino che sarà figlio di una famiglia composta da due padri, è la città della cultura che vuole crescere, e dei sarzanesi che hanno una tradizione e non la vogliono perdere”.

La parola passa all’atteso ospite d’onore e l’intervento di Martina è ampio e spazia sulle differenze culturali delle forze in competizione: “C’è una differenza basilare tra noi e gli altri, noi facciamo sempre un percorso condiviso e complesso su tutte le problematiche, profondo e reale, anche sulle nuove difficili realtà sociali. Il nostro percorso non deve mai cedere alla demagogia, anche se più difficile e faticoso va effettuato perché non bisogna prendere in giro i cittadini. Un atteggiamento di serietà esige a problemi complessi risposte complesse, mentre soffiare semplicemente sul fuoco è semplice ma inutile, aumenta le fiamme si, ma dal giorno dopo tutto viene dimenticato. Essere diversi da loro è basilare perchè la realtà è superiore alla demagogia, noi lavoriamo per far sì che ad una parola corrisponda un'azione possibile – e aggiunge – anche e soprattutto sulla sicurezza è inutile alzare solo polveroni e poi, una volta al potere, non intervenire”.

L’argomento sicurezza è sentito nettamente oggi su tutto il territorio nazionale, e Martina continua a parlarne conscio della necessità ed importanza della sua corretta valutazione, ma preoccupato dalla leggerezza con cui viene propagandato dalle forze avverse: “Basta solo tensione e propaganda, nelle città dove hanno lavorato con questo tenore, vincendo poi o meno, hanno lacerato il tessuto sociale creando odio e divisioni – afferma - un amministratore serio non può affrontare così l’argomento, un vero amministratore non nasconde la polvere sotto il tappeto ma lavora responsabilmente sui problemi sociali senza lucrare sulla paura dei cittadini. Si deve rendere chiaro che il futuro della città è nel ricostruire il tessuto sociale fondato su veri valori, che sono poi quelli della sinistra. Senza quei valori il futuro sarà molto più povero – e aggiunge - una differenza cruciale che va oltre ogni programma e in cui un Sindaco non deve essere solo un buon gestore, ma deve incidere nella parte valoriale, educativa e culturale della comunità. Una città non ha futuro con l'odio e le pistole, bisogna aprirsi e incidere sull'unione tra cittadini perché i legami sociali portano ad una comunità più unita e più sicura. Apriamoci a tutti quelli che hanno voglia di aderire ad un crinale di veri valori e non solo di programmi”.

Conclude il suo intervento portando il suo appoggio a Cavarra ed a tutte le realtà locali: “Il rapporto diretto con le persone è la nostra base, la nostra proposta e la nostra sfida, ed è quella che sta conducendo su Sarzana il Sindaco Cavarra. A lui il nostro sostegno, alla sua esperienza ed al suo essere Sarzana. Dobbiamo essere grati a chi si è speso per il bene pubblico, per i progetti di comunità, per i cittadini in un momento così difficile, in questo tempo in cui tante difficoltà e tanti cambiamenti pervadono l'Italia. Serve una nuova via per ripristinare le realtà locali come ossatura portante di questo paese, ci sono bisogni nuovi e servono strumenti nuovi”.

L’ultimo a prendere la parola è proprio il candidato Alessio Cavarra, un brevissimo intervento per lasciare proseguire il Segretario Martina nei suoi impegni: “Martina ci teneva ad essere con noi in questo momento così difficile per l’Italia, in cui un'onda anomala attraversa il Paese ed anche la nostra città – dichiara - ma noi abbiamo gli anticorpi necessari per resistere e proseguire il rilancio della nostra città, una città da sviluppare si ma in maniera umana, con tutti i valori e le capacità che ci contraddistinguono. Fermarsi ora sarebbe un grave errore ed un freno allo sviluppo della città. Ci sono tutte le condizioni vincere e proseguire perché da anni lavoriamo, mentre gli altri non si sono mai visti ed ora diventano improvvisamente professori sapienti. Negli ultimi tre anni il Pres. Toti non si è mai presentato qui, mentre ora impazza tutti i giorni per la città – e rincara la dose - in tre anni non ha mai concesso un centesimo ed ora viene e promette cascate di milioni, ma solo in caso di sua vincita. Non sa quanto i sarzanesi amano la loro città e quanto non gradiscano farsi fregare da queste volgarità, da queste mancanze di rispetto – e conclude – la loro campagna elettorale così impostata va tutta a nostro favore”.

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