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“Facciamo rivivere Sarzana”: Paolo Mione e Lorenzo Forcieri in piazza Calandrini In evidenza

di Luca Manfredini – La piazza come motore propulsore dell'esperienza partecipativa e piazza Calandrini come simbolo stesso dell'avventura politica iniziata qui lo scorso 14 luglio dal candidato Paolo Mione.

"Un anno fa non avrei creduto possibile ritrovarsi qui in questa piazza così numerosi, tante persone accumunate dall'unica finalità di fare ripartire e rinascere la nostra città. E' bello pensare poi che il nostro movimento trova riconoscimenti anche fuori dal nostro Comune, e per questo ringrazio il movimento spezzino "Avanti Insieme" del mio amico da sempre, Lorenzo Forcieri". E' un Mione rilassato e leggermente emozionato quello che si è proposto ieri davanti al suo pubblico, soddisfatto del percorso avviato assieme a poche persone lo scorso anno con l'associazione "Sarzana per Sarzana", sviluppatasi poi in lista civica ed oggi triplicata in; "Sarzana per Sarzana", "Sarzana Nova" e "Sarzana Vola".

"La politica alla quale ambivo si è avverata e in questa esperienza abbiamo creato un legame forte che ci ha unito e che ci ha permesso di costruire queste tre liste. Un coinvolgimento indispensabile per provare a cambiare la realtà che, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti. La mia candidatura è una decisione comune da tutti condivisa ed ha come obbiettivo di cambiare la città perseguendo l'interesse comune. La politica può e deve essere amicizia e qualità, senza nessuna sete di potere".

La Piazza è stata vissuta ed ascoltata con interesse e numeroso è stato il pubblico che ha presenziato all'evento, le problematiche comuni sono state sviscerate tutte dalle varie anime presenti, come pure sono state proposte soluzioni, alternative e/o desideri. L'intervento di Riccardo Delucchi (coordinatore organizzativo di "Avanti Insieme") ha spiegato le ragioni per l'appoggio dato a "Sarzana per Sarzana": "Un appoggio importante e sicuro perché Paolo è l'uomo giusto per fare rinascere la città".

Roberto Mazza (coordinatore di "Sarzana per Sarzana") ha spiegato quanto la partecipazione sia vera democrazia e quanto sarà mantenuta e ribadita anche e soprattutto nel caso di governo: "Quella partecipazione abbandonata da chi ha sino ad ora amministrato, quindi trasparenza, responsabilità, programmi condivisi e una squadra di qualità guidata da Paolo Mione – dice, sino ad allargarsi all'accoglienza e sicurezza – siamo inversamente proporzionali a Salvini e amiamo anche i vini francesi e non solo quelli italiani, ma anche quelli portoghesi, rumeni o cileni – ironizza – abbiamo amici gay e lesbiche e a differenza di lui pensiamo che tutti siamo eguali e tutti meritiamo eguale rispetto. Siamo favorevoli all'accoglienza ma con le regole, siamo un gruppo che pensa che chi viene accolto debba avere come noi quel diritto di lavoro sancito dalla Costituzione. Evitare i ghetti quindi e solo inserendoli e mischiandoci a loro negli stessi luoghi possiamo evitare esasperazione ed emarginazioni profonde. Per il resto la nostra posizione è di lotta durissima allo spaccio e rafforzamento delle forze dell'ordine".

Samanta Volpi (candidata) ha parlato del suo disinteresse politico prima di conoscere questo gruppo di persone e del suo interesse per la sicurezza scolastica: "Voglio scegliere la scuola di mio figlio in base all'offerta didattica e non in base ad eventuali rischi crollo, voglio vivere la mia città in piena libertà, datecene la possibilità". Michael Elisei ha discusso di decoro urbano e rifiuti: "Siamo i secondi soci di Acam e dobbiamo migliorare i servizi – e passa al piano regolatore – un piano scaduto da anni e avviato di corsa a fine mandato, un piano senza futuro".

Gianfranco Damiano (architetto) è intervenuto riguardo al tema urbanistica: "Non si "Parla" di urbanistica ma si disegna e si attua con le dovute pratiche. Qui non si è mai fatta pianificazione ma solo interessi di pochi con le costanti varianti urbanistiche. Se Caleo ha fatto gravi errori, Cavarra li ha proseguiti ed amplificati. Con noi non più distributori coop o grandi imprenditori da ossequiare ma la nostra identità da seguire e valorizzare". Franco Vaira (dottore specialista in oncologia) è intervenuto sulla Sanità: "Se sarai eletto sindaco,Paolo, dovrai fare l'opposto di quello che ha fatto la giunta precedente ed lottare per evitare i reparti chiusi, le fughe fuori Regione, potenziare i reparti di terapia del dolore, dialisi ed oncologia e fare vivere le case della Salute 12 ore al giorno. Cavarra non ha mai fatto la voce grossa per proteggere la struttura sanitaria locale, tu dovrai farlo".

A dargli man forte il Consigliere regionale e candidato, Francesco Battistini: "La necessità di un cambiamento è purtroppo evidente, ed è quello che ci manifesta la gente. Pensate possa farlo il centrodestra? No, vi invito ad andare al S. Bartolomeo a tastare con mano come amministra quella compagine: l'ospedale è pronto per essere smantellato e, se è vero che ha iniziato il Pd, sicuramente il centrodestra sta proseguendo il programma. Le intenzioni di chiusura sono chiare e serve un amministrazione comunale solida e capace di chiedere in Regione che si proseguano i servizi. Insieme a Paolo avremo la determinazione di battere i pugni ed esigere".

