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Sarzana, il Piano Antenne monopolizza il Consiglio Comunale In evidenza

di Luca Manfredini - La noia non sta di casa nei Consigli comunali sarzanesi e anche questa volta non sono mancati gli spunti per avviare agguerrite battaglie, impreziosite inoltre dal folto pubblico presente.

 

Il "Quartiere delle antenne perdute", Grisei, non ha deluso e ha presenziato sino alla votazione finale questo lungo Consiglio, in cui la discussione sul "Piano Impianti Telecomunicazioni Sarzana" ha posticipato ai prossimi Consigli gli altri argomenti in scaletta, ovvero Consulta della Legalità e Parco di Montemarcello – Magra - Vara.

In avvio della serata si è aggiunto un Ordine del Giorno proposto dai Capigruppo della maggioranza, da discutere insieme al primo odg in scaletta targato Mione/Pittiglio (Articolo 1 Mdp), stesso argomento ma diverso obbiettivo.
L'odg della maggioranza era teso a salvaguardare il Piano Antenne miscelandolo con le osservazioni fatte dai cittadini dei Grisei nel corso dell'ultima riunione della Consulta, mentre il secondo ne chiedeva la sospensiva per meglio valutarlo.
Il primo risultato di questo inserimento è stato un'immediata bagarre burocratica tra le diverse anime presenti sull'ammissibilità o meno dell'Odg e la richiesta di discussione in contemporanea anche di un terzo odg sull'argomento presentato da Valter Chiappini (Sarzana in movimento) ma finito in coda agli argomenti da discutere. Chiappini richiedeva l'ammissione a valutazione Vas (Valutazione Ambientale Strategica) del Piano in questione.

Si va in votazione sulla proposta incidentale del Pd e sull'unione degli altri due Odg, il primo viene ammesso ed il secondo bocciato.

L'odg presentato dalla maggioranza scalda ulteriormente gli animi. Premette che la tutela della salute è obiettivo prioritario e condiviso, che i Comuni esercitano il controllo sull'inquinamento elettromagnetico tramite ARPAL, nell'ambito di apposite convenzioni e a titolo oneroso, con misurazioni ulteriori rispetto alla periodicità minima stabilita, specificando che non esiste, né è mai esistita, alcuna convenzione tra il Comune di Sarzana ed ARPAL della tipologia suddetta.
Considerato poi che nella zona dei Grisei sono presenti numerosi impianti sportivi e molteplici vincoli paesaggistici ed ambientali (in forza dei quali la Soprintendenza ha già bloccato l'installazione di un'antenna per telefonia mobile nel recente passato) e considerate le preoccupazioni e le posizioni emerse durante l'assemblea pubblica della Consulta dei Grisei e nelle osservazioni presentate, tese a richiedere un monitoraggio delle missioni ed una riconsiderazione della possibilità di installare nuove antenne nella zona, impegna il Sindaco e la Giunta affinché provvedano a stipulare apposita convenzione con Arpal al fine di garantire un monitoraggio costante degli impianti esistenti in tutto il territorio comunale, rendendo disponibili i dati raccolti sul sito del Comune e si impegna, in occasione della prossima discussione delle osservazioni al piano (pervenute entro la scadenza del 05/08/2017) ad accogliere quelle finalizzate ad interdire eventuali ulteriori installazioni nelle zone già interessate da impianti e ritenute sature, tramite l'individuazione di nuove "Aree rosse" (protette) sulla base delle richieste dei cittadini.

Una maniera di intervenire sulle giuste richieste dei cittadini del quartiere accogliendone le osservazioni, secondo la maggioranza, un'ammissione di colpa e presa in giro degli stessi secondo la minoranza.

"Un paradosso ridicolo accettare questo odg e avere bocciato le stesse identiche richieste presentate nel passato Consiglio Comunale da me e da Mione - asserisce Chiappini - come possiamo dare un giudizio di fattibilità quando dichiarate di non avere neanche dati sicuri sulle emissioni?
I cittadini dei Grisei sono qui, esigono di sapere perché le Consulte non li hanno informati se non a Piano approvato, vogliono sapere chi ha scelto i punti dove installare e perché, se voi o solo i gestori, come asserito dal dott Menghini”.

"Avete presentato un piano ai cittadini basato sul nulla, grazie al loro interesse ed agli accertamenti di due ingegneri residenti nel quartiere vi hanno scoperto e denunciato e ora cercate di porre rimedio chiedendo tardivamente controlli e promettendo nuove zone rosse a Grisei? - rincara Mione - Dopo che siete andati a vendere zone verdi dove potere installare altre antenne? Bravi, siete come il medico che opera subito senza avere effettuato prima le visite necessarie.
Pagate 15.000 € un piano antenne copiato da quello spezzino, 16.000 € per un profumo sarzanese ed evitate di pagare per le rilevazioni indispensabili per valutare il piano stesso. La sospensiva che chiedo è un atto di rispetto verso i cittadini e una possibilità per voi di evitare danni peggiori".

