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Bilancio della Regione, il PD spiega l'astensione In evidenza

"Non condividiamo le modalità del Fondo strategico, un nuovo indebitamento e la valutazione delle priorità delle opere".

 

Il Gruppo del Pd si è astenuto sulla variazione di Bilancio della Regione, perché se da una parte non vogliamo votare contro i finanziamenti stanziati dalla Giunta sul territorio, pur sospettando che siano le solite promesse elettorali – 7 milioni alla Spezia, 10 milioni per Erzelli e i soli per l’università di Imperia – dall’altra nutriamo forti perplessità sia sulle modalità con cui la Regione ha trovato questi fondi – e cioè indebitandosi con un nuovo mutuo – sia su alcuni interventi che il centrodestra intende fare con queste risorse.

Il fondo strategico sta diventando sempre di più un bancomat della maggioranza. Questo strumento, nelle intenzioni era stato ritagliato in analogia con il fondo strategico di Cassa Depositi e Prestiti salvo poi presentare molte criticità che lo distinguono nettamente dal fondo nazionale, come la possibilità di investire anche nelle aziende decotte, la mancanza di una governance trasparente, il fatto che il carattere rotativo del fondo non valga per gli investimenti infrastrutturali e che alimentandosi a debito possa creare seri problemi alla tenuta del bilancio regionale. Ma il problema vero è un altro: in una regione in cui mancano i soldi per aiutare le amministrazioni locali a pagare le manutenzioni ordinarie, a intervenire contro il dissesto idrogeologico, a realizzare gli impianti di smaltimento dei rifiuti e le grandi opere si pensa di finanziare con il fondo strategico Euroflora o la pavimentazione di qualche piazza? Come si scelgono le priorità del fondo strategico? Com'è possibile tagliare fuori completamente il Consiglio regionale nella programmazione degli interventi del fondo? Inoltre la Giunta Toti non solo vuole finanziare alcune opere non prioritarie su cui non ha voluto fornire alcun dettaglio al Consiglio regionale e ai cittadini (per esempio non sappiamo cosa accadrà alla piazza del mercato della Spezia. Spariranno i parcheggi? Perché se fosse così daremo battaglia), ma ha anche vincolato questi finanziamenti a una data di scadenza molto ravvicinata. Se infatti i fondi in questione non verranno spesi entro il 31 dicembre prossimo, cioè fra appena 9 mesi, non si potranno più utilizzare. Ma com’è possibile far partire i cantieri entro fine anno quando mancano ancora non solo i progetti, ma proprio le idee su come impiegare effettivamente questi fondi? Ci sono delle tempistiche burocratiche che non si possono eludere: quindi il rischio concreto è che si tratti, soprattutto per La Spezia, delle solite promesse che non verranno mantenute (in ogni caso monitoreremo i progetti in corso d’opera). Ecco perché il Pd ha deciso di astenersi.

Gruppo Pd in Regione Liguria.

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