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Le imprese balneari sono patrimonio storico, culturale e sociale: lo dice la Regione In evidenza

Approvate dverse proposte di legge per la qualificazione e tutela dell’impresa balneare e sulle concessioni demaniali.


Qualificazione e tutela dell’impresa balneare
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la Proposta di legge 156 “Qualificazione e tutela dell’impresa balneare”, primo firmatario Angelo Vaccarezza.
Il testo stabilisce che le imprese balneari costituiscono un elemento del patrimonio storico, culturale e del tessuto sociale della Regione. Viene considerata impresa balneare ligure l’impresa che esercita l’attività di conduzione dello stabilimento balneare (così come definito dalla legge regionale 12 novembre 2014, n.32, “Testo unico in materia di strutture turistico ricettive e norme in materia di imprese turistiche”) e rientra nella definizione della micro o piccola impresa ai sensi del Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005, “Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese”.

La Regione prevede una disciplina specifica per il rilascio delle concessioni e l’individuazione di aree demaniali marittime destinate a tali imprese e i Comuni nella redazione del Progetto di Utilizzo delle aree demaniali marittime individuano le aree destinate alle imprese che soddisfano i requisiti definiti in questa legge.

La Regione attiva azioni di promozione regionale per inserire le imprese balneari liguri nel sistema turistico regionale promuovendo un marchio di qualità. Viene promossa la conservazione dei manufatti tradizionali e la trasformazione di quelli ritenuti incongrui o comunque suscettibili di un miglior inserimento nel paesaggio e nell’ambiente. Vengono definiti i criteri di valutazione del valore aziendale dell’impresa balneare, che deve basarsi sulla perizia giurata redatta da un tecnico.

La legge si applica alle imprese balneari che operano in qualsiasi comune costiero della regione, compresi i Comuni che rientrano nelle circoscrizioni di competenza delle Autorità di sistema Portuale.

Angelo Vaccarezza (FI), primo firmatario, ha evidenziato l’importanza della legge "che riconosce in maniera ufficiale e definitiva la figura del balneare. Una figura che fa parte della storia, della realtà economica e della tradizione ligure". Il consigliere ha quindi ricordato che il gran numero di bandiere blu presenti in Liguria si devono senz’altro al lavoro delle amministrazioni, ma anche a quello dei balneari "capaci di fare un turismo di qualità, nel pieno rispetto dell’ambiente".

La proposta di legge era stata sottoscritta da Stefania Pucciarelli, Alessandro Puggioni, Alessandro Piana, Franco Senarega e Giovanni De Paoli della Lega Nord Liguria-Salvini, Giovanni Battista Pastorino e Francesco Battistini di Rete a sinistra&liberaMENTE-Liguria, Claudio Muzio (FI), Lilli Lauro (Giovanni Toti Liguria), Luigi de Vincenzi e Luca Garibaldi del Pd e Matto Rosso (FdI-An).

 

Disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative
Con 23 voti a favore (maggioranza e Pd), 5 contrari (Mov5Stelle) e 2 astenuti (Rete a sinistra&liberaMENTE-Liguria) il Consiglio regionale ha approvato anche la Proposta di legge 157 “Disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative”.
Sono previste garanzie per favorire la continuità delle imprese attualmente operanti in forza dei rapporti già instaurati e pendenti sulla base dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25. Alle concessioni di beni demaniali marittimi con finalità turistico-ricreative, ad uso pesca, acquacoltura ed attività produttive connesse, e sportive, e quelli destinati a approdi e punti di ormeggio dedicati alla nautica da diporto, attualmente vigenti, è riconosciuta l'estensione della durata della concessione di 30 anni dal giorno della entrata in vigore della presente legge. Il gettito che deriva dall’imposta regionale prevista dalla legge 41 del 2013 e il gettito derivante dagli investimenti per la difesa della costa è destinato alla creazione di un “Fondo regionale per la manutenzione gestione e sviluppo della costa” che, fra l’altro, verrà utilizzato per interventi di difesa e ripascimento della costa. La Giunta Regionale approva il Programma di manutenzione della costa in cui vengono definiti gli interventi ammissibili a finanziamento del Fondo e le modalità di erogazione dei finanziamenti, con particolare riferimento alla possibilità di intervenire in casi eccezionali connessi a calamità naturali.
Impianti di facile rimozione sono le strutture realizzate sul demanio marittimo che al termine della concessione consentano al concessionario di restituire allo stato originario le aree concesse e che possano essere demolite e rimosse entro centoventi giorni.
La durata della nuova concessione demaniale marittima non deve limitare la libera concorrenza oltre il tempo necessario a garantire l’ammortamento degli investimenti materiali e immateriali nonché un’equa remunerazione dei capitali investiti. In ogni caso la durata della concessione per finalità turistico ricreative non può essere inferiore a venti anni e superiore a trenta anni.
Il valore della concessione demaniale marittima è determinato sulla base della valenza turistica del Comune, l’importo del canone annuo e l’investimento edilizio e, in quota parte, in attrezzature e beni mobili. Il procedimento di assegnazione è avviato dal Comune con bando pubblico d’iniziativa propria o a seguito di una specifica richiesta proveniente dal soggetto interessato all’utilizzo del bene. La Giunta Regionale emana le disposizioni che i Comuni devono seguire nella assegnazione delle concessioni demaniali marittime e devono precisare i requisiti richiesti ai soggetti partecipanti alla procedura di selezione. La legge definisce anche i criteri di comparazione delle istanze per il rilascio o rinnovo di concessione demaniale marittima che saranno dettagliati e ponderati dal Comune nel bando pubblico. Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge la Giunta Regionale approva il Programma di manutenzione della costa.

La legge ligure sui balneari contribuisca al varo della legge nazionale di riordino: il Consiglio regionale ha approvato anche l'ordine dl giorno che impegna la giunta a condividere i contenuti del ddl sulla disciplina delle concessioni demaniali in Conferenza Stato Regioni, per sollecitare iniziative analoghe nelle altre Regioni italiane; a intraprendere una interlocuzione attiva con il governo sul ddl nazionale in esame, affinché possa includere anche i contenuti della presente legge e misure tali da riordinare il comparto balneare italiano, attraverso la proposizione di misure in grado di tutelare l’attività delle imprese interessate, con tutti quei principi giuridici nazionali ed europei, quali il diritto al lavoro, il diritto di proprietà aziendale, i motivi imperativi di interesse generale, nonché il valore aziendale, al fine di garantire la reciproca e leale concorrenza tra i balneari europei e assicurare il diritto acquisito alla continuità aziendale delle concessioni in essere con un titolo sicuro e certo.

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Regione Liguria

Piazza De Ferrari, 1
16121 Genova
tel. +39 010 54851

 

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