"Una pratica tanto tecnica discussa in Consiglio richiederebbe dati precisi, dove sono i parametri per valutare eventuali saturazioni? - così Carlo Rampi (Fratelli d'Italia) - nessun dato nessuna comparazione possibile, in compenso i gestori pagano salato ogni antenna e ciò fa gola.
Il costante monitoraggio venduto sempre dall'Assessore dove è, in questa bella impegnativa futura presentata oggi? In base a cosa sposterete altrove le antenne prima previste ai Grisei e ora messe in discussione, in base alla rabbia dei cittadini"?

Le opposizioni continuano la propria unione e da Zanetti (Sel) a Giorgi (M5S), passando per Mione, Chiappini e Rampi, è un coro unico di critiche in cui viene rivissuta non solo la problematica in questione ma tutta la storia di questa legislatura.

Dall'una all'altra parte è un crescere di interventi, discussioni appassionate e attacchi mirati, una divisione sempre più netta tra le due compagini, uno show consapevole anche di una particolarità che distingue questo Consiglio da altri, ovvero i cittadini presenti, ben una cinquantina.
Un particolare non da poco per un Comune che ha già iniziato da tempo la campagna elettorale per le amministrative 2018, un'occasione per propagandare idee e per sopravanzare in diretta l'avversario politico.

Le ragioni della maggioranza sono altrettanto nette e portate avanti compatte.
"Sospendere il Piano significa in realtà ritirarlo e ricominciare da capo il lungo iter, rimanendo scoperti senza la protezione del piano stesso - dichiara Torre (PD) - La nostra proposta parte dal presupposto di accogliere le osservazioni dei cittadini e migliorare il tutto, un impegno della maggioranza da apprezzare e non da criticare per fini elettorali. Abolire il Piano e ricominciare da zero è solo propaganda e Mione ben lo sa".

"Sembra conti molto di più l'avvicinarsi delle elezioni che la salute dei cittadini, il Piano non è blindato e siamo qui per ottimizzarlo, niente di più democratico quindi - prosegue Antola (Noi per Sarzana) - questa Amministrazione è la prima che si fa carico di portare avanti temi scomodi da sempre evitati mentre voi vi limitate solo ad attacchi politici e propaganda".

"Il Piano è uno strumento indispensabile per disciplinare il territorio ed evitare giochi sporchi sulla salute dei cittadini, non si può impedire il programma nazionale di trasmissione e copertura dati, ma si può limitare e controllare - rincara il Consigliere Frassini (Per Sarzana) - Mione gioca con la pancia dei cittadini, ma tutti hanno smartphone e tablet. Se l'amministrazione voleva fare installare nuove antenne aveva un'arma eccezionale, evitare di fare il piano antenne! Smettiamola di perdere tempo, noi lavoriamo solo per l'interesse e la protezione dei cittadini".

Interviene anche il Sindaco Alessio Cavarra: "Ci siamo confrontati con centinaia di cittadini, da sempre e su ogni argomento.
Il piano antenne è indispensabile e ci è stato più volte chiesto, lo abbiamo annunciato sin dall'inizio e ora lo attuiamo, ben consci della delicatezza dell'argomento. Lo abbiamo fatto tramite bando pubblico e individuato punti fermi ed obiettivi con una società specializzata. È impensabile dire che a Sarzana non si vuole più antenne perché sono opere di pubblica utilità ma si può tramite il piano gestire al meglio il territorio e le sue problematiche.
Non siamo certo contrari all'assoggettamento a Vas e stiamo chiedendo a enti terzi la verifica di questo obbligo. Siamo qui a discutere le osservazioni dei cittadini, semplicemente, il discorso è lineare e corretto, la polemica fine a se stessa non mi interessa.
Noi ci siamo messi in gioco come sempre facciamo, le critiche non ci fanno paura e l'unico nostro obiettivo è solo e sempre l'interesse dei cittadini".

Il Consiglio iniziato alle ore 19.00 si è protratto di intervento in intervento, di bisticcio in bisticcio, sino alle ore 23.00.
Si procede alle votazioni dei due ordini del giorno con esito ampiamente scontato: approvato l'odg della maggioranza con 9 voti favorevoli e 6 contrari (Mione - Pittiglio - Rampi - Chiappini - Giorgi – Zanetti); bocciato l'odg di Mione con 9 voti contrari e 6 favorevoli.
Al prossimo Consiglio seguiremo l'evolversi della situazione.

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