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“C’era una volta la città inespugnabile, ora non più", secondo Carlo Rampi (video) In evidenza

di Luca Manfredini – “Vota Rampi o non la scampi” è il mantra che sta caratterizzando la campagna elettorale dell'autoironico Consigliere comunale che da ben 23 anni accompagna la politica sarzanese.

Megafono alla mano il candidato di Fratelli d’Italia non si è risparmiato ed ha animato con la sua consueta verve la serata di via Mascardi: “Anche la città che non votava più per rassegnazione ora ha la sua chance ed il 10 giugno raccoglieremo le spoglie di un Partito Democratico che da tempo vive di rendita, convinti che tutto gli fosse dovuto e che votare a sinistra nella città fosse ineludibile. Abbiamo una coalizione di centrodestra “devastantemente” unita e compatta con un ottimo collante aggiunto, quello di Toti – aggiunge poi rivolto alla candidata sindaco Ponzanelli – queste persone che hai davanti a te, e che ti vorrei presentare una ad una, hanno retto a tanti anni di tabù sarzanese e ci sono, sono tutte pronte, quando vincerai il 10 giugno o, al massimo il 24, li avrai a lavorare per te e non si risparmieranno nell’aiutarti”.

Molti i simpatizzanti intervenuti, accolti o per essere più precisi (come specificato ironicamente nell’invito) “Precettati perché si fa la pappa e si parla di Come sarebbe Sarzana se...”, dal Consigliere e dal servizio della Panigacceria Taraballa che ha ospitato l’evento. Tra gli ospiti della serata; Cristina Ponzanelli (candidato Sindaco per il centrodestra), Giacomo Giampedrone (Assessore regionale), Matteo Rosso (capogruppo in Regione per Fratelli d’Italia e Pres. della Commissione Sanità regionale).

“In tante legislature di sconfitte noi ci siamo rafforzati e non abbiamo mai mollato mentre gli altri hanno accumulato pazzie – spiega Rampi - sentiamo i candidati del PD dichiarare cose inaudite, addirittura che la Regione Liguria ha distrutto il nostro ospedale – e ironizza – questi fanno uso di sostanze e si dimenticano che Burlando era il Presidente della Regione quando si chiudevano ginecologia e ostetricia al S.Bartolomeo, che il Sindaco era Caleo ed il Consigliere regionale era Cavarra. Una loro malattia grave, si dimenticano anche che quando sperperavano i soldi nel piano Botta e negli investimenti folli nelle società di valorizzazione immobiliare, il Sindaco era Caleo ma l’Assessore al Bilancio che firmava gli atti era ancora Alessio Cavarra. E ora si esprimono nei termini di ”Non sapevamo che la situazione era questa ed abbiamo fatto quello che si poteva”? – ride – e questo vale anche per chi dal PD è uscito ora di recente, noi apprezziamo molto che finalmente si siano illuminati su che cosa era il loro partito – passa poi a concludere – io sento il messaggio forte che viene dalla città, che viene dalla sua tradizione che si sta perdendo, da quella cultura di centro commerciale cittadino che non esiste più, uccisa dalle licenze per la grossa distribuzione staccate in continuo dall’amministrazione. Contro tutto questo si sta alzando forte la voce dei sarzanesi, contro questa roccaforte rossa ora giustamente espugnabile per ridare futuro e speranza alla città, e Cristina rappresenta questa speranza”.

“Sono onorata di essere l’espressione di questa squadra fantastica – ringrazia Cristina Ponzanelli - ho un grosso gap da recuperare rispetto al vostro lavoro ed alla vostra esperienza e voglio ricompensarvi e riscattarmi proprio portando questa coalizione dentro il Palazzo a governare. La tua grinta e la tua memoria storica saranno valorizzate – aggiunge rivolta a Rampi – noi vinceremo e scopriremo in quelle stanze, come ha detto Salvini, quanto puzza il cadavere, e tu dovrai aiutarmi a portarlo via”.

Anche l’Assessore Giampedrone vuole dire la sua, subito prima di recarsi al Loggiato Gemmi dove si teneva una cena di autofinanziamento di Sarzana Popolare in compagnia dell’Onorevole Maurizio Lupi ed il regionale Andrea Costa: “Oggi è il compleanno della Giunta regionale, il terzo anno dal suo insediamento. Pensate che se dovessimo vincere anche Imperia e Sarzana, e lo faremo, arriveremo a governare il 93 % dei cittadini liguri, qualcosa di impensabile solamente tre anni fa. E questo è a testimonianza del nostro impegno e della voglia di cambiamento che cresce costante nei cittadini”.

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