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Piazza Verdi, il Comitato: "La Spezia è tornata indietro di 80 anni" In evidenza

La nota firmata da Massimo Baldino.

"Posso dire semplicemente che una cosa per essere "frequentabile" deve prima di tutto risultare "fruibile" e quindi essere considerata una cosa utile.
Dunque come può essere considerata fruibile una piazza in cui batte il sole diretto per 10 ore al giorno, che è piena di barriere architettoniche, che impedisce ai mezzi di soccorso di transitarvi senza il rischio di rimanervi bloccati, agli autobus di effettuare al meglio il loro servizio senza il rischio di acciaccare qualche passante...e alle biciclette di utilizzarla senza passare sui marciapiedi e oltre a tutto puzza di fogna a cielo aperto?

La riqualificazione di Piazza Verdi ha esattamente riportato Spezia indietro di 80 anni, ovvero a quando in quel luogo sorgeva il vecchio Politeama.
Piccola differenza però: il Politeama essendo un teatro era una cosa utile, questa parata variopinta di archetti, obelischi luminosi e piscinelle maleodoranti NO!

Gli spezzini dunque probabilmente subiscono Piazza Verdi. Come subiscono di ripagarsi bolletta dopo bolletta i megadebiti di ACAM, di essere sballottati tra tre ospedali in caso di bisogno, di respirarsi da 60 anni i fumi di ENEL senza peraltro avere nessuno sconto in bolletta e persino di rimanere 1 ora al giorno imbottigliati nel traffico per compiere i 5 chilometri che li separano dal luogo di lavoro e (dulcis in fundo) di dover tenersi la spazzatura in casa sino al giorno stabilito dai "padroni della rumenta"!

Mi sembra di averlo già scritto una volta: sopportare non vuol dire condividere ed essere d'accordo e infatti il poderoso calcio nel sedere rifilato due giorni fa alla giunta Federici mi pare sia li a dimostrarlo".

Massimo Baldino (Comitato Piazza Verdi)

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