Dopo la mala gestione della sanità, il motivo più importante per cui gli spezzini hanno mandato a casa la vecchia classe politica è stata la disastrosa gestione di Acam.
È impossibile elencare tutti i fatti tecnici, politici e strategici, più o meno legittimi, che hanno comunque portato a mantenere in questi anni un amministratore delegato che sembra rispondere ancora ai politici che lo hanno messo in sella.
Oggi oltre all'appalto per le funzioni dei letturisti (esternalizzato invece di utilizzare le persone in sovrannumero che ci sono all'interno dell'azienda), viviamo in una situazione quanto meno inopportuna, perché pare anche fondata su un conflitto d'interessi evidente.
Mi riferisco alla posizione che si è venuta a creare col Sindaco di Riomaggiore (Fabrizia Pecunia ndr), distaccata da Acamtel alla posizione di capo dei servizi finanziari di Acam spa.
È chiaro che il sindaco di Riomaggiore rappresenta all'interno di Acam spa la cittadinanza di Riomaggiore che è proprietaria di una quota parte della stessa società per azioni. Questo fatto è già stato denunciato sia all'interno che all'esterno dell'azienda. Oggi siamo ormai al termine del distacco (30 novembre) e non si hanno ancora notizie sul riposizionamento del sindaco di Riomaggiore come lavoratore di Acamtel.
Se l'amministratore delegato di Acam continua a produrre danni più o meno evidenti alla popolazione spezzina, per quanto ci riguarda, come gruppo consiliare del Comune che detiene la maggioranza in Acam spa, chiediamo che lo stesso rimetta il mandato.
Massimo Baldino Caratozzolo
Consigliere comunale Per la Nostra Città con Giulio Guerri