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Lerici, Consiglio Comunale unito per condannare le minacce In evidenza

Il consiglio comunale vota unanime un documento condiviso in seguito ai cartelli "anti gender" apparsi ad inizio settembre.


L’atto di interesse, presentato dai consiglieri di minoranza Andrea Ornati, Emanuele Fresco e Maria Chiara De Luca, in seguito ai cartelli affissi ai cancelli di alcune scuole del Comune ad inizio settembre (qui) viene approvato con voto unanime, emendato però come richiesto dalla maggioranza.
Snellito rispetto alla versione originale presentata dalla minoranza, l’atto vede la luce dopo un confronto che ha riguardato i capigruppo e dopo il secondo tentativo da parte della capogruppo Gianstefani di presentare un documento condiviso.
Subito dopo l’introduzione dell’atto urgente da parte di Ornati, che spiegava come l’amministrazione comunale avrebbe dovuto impegnarsi per sviluppare o implementare progettualità per favorire attività formative strutturali del sistema scolastico in merito alla costruzione delle idenità di genere, all'uso di un linguaggio non sessista e al contrasto delle discriminazioni.

Ha spiegato Ornati: “Un atto di questo tipo serve sia per condannare il gesto che per impegnare il consiglio comunale a compiere sforzi concreti, visto che i richiami alle crociate nel nostro comune sono diventati troppi”.

Subito l’intervento di Claudia Gianstefani, che chiama a raccolta i capigruppo e, dopo una lunga pausa, presenta un emendamento che di fatto riduce l’atto ad una condanna del gesto, ma non impegna il consiglio comunale a compiere alcuno sforzo nei confronti di insegnanti o nei riguardi della scuola.
Secco il commento di Emanuele Fresco: “Apprezzo lo sforzo di Gianstefani per la presa di posizione che è diversa rispetto a quello che era emerso in sede di commissione, quando l’atto era stato rifiutati in toto. Ma il documento presentato come emendamento è limitato alla condanna. Noi invece vogliamo che si entri nel merito della questione”.

Dopo una lunga discussione, Claudia Gianstefani ci riprova e presenta un altro emendamento che questa volta impegna il consiglio comunale ad incentivare l’educazione e il rispetto delle differenze.
Spiega la capogruppo Gianstefani: “Noi della maggioranza crediamo che sia importante uscire da qui con un documento condiviso”.
Così il documento viene finalmente approvato all’unanimità: anche se il consiglio comunale ha rischiato di dividersi nuovamente quando prende la parola l’assessore Toracca: “Le direttive del MIUR sono chiare e, se da un lato è doveroso e necessario prendere le distanze dai fatti avvenuti nel nostro comune, dall’altro non sarebbe stato possibile indicare agli insegnanti di seguire corsi o altro ed è per questo che non potevamo accettare l’atto così come presentato da voi”.
Risponde Emanuele Fresco, che, nonostante di fatto la votazione sia già avvenuta, propende per un passo indietro: “Se il punto di vista della maggioranza è questo io non credo di trovarmi d’accordo con le premesse dell’atto condiviso e forse dovremmo fare un passo indietro”.
Ci pensa Gianstefani a calmare le acque: “Come insegnante confermo che ogni giorno noi lavoriamo per educare al rispetto delle differenze e il punto di vista dell’amministrazione è questo, condannare ogni forma di discriminazione”.

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