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Sarzana, Giannini decaduto: "La mia poltrona vuota rappresenta la sofferenza degli emigranti Italiani" In evidenza

di Luca Manfredini - Il "grillino fantasma" Johnny Giannini perde il posto in Consiglio comunale, causa "assenteismo rampante", un record nella storia sarzanese, marionetta inconsapevole o burattinaio chissà, di una sfida politica da tempo in corso.

Tre ore e mezzo di passionali discussioni per il terzo Consiglio Comunale a lui dedicato, un grottesco omaggio al Consigliere che, ben più di altri, e senza nulla mai proferire, ha fatto parlare di sè.
Un Consiglio Comunale lungo che ha impegnato tutti gli attori sul palco, premiati da un folto pubblico (rarissimo a Sarzana) esigente, critico e passionale, pubblico redarguito più e più volte dal Presidente del Consiglio Paolo Mione che ha dovuto tacitare applausi, risate e rumori vari di sottofondo.

Sì, il Presidente Paolo Mione, l'avvocato per cui é stata chiesta la decadenza prima e la revoca poi, lo stesso Mione contro cui si é mosso da Londra addirittura anche Giannini, valutandolo (con conoscenza e capacità?) non all'altezza di condurre il Consiglio, e ponendo quindi la sua indispensabile 12esima firma necessaria per la revoca.
Lo stesso Paolo Mione che conserverà invece la carica di Presidente del Consiglio (a meno di cavilli avvocatizi e ricorsi ulteriori) sino a fine mandato, essendo retroattiva la sentenza del Tar che ha giudicato indifendibile il Consigliere Giannini, e vanificandone quindi la firma.

Presente tra il pubblico l'avvocato Federica Giorgi, fautrice della denuncia al Tar Ligure, poi approvata, sulla decadenza di Giannini. La Giorgi è la prima dei "non eletti" M5S e sostituirà, espletate le necessarie burocrazie, il Consigliere decaduto.

Sì, Giannini é decaduto.
Mesi fa (il 22 dicembre) era stato salvato dalla maggioranza, nonostante le sue 7 assenze consecutive senza giustificazioni, in violazione delle già abbondantemente permissive norme del regolamento Comunale (in altri regolamenti si decade dopo 3, 5 assenze consecutive), e nonostante le sue 41 assenze su 45 Consigli dal luglio 2014 ad oggi, e le sue 20 assenze su 22 riunioni della Commissione Affari Istituzionali.

L'astensione della Maggioranza ha reso sufficienti i 5 voti favorevoli alla decadenza (Chiappini - Mione - Rampi - Pittiglio - Zanetti), tradendo il Consigliere.
Unico voto contrario il suo, quello di Giannini.

La Sala Consiliare tutta ha ascoltato, in tarda serata, il suo accorato e atteso intervento, in molti curiosi di ascoltarne, per la prima volta, la "sconosciuta voce".

"Ognuno è consapevole che c'é un complotto in corso, un accanimento nei miei riguardi, mi sono affidato ad un avvocato che mi ha dato ragione e impugnerà il verdetto di questo Consiglio - esordisce Giannini proseguendo con un duro attacco ai suoi compagni d'avventura, indicandoli e citandoli più volte, in primis il Consigliere Chiappini e l'avvocato Giorgi, rea di essersi rivolta al Tar - sin dall'inizio della legislatura avete deciso di farmi fuori, opportunisti e fautori di una vecchia politica che offende i principi del Movimento.
Avete bloccato un Comune per piccoli cavilli burocratici, stupidaggini, io ho sempre fornito giustificazioni e comunicazioni che sono in giusta mia difesa.
Io, come tanti altri Italiani che sono dovuti andare all'estero, rappresento qualcosa, rappresento la sofferenza!
Questa sofferenza è ben simboleggiata dalla mia sedia vuota, un vuoto che esprime l'angoscia di chi deve abbandonare la propria gente, la propria famiglia per lavorare e sopravvivere.
Mi è stato impedito di essere qui, prima di tutto per il lavoro, ma anche per la cattiveria dei miei ex compagni di viaggio, additato e offeso sin dall'inizio insieme alla mia famiglia.
Avete infangato il mio nome e reso impossibile il mio impegno politico, cosa servivo qui io ad "alzare la manina" in minoranza, in un moderno mondo web dove, con un semplice cellulare, tiro fuori tutto il verbalizzato dalla giunta?"

