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"Ex" scuola di via Firenze, Caratozzolo: “Come mai questo “errore” continua negli anni?” In evidenza

di Francesco Truscia - Durante la commissione di Controllo e Garanzia si scatenano le polemiche, mentre il commissario Caratozzolo non si capacita di quel “ex” accanto a “scuola di via Firenze”.

“Non riesco ad avere risposte a domande precise che rivolgo principalmente ai tecnici - afferma il commissario Caratozzolo - Gli assessori sono a loro volta vittime se ci sono imprecisioni tecniche. Come si è potuto definire, laddove ci sono 90 alunni e insegnanti, attualmente inutilizzato il fabbricato? Addirittura viene definito ex scuola di via Firenze, gestione attuale libero. È finito anche in un atto amministrativo della giunta. Queste sono cose che io definirei refusi importanti, se io non mi fido di quello che i nostri uffici mi mettono in mano e devo andare a vedere tutti i beni da alienare per essere sicuro che nella scuola di Fabiano, di cui non so niente, non ci siano bimbi dentro che fanno lezione. Questi uffici ci devono dare qualche spiegazione! Si vota in base a quello che si legge, se mi si dice che è un ex fabbricato scolastico è un conto, ma se è un asilo bisogna seguire altri ragionamenti. Vorrei ricordarvi che alienare una scuola in essere ha un processo più complesso di un ex edificio scolastico. Se passa il discorso che una scuola in essere è un ex edificio scolastico e si può alienare allora andiamo in Europa a prendere i soldi. Come mai questo errore continua negli anni?” e qui risponde l’architetto Erario: “Il termine ex è un errore, non una mancanza di correttezza o un inganno perpetuato. Ci sono stati 3 anni di polemiche per cui era stato sospeso il progetto. Il termine ex c’era anche nel 2015 e gli amministratori sapevano che era parzialmente ex”. Qui sta lo snodo e la principale preoccupazione del commissario Massimo Caratozzolo.

Ma andiamo con ordine.

Una commissione di Controllo e Garanzia segnata dalle polemiche e dalle accese discussioni quella di oggi pomeriggio. I temi sul tavolo sono principalmente il Parco del Colombaio e la sua alienazione o valorizzazione e la scuola di via Firenze. C’è addirittura chi ritiene la stessa commissione inutile ed uno spreco di soldi pubblici, almeno così sostiene il commissario Fabio Cenerini: “Adesso si fa questa commissione per sapere se c’è un refuso sulla scuola di via Firenze o per sapere del Parco del Colombaio. Ma stiamo scherzando? Abbiamo dibattuto 6 ore in consiglio comunale, vorrei una spiegazione su quale funzione di controllo esercita questa commissione. Fra i gettoni e il rimborso alle aziende dove si manca per essere presenti, qui o si fanno le cose serie o mi sembra una pagliacciata. La commissione di controllo non funziona così. Dobbiamo rispondere ai cittadini di questo”.

Chiamata in causa, risponde la presidente della commissione Dina Nobili: “Questa commissione l’ho indetta ancor prima che ci fosse il consiglio comunale. La commissione Controllo e Vigilanza ha anche la funzione di capire gli allegati e i documenti” ma irrompe il commissario Cenerini: “State buttando via soldi pubblici! Hai convocato tre commissioni tutte inutili!”, risponde Dina Nobili “Guardati le tue commissioni e guarda quanti soldi ha preso la Dina Nobili, su questo non mi puoi dire nulla”. Cerca di placare gli animi la commissaria Federica Pecunia: “La commissione Controllo e Garanzia è stata data alla minoranza per discutere delle decisioni che prende l’amministrazione”. Dopo un primo triello, interviene anche il vice presidente della commissione Massimo Caratozzolo: “A me delle polemiche politiche non mi interessa, anzi credo che il fare chiarezza sulla documentazione sia un aiuto per gli assessori. Se riceviamo un elenco di beni da alienare e ci sono delle imprecisioni come quella in cui si afferma che c’è un ex edificio scolastico attualmente inutilizzato, vorrei capire dagli uffici..” e di nuovo interviene il commissario Cenerini: “Hai votato contro in consiglio comunale, vuoi riaprire un’altra discussione su questo?” “No - risponde Massimo Caratozzolo - voglio capire come mai c’è questa imprecisione che definirei un falso! Si tratta di un asilo!”. Quindi l’assessore ai lavori pubblici Luca Piaggi prova a inserirsi nella discussione, finendo però con il fomentare la polemica: “Ma non era più semplice fare un’interpellanza agli uffici?”, risponde piccata la commissaria Pecunia: “Si fa presto avete la maggioranza, levate la commissione di Controllo!”.