Paolo Mione attacca duramente le precedenti giunte e i nuovi aspiranti: " Veniamo da tredici anni di giunte perdenti (Caleo e Cavarra) dove le cose sono drammaticamente crollate e Sarzana ha smesso di essere quell'esempio per tutti che era, un vero fiore all'occhiello nazionale. Dobbiamo renderci conto che coloro che hanno causato questo stato di cose non sono coloro che possono rimediare, ma neanche crediate che le altre forze politiche possano farlo. Non ci si inventa negli ultimi 20 giorni un candidato Sindaco che non sa neanche dove è il Comune, o un vice Sindaco che viene da Genova e scopre ora Sarzana. Quando finirà la campagna elettorale e i genovesi e gli amegliesi torneranno in Regione si rischierà veramente che la città vada morire – e aggiunge – dobbiamo riscoprire l'orgoglio sarzanese e prendere consapevolezza che le cose le sappiamo fare benissimo da soli. Non abbiamo bisogno che ce le vengano a spiegare gli altri. Non dobbiamo pensare che il ponte sul Calcandola lo faccia solo il centrodestra, noi faremo si che venga fatto anche se a governare ci saremo noi. Abbiamo idee chiare che abbracciano tutte le problematiche e le possibilità di sviluppo future, dalla sicurezza nelle scuole al degrado e sicurezza cittadina, valutazioni primarie queste che sono obbligatorie per un Sindaco. Non crociate però ma semplice rispetto delle norme, chi non rispetta le Leggi deve pagare e nella nostra città dovranno albergare soltanto coloro che le omaggeranno, siano essi italiani o stranieri. Vogliamo una politica che veda sempre meno gente in difficoltà, e coloro che lo sono dovranno essere i primi ad essere aiutati. Solo guardando alla città con gli occhi dei più deboli si crea una società più serena, più corretta e più equa – e così conclude – siamo ad una settimana dalle votazioni e ancora ci sono degli indecisi, abbiamo la possibilità di dare un cambio radicale alla città e ce la possiamo fare. La nostra vittoria non è la vittoria mia o di un gruppo ma è la vittoria di tutta la città che, libera dall'ombra dei partiti, può fare qualche cosa di veramente importante".

Conclude gli interventi un emozionato Forcieri non più avvezzo a comizi pubblici nella propria città. Il suo è un intervento politico inizialmente più ampio e collegato al nuovo Governo nazionale: "Un Governo sicuramente non il migliore possibile che nasce in un momento tanto difficile, basti pensare che solo tre giorni fa si rischiava il default, fallimento pieno con crisi delle banche e dell'economia. Ringrazio perciò le decisioni del Presidente Mattarella e anche di Carlo Cottarelli che hanno evitato questo rischio caos. Estremismi e populismi sono cose facili, atteggiamenti semplici, possiamo anche comprenderli ma bisogna contenerli – Forcieri poi rientra nella realtà sarzanese – le maggioranze allargate spesso si sgretolano, qui come altrove, e la coalizione di centrodestra che si presenta a Sarzana a Roma è già sparita. Vi aggiungo una cosa che forse non avete notato – ironizza – il loro candidato Sindaco non è Toti ma la Ponzanelli, lui è in realtà il Presidente di Regione e tornerà il giorno dopo le elezioni in Regione. Anche una persona esperta come Peracchini, Sindaco della Spezia, ha difficoltà a tenere unita la compagine, figuriamoci a Sarzana con la candidata Ponzanelli priva di esperienza politica – poi aggiunge sornione - per quanto riguarda Cavarra lo lasciamo ai suoi amici Sindaci in aiuto, Firenze, Milano etc, si vede che nei momenti difficili è un ragazzo che ha bisogno di sostegno ma, come qui non governerà Toti, altrettanto non governerà Nardella e né Sala. L'importante è che sia stato bloccato da Mione nella sua innata funzione di liquidatore dei beni della città; dopo gli uffici Inail persi, quelli delle Entrate, quelli dell'Acam e certi importanti reparti ospedalieri, se non lo fermavano avrebbe perso anche la Sabbadini ed il marchio del Festival della mente – e conclude così – il declino economico della città è evidente, come è evidente il declino politico dei suoi dirigenti che, anziché rispondere alle esigenze di cambiamento e necessario rilancio di quella tradizione di buon governo che una volta faceva prosperare la città, si abbassano a ricorrere a mezzucci ed illazioni di bassa lega, tipo insinuare con fantasiosi racconti via FaceBook (il riferimento è rivolto ai post di Nicola Caprioni) che Mione ha avviato un mercato di compravendita di fondi commerciali svalutati dal suo deprezzare la città descrivendola come morta. Un modo molto particolare di fare politica – ironizza – il rischio grosso è che Cavarra vada al ballottaggio con il centrodestra od il M5S, nel qual caso sarebbe perdita sicura. Il progetto di Mione invece è vincente e può davvero salvare la città, sia nella sua rinascita, sia in un ballottaggio in cui sarebbe vincente e difenderebbe la città da un pericoloso salto nel vuoto".

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