Durante il suo intervento, ripreso per una "definizione pesante" dal Presidente, si perde poi in una lunga "disquisizione scatologica" vantando il diploma in "Naturopatia Ayurvedica" in suo possesso e concludendo che in Sala c'è sicuramente qualche stitico.
Conclude rivolto al Presidente, citando l'atto legale presentato: "Sono sbalordito che non abbia preso in considerazione gli allegati presentati dal mio avvocato, la prego di prenderne atto altrimenti mettiamo a verbale che lei ignora totalmente tutto quello che è stato presentato".

Questo in riferimento alla mail pervenuta poco prima dell'avvio del Consiglio dallo studio legale "Massa di Genova", indirizzata al Presidente ed al Sindaco, in cui si comunicava di aver ricevuto incarico dal Consigliere Giannini di appellarsi al Consiglio di Stato, con richiesta di sospensione cautelare, sulla sentenza del Tar Liguria che ha annullato la deliberazione Consiliare prodotta in difesa della decadenza di Giannini.
Ciò ha creato lunghe discussioni ed uno stop momentaneo per effettuare una riunione dei Capigruppo.
Si è proseguiti con tecniche discussioni giuridiche sino ad un'istanza di sospensione del Consiglio Comunale presentata dalla Consigliera Frassini, ma poi rigettata in votazione dall'astensione della maggioranza tutta, compresa la Frassini stessa che dopo minimizzava parlando di semplice provocazione.

Le motivazioni dell'avvocato Massa sono state rigettate dal Presidente che non ha rinenuto valida la documentazione aquisita con termini di documentazioni scaduti, dichiarando il Consiglio Comunale sovrano e accogliendo la diffida della Giorgi tesa a far ottemperare la sentenza del Tar Liguria.

Un irreale Consiglio Comunale che sarà ricordato a lungo, la maggioranza ha difeso in tutti i modi la votazione precedente in cui si era mantenuto il Consigliere Giannini al proprio posto, astendosi però nella votazione definitiva e condannandolo a decadenza.
Molte le dichiarazioni ironiche sulla scelta effettuata ed, in generale, su tutta la serata.

Segnaliamo quella del Presidente Mione che le raggruppa un pò tutte: "Vi lavate le mani e la coscenza con l'astensione? Ponzio Pilato ha fatto crocifiggere Gesù lavandosi le mani",
Ma anche quella del Consigliere Rampi: "Non possiamo dire che avete toccato il fondo perché il "fondo" per voi non esiste, avete arruolato un "fantasma" per raggiungere l'unico quorum che vi sia mai mancato", il Consigliere Pittiglio: "Non c'è più il senso della vergogna, Giannini è incolpevole, ha già fatto sufficienti brutte figure, smettete di perseverare", il Consigliere Chiappini: "La tracotanza dei "Magnifici 8" non ha mai fine e la gente è venuta ad assistere allo show della vergogna", per arrivare al Consigliere Frassini contro Mione: "Quando un presidente comunale indossa la toga e celebra "se stesso" anzichè il Consiglio Comunale vuol dire che siamo finiti".

Il Sindaco Alessio Cavarra ha seguito tutta la serata ma non ha ritenuto opportuno intervenire, il Consigliere Giannini è decaduto ed entro breve sarà sostituito da Federica Giorgi e la revoca di Mione, in calendario il 3 luglio, non sarà discussa, consentendo finalmente al Consiglio Comunale di tornare a lavorare per i cittadini.

Resta ancora una questione, quella del pagaento delle spese per il ricorso al Tar. Il Consigliere Valter Chiappini dichiara: "Le spese legali dovute all'avvocato Federica Giorgi, vincitrice del ricorso al Tar Ligure, per esigue che possano essere (4.000 € + iva e spese varie per un totale di circa 6.000 €), siano a carico dei Consiglieri firmatari della mancata decadenza del Consigliere, e di Giannini stesso.
Non in carico ai cittadini. Impugnerò qualsiasi spesa a carico del Comune come danno erariale presso la Corte dei Conti ed ho già presentato apposita interrogazione".

Al momento pare tutto, a meno di nuove sorprese, proprio quelle di cui Sarzana è ormai da tempo avvezza.

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