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Morvillo (Idv): "Dietro obiezione di coscienza non soltanto motivazioni morali"

Il Coordinamento IDV delle Donne per la regione Liguria aderisce alla campagna per la regolamentazione dell'obiezione di coscienza relativa all'applicazione della legge 194/78.

Partendo dal presupposto che l'aborto rappresenti uno strumento di libero arbitrio per tutti è innegabile che la legge 194 sia una grande conquista sul fronte della libertà personale di ogni donna.

La questione della massiccia adesione all'obiezione di coscienza da parte del personale medico, limita molto l'esercizio del diritto conquistato con la legge in questione, arrivando a sfiorare il 70%.

Come è noto, a spingere verso questa decisione, non ci sono solo motivazioni morali ma soprattutto incentivi economici e professionali.

L'Italia dei Valori si batte perchè diminuisca il numero degli obiettori.

E' innegabile che ogni donna debba avere il diritto di scegliere riguardo la propria vita e riguardo una circostanza tanto delicata quale una gravidanza indesiderata.

E' necessario, dunque, avere dalla propria parte professionisti sensibili, pronti a dare supporto in una scelta che non è mai indolore.

Il ruolo di un paese moderno è quello di garantire a tutti, indipendentemente dai condizionamenti morali, un'assistenza medica e psicologica adeguata.

Pur salvaguardando il diritto all'obiezione, l'IDV chiede la presenza, in tutte le strutture pubbliche, di personale non obiettore in una percentuale non inferiore al 50%.

In tal modo si garantirebbe la piena applicazione dei principi e delle finalità previste dalla legge.

 

Viviana MORVILLO

Vice Segretario Regionale delle Donne IDV

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