Abbiamo altresì riportato le perplessità del segretario regionale del COISP Matteo Bianchi, che fa ragionevolmente notare come, invece di rafforzare le forze di sicurezza in previsione dell'incremento dei traffici portuali (con annessa, purtroppo, la minaccia terroristica), si opti per dei rischiosi tagli.
Ieri sera alla Spezia, in occasione del Consiglio Comunale, il problema è stato toccato, eccome. È stata infatti presentata una mozione riguardante appunto l'accorpamento delle Polizia di Frontiera della Spezia, trasformata poi in ordine del giorno. L'OdG impegna l'Amministrazione a sollecitare il Governo affinchè, tramite il Ministero degli Interni, si impegni a evitare l'accorpamento del servizio di Polizia di Frontiera della Spezia e lasci la situazione così com'è fino a una corretta verifica della futura dimensione di flussi: un'operazione che potrebbe suggerire, come indicato dal COISP, la necessità di rafforzare la sicurezza, non il contrario. Inoltre, l'Amministrazione dovrà diramare tale OdG a tutti i Comuni della Provincia perché anche da questi parta l'appello diretto a Roma. L'ordine del giorno, approvato, è stato sottoscritto dai consiglieri del gruppo "Il mio Cuore è Spezia - Noi con Federici" Maurizio Ferraioli (primo firmatario) ed Enrico Conti, nonché dal consigliere Riccardo Venturini, capogruppo PD, a nome del partito. Cosa farà il Ministero degli Interni? L'auspicio, naturalmente, è che torni sui suoi passi e non tagli su una risorsa importante e professionale come la Polizia di Frontiera spezzina.
(5 marzo)
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