Secondo partito con un margine di svantaggio relativamente basso ( 29,09% contro il 32,48 ) rispetto al Partito Democratico, conferma che l'affermazione nazionale, amplificata nel caso della nostra provincia, dipende da motivazioni che poco o nulla hanno a che fare con l'età dei partecipanti al voto.
Alle 18,49 infatti il dato relativo al Senato della Repubblica ci fornisce un valore del 27,81% che pare veramente troppo poco discosto da quello della Camera per poter affermare diversità complesse nella distribuzione anagrafica del voto.
Anzi, la minima differenza, se confermata, porterebbe a pensare che la maggior quota raggiunta al Senato, sia in relazione ad un voto "di protesta" che ha trovato più motivazioni nella fascia di elettori con più di 25 anni.
Un dato significativo riguarda le proiezioni sul voto alla Lega Nord: il dato del 1,7% in entrambe le camere indicherebbe un calo importante di quasi due punti, aveva infatti un 4,7%, che dimezza di fatto la lista.
Calo importante del PDL che raggiunge un desolante 18,76% contro il 34,96 delle precedenti elezioni.
Dati aggiornati alle 19,01.
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