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"Non può essere Assessore regionale e deputato, deve dimettersi o deve essere rimosso dall'incarico in Regione".

La seduta di questa mattina del Consiglio Regionale si è aperta con le dimissioni dei consiglieri eletti in Parlamento e la loro sostituzione. Nella minoranza, al posto di Raffaella Paita, neo-deputata del Partito Democratico, entra Giovanni Boitano; in maggioranza ad essere sostiuiti sono tre consiglieri leghisti, ovvero Bruzzone, Pucciarelli e Rixi, al posto dei quali subentrano Mai, Ardenti e Mazza.

Sul fronte del Consiglio Regionale, quindi, tutti gli adempimenti sono stati espletati.

Edoardo Rixi, però, seppure non più consigliere, resta Assessore e su questo scoppia la polemica.

Con 16 voti contrari (maggioranza di centro destra) e 15 favorevoli (minoranza) l’ordine del giorno presentato da Francesco Battistini e Gianni Pastorino di Rete a Sinistra - liberaMENTE Liguria viene respinto: nell'odg, di fatto, si chiedevano le dimissioni di Rixi da Assessore o, comunque, la sua rimozione dall'incarico

"Le dimissioni “a metà” di Rixi, che lascia il posto da consigliere ma mantiene quello da assessore, sono palesemente incostituzionali - afferma Gianni Pastorino - Stamane in consiglio regionale il gruppo Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria ha presentato un odg per dirimere la situazione, chiedendo subito una nuova nomina di giunta. L’articolo 122 della Costituzione parla chiaro: la carica di parlamentare è incompatibile con la nomina ad assessore regionale. Il consiglio agisca di conseguenza: si esprima sulle dimissioni nel pieno rispetto della normativa, e non in base alle appartenenze politiche. Rixi non è stato chiamato ad altro incarico più importante, ma si è candidato ed è stato eletto a parlamentare. Una scelta personale, che non discuto. Però il problema è che, oltre essere consigliere, Rixi è anche assessore. Toti si impegna a sostituire Rixi, ma nel frattempo si cautela e respinge la nostra richiesta: sono passati 36 giorni dalle elezioni, quanto dobbiamo ancora aspettare? Tutto questo non ha nulla a che fare con i fatti personali, ma con le norme che regolano il funzionamento del consiglio regionale. Questa è una forzatura. Toti sapeva che Rixi si sarebbe candidato e che, probabilmente, sarebbe stato eletto: doveva chiedergli dimissioni preventive, e così dimostrarsi garante sia della Costituzione sia dell’ente che presiede".

 

Posizione condivisa dal Partito Democratico, che afferma: "Sulle inspiegabili mancate dimissioni di Rixi dalla carica di assessore dopo essere stato eletto in Parlamento Toti non ha convinto nessuno. L'articolo 122 della Costituzione e l'articolo 41 dello Statuto regionale rendono incompatibile il doppio ruolo di assessore e deputato. Quindi: o Rixi si dimette o Toti lo deve rimuovere dalla carica di assessore. Invece, pur sostenendo di voler rispettare con devozione la Costituzione, il presidente Toti ha detto di voler rinviare la decisione alla Giunta delle elezioni. Ma per quale motivo bisogna perdere tutto questo tempo? Anche perché temiamo che la maggioranza possa dire che la Giunta delle elezioni sia competente solo per i consiglieri e quindi rinvii ulteriormente la pratica. Toti non rivela i motivi per cui, unico caso in Italia, Regione Liguria decida deliberatamente di mettersi fuori dalla legittimità costituzionale. È Rixi che lo tiene sotto scacco per influenzare la nomina del suo sostituto o è Toti che obbliga Rixi a rimanere abusivamente negli uffici regionali? È veramente singolare il modo con cui coloro che vorrebbero governare il Paese calpestino la Costituzione.

 

"Abbiamo chiesto ufficialmente la convocazione della Giunta regionale delle elezioni, che si riunirà lunedì, per discutere la manifesta incompatibilità della doppia carica di Rixi come assessore regionale e deputato alla Camera. Tutto questo poteva essere evitato senza perdere tempo se il presidente della Giunta Toti avesse fatto quello che doveva fare, come abbiamo chiesto a gran voce anche in Aula: rimuovere subito il suo assessore, nel rispetto delle leggi e della Costituzione": lo dice Andrea Melis, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Liguria.

"A differenza delle altre forze di minoranza - spiega Melis - abbiamo agito seguendo la strada più idonea, portando il tema nel luogo deputato alla sua risoluzione. La questione era nota da mesi alla stessa maggioranza, che continua a dribblare tutti gli elementi dell'incompatibilità di Rixi, sia a livello legislativo che costituzionale. Gli alibi stanno a zero: quando si è candidato, l'assessore Rixi sapeva di avere ottime possibilità di essere eletto e avrebbe dovuto agire per tempo per trovare un sostituto. Questa tendenza a candidarsi quando si ricopre già una carica pubblica non porta alcun beneficio istituzionale, anzi rischia di avere conseguenze gravi: la sovrapposizione dei ruoli, se non risolta tempestivamente, rischia, infatti, di rendere nullo ogni atto del Consiglio regionale che riguarda l'assessore Rixi. Anche per questo abbiamo chiesto con forza l'intervento della Giunta delle elezioni, nel rispetto delle leggi e a tutela del lavoro dell'intero Consiglio, che rischia di ritrovarsi in un vero e proprio empasse".

 

 

 

 

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