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Nuovo PUC, Legambiente: "Farlo decadere significa aumentare il rischio sulla città" In evidenza

Il Consiglio comunale del 18 dicembre appare come l'ultimo appello.

 

L'Associazione, presente il 14 dicembre alla Commissione Consiliare, ribadisce che, come da richiesta inviata, andavano auditi sia il Servizio geologico del Comune che i consulenti dell’Università di Siena che hanno redatto studi approfonditi alla base delle norme geologiche del PUC.

“Nella commissione abbiamo assistito ad un attacco a senso unico del rappresentante dell’Ordine dei Geologi senza che fosse possibile realizzare un contraddittorio sul piano tecnico-scientifico su un argomento così importante per il futuro del nostro territorio.
Gli studi geologici del vecchio puc risalgono al 2003, ed anche le norme sono da aggiornare rispetto alla normativa sopraggiunta. I nuovi studi hanno aggiornato in particolare lo stato della franosità aumentando sensibilmente le aree suscettibili. Ne consegue che il Nuovo Puc ha messo in salvaguardia queste aree, che altrimenti potrebbero essere oggetto di nuove realizzazioni assentibili (es. strade agricole o altro) che aumenterebbero il livello di pericolosità e di rischio".

"Come sappiamo - prosegue Legambiente - è falso che sia proprio la mancanza di studi idraulici a bloccare l'iter del PUC. Abbiamo notizia che anche gli Uffici della Regione ritengono che si possa procedere con l'approvazione del PUC integrando gli studi successivamente, quindi la questione diventa di mera scelta, col rischio di tornare indietro e lasciare per mesi o anni le porte aperte alle frane in collina.
La strada possibile era andare avanti e perfezionare il Piano strada facendo. Invece si preferisce gettare via il Piano (Che non è affatto tronco) usando come scusa la mancanza degli studi idraulici".

"La domanda da fare è: se dopo la decadenza qualcuno chiede di realizzare una strada agricola o un intervento di ampliamento in una zona che per il PUC nuovo è in frana e per quello vecchio no, gli verrà rilasciato il permesso di costruire o no? - si chiede Legambiente e conclude -  C’è ancora tempo comunque per un chiarimento prima della scadenza di fine mese per l’auspicata approvazione del PUC, anche se l’ultimo appello pare quello del Consiglio Comunale del prossimo 18 dicembre".

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