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Bretella Santo Stefano - Ceparana, Casabianca preme sull'acceleratore In evidenza

"Si deve realizzare, è attesa da quarant'anni".

 

La bretella Ceparana –S.Stefano Magra è una infrastruttura attesa dal territorio della bassa Val di Vara e dall’alta Val di Magra dagli anni settanta, infatti risponde alle reali esigenze di mobilità di circa 40.000 abitanti che insistono nei comuni di Bolano, S. Stefano Magra, Follo, Vezzano, Calice al Cornoviglio, Podenzana, Aulla (Albiano Magra) e a più di 1000 attività produttive.
Il PD di Bolano, S. Stefano e Albiano Magra, dopo il chiaro disimpegno della Regione Liguria, ha promosso nel dicembre 2015 una petizione in favore di questa importante infrastruttura con la raccolta di oltre 6000 firme che sono state consegnate al Ministro delle Infrastrutture-Trasporti Graziano Delrio che ci ha ricevuto nel marzo 2016.
Il Governo Renzi tramite il Ministro Delrio ha trovato i denari finanziando al CIPE nel dicembre 2016 la nuova viabilità con 10 milioni di euro.
A tutt’oggi abbiamo il progetto definitivo approvato e l’iter autorizzativo quasi concluso con la recente approvazione da parte della giunta regionale della Liguria della variante al Piano del Parco Montemarcello Magra Vara. Il prossimo passaggio sarà in consiglio regionale.

Sostenere, oggi come leggo, che questa infrastruttura non porta alcun vantaggio al centro storico di S.Stefano significa o essere di principio contrari, oppure più semplicemente non conoscere gli attuali flussi di traffico.
Infatti, posto 100, il numero dei veicoli che attraversa il centro storico di S.Stefano provenienti dal lato nord, il 30/40% arriva dall’asse Ceparana –Albiano e il restante da Aulla. Da questo dato si evince che in un prossimo futuro, mi auguro vicino, con la bretella realizzata alcune migliaia di veicoli sia leggeri ma soprattutto pesanti provenienti dalla piana di Ceparana non avranno più ragione di attraversare il centro storico di S. Stefano per raggiungere il casello autostradale, la bretella autostradale S.Stefano-La Spezia o la direttrice di Sarzana.
Credo che in questa logica di riassetto della viabilità di questo territorio si ponga l’esigenza di ripensare ad una variante alla SS 62 della Cisa nella tratta S.Stefano-Sarzana, viabilità di gran lunga più intasata a livello provinciale con 20/25000 veicoli giornalieri.
Questa strada da pochi anni è tornata statale di proprietà dell’Anas, pertanto penso che i comuni di S.Stefano Magra, Sarzana, la Provincia e la Regione debbano chiedere all’Anas di progettare una nuova infrastruttura per migliorare la mobilità dell’intera alta Val di Magra.


Giorgio Casabianca
Resp. Infrastrutture PD La Spezia

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