“Abbiate pazienza, sia per l’asilo nido di via Firenze che per il parco del Colombaio sono stati presentati due emendamenti del sindaco e sono stati approvati - afferma il vice sindaco Manuela Gagliardi- Per quel che riguarda l’asilo di via Firenze è stato specificato che è stato messo in vendita soltanto l’ultimo piano e per il Colombaio è stato specificato che rimarrà ad uso pubblico” ma la commissaria Pecunia chiede maggiori spiegazioni: “Voi alienate il terzo piano con sotto l’asilo? E invece per quel che riguarda il parco possibile non ci sia una soluzione alternativa?”.

Dai toni sicuramente più pacati è l’intervento del commissario Paolo Manfredini che dribbla la questione “utilità o meno” della commissione e scatta dritto al punto per cui la commissione è stata convocata: “Immagino che ci sia una procedura di avvicinamento per quel che riguarda il coinvolgimento degli organi collegali (riferito alla situazione asilo di via Firenze). Qual è stata la risposta di questi organi collegiali? Qualche perplessità rispetto ad un edificio che corre il rischio di essere ad uso promiscuo io l’avrei. I finanziamenti richiesti dalla precedente amministrazione erano legati alla riqualificazione dell’edificio di via Napoli, che avrebbe potuto a quel punto accogliere i ragazzi spostati da via Firenze?”.

A tutte queste domande, con la soddisfazione dei commissari che hanno fortemente voluto la convocazione della commissione, risponde l’assessore Luca Piaggi: “Condivido l’approccio razionale del commissario Manfredini. Per quel che riguarda la scuola di via Firenze conta 84 alunni e c’è un problema di capienza, limitata a 100 persone. Per rendere questa scuola a norma dobbiamo sostituire infissi e tapparelle (circa 150mila euro), non c’è un ascensore nè una rampa d’accesso (altri 200mila euro), c’è da intervenire sul piano sismico, il che può costare fino a 2 milioni di euro - l’assessore quindi inizia un elenco di spese necessarie per rendere utilizzabile al 100% l’edificio - Quindi con una spesa di 3 milioni di euro possono frequentare la scuola 200 alunni (contando di rimettere a posto anche il terzo piano). Investire in questa scuola costerebbe 15 mila euro ad alunno. Nella scuola di via Napoli abbiamo 5 piani con 5 classi medie, 7 elementari più 15 classi del CPA. Ci sono 43 aule e possono andarci fino a 800 alunni. Al momento ci sono 225 alunni più un numero x del CPA. I lavori necessari per rendere definitivamente fruibile la scuola, sempre sul piano sismico, sono 2,3 milioni di euro circa. In questo caso il costo ad alunno è di circa 2937 euro. Su questo c’è l’ulteriore cappello della riqualificazione del quartiere Umbertino”.

Insomma l’assessore prova a fare chiarezza per diramare dubbi e incertezze. Per quel che riguarda la riqualificazione del quartiere Umbertino specifica l’assessore: “In parte gli interventi sono finanziati tramite un contributo (2 milioni di euro), in parte (100mila euro) con contributo di A.R.T.E, in parte con quota carico del bilancio comunale (altri 2 milioni di euro circa) per un totale di 4,3 milioni di euro. Contributo accordato a queste condizioni, ma non variabili. Abbiamo fatto domanda per sapere se ci potessero essere delle variazioni ma è stato detto di no. O lo prendiamo così com’è o ci rinunciamo in toto”. 

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