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Le domande a Peracchini e Manfredini, una sola conta: "Cosa farai per me?" (video completo) In evidenza

Nell'ultimo giorno di campagna elettorale in vista del ballottaggio di domenica, vi riproponiamo, in forma integrale, la nostra intervista doppia ai due candidati, Paolo Manfredini e Pierluigi Peracchini.

Non aver decretato il vincitore di questa tornata elettorale al primo turno forse ha dato tempo ad alcuni di riflettere con più attenzione: il cerchio si è stretto intorno a Pierluigi Peracchini e Paolo Manfredini, forse alcuni elettori hanno bisogno di risposte molto più precise, rispetto a quelle ricevute prima delle votazioni dell’11 giugno. Noi abbiamo deciso di selezionare alcune situazioni concrete, storie reali, seppur proposte con nomi di fantasia.
Ognuna di queste domande è, secondo noi, rappresentativa di un’area, di un ambito che riteniamo possa essere esplicativo delle problematiche più impellenti e decisive che riguardano il presente ed il futuro della città.

Sono Raffella, ho 40 anni e 2 figli, sono disoccupata. COSA FARAI PER ME?

Paolo Manfredini: “Il lavoro è senza dubbio un problema importante, assoluto del Comune della Spezia, per questo mi impegnerò. Il Comune non può assumere direttamente, ma posso indirizzarti verso il Centro per l’Impiego, luogo dove domanda e offerta si incontrano. Creerà in futuro tutte le occasioni possibile per sfruttare le risorse del nostro territorio, anche per te”.
Pierluigi Peracchini: “Da parte mia ci sarà il massimo impegno per creare occupazione di qualità: lo possiamo fare nel turismo, lo possiamo fare nell’industria della navalmeccanica, del militare, ma anche nel mondo degli yacht: una grande opportunità che noi daremo a tutti disoccupati non solo a te”.

Sono Houssem, sono un immigrato arrivato da poco nella tua città. COSA FARAI PER ME?

P.P.: “Se sei regolare sul territorio non ci sono problemi: c’è un percorso formativo lavorativo e di abitazione che come tutti ti garantirà dignità. Se invece sei irregolare dovremmo aspettare la valutazione e documentazione del Ministro dell’Interno”.
P.M.: “I tuoi bisogni sono innanzitutto conoscere la nostra lingua e il nostro territorio. Ti consiglio di rivolgerti ai Servizi Sociali dove troverai persone competenti che potranno ascoltarti anche grazie ai mediatori culturali; poi vai al Centro Territoriale Permanente per l’educazione degli adulti dove potrai imparare l’italiano”.

Sono Guido, sono un commerciante in difficoltà. Ho l’attività in periferia. COSA FARAI PER ME?

P.M.: “Ho promosso un piano per la riqualificazione. Poi un piano per il commercio, che ho previsto apposta per ridare respiro ai commercianti che lavorano in periferia”.
P.P.: “Ci impegneremo innanzitutto a diminuire le tasse: meno tassazione e più libertà d'impresa, più libertà nello svolgimento del lavoro”.

Sono Donatella, una dipendente ACAM. Io e i miei colleghi siamo preoccupati per il nostro futuro. COSA FARAI PER ME?

P.P.: “Sono stato tra i primi a denunciare uno scandalo di debiti e di operazioni malfatte in questa società; è chiaro che per prima cosa vorrei andare a vedere gli accordi fatti e la proposta di acquisto di Iren e poi valutare tutti insieme se bisogna procedere per forza alla vendita oppure possiamo salvare questa società storica che è un patrimonio di tutti gli spezzini”.
P.M.: “Non dovete essere preoccupati per il vostro futuro. L'amministrazione ha salvato i posti di lavoro, ora è prevista questa aggregazione con la quale ci sarà nuovo ossigeno per i nuovi sviluppi. Ripeto, on dovete essere preoccupati”.

La cosa che ti è piaciuta di più della campagna elettorale del tuo avversario?

P.M.: “Il cane Backy che ha accompagnato il mio avversario nella sua campagna, molto bello”.
P.P.: “La fantasia. Credo che Paolo ne abbia dimostrata molta”.

Sono Lorenzo, un pensionato. Ho difficoltà con l’attuale raccolta differenziata. COSA FARAI PER ME?

Paolo Manfredini: “Va migliorata, ora non funziona. Metteremo isole ecologiche mobili che possano essere maggiormente accessibili”.
Pierluigi Peracchini: “Semplicemente la cambieremo, proprio perché tutte le persone devono avere il sistema di raccolta a disposizione e non il contrario, come invece è stato fatto fino adesso”.

Sono Giulio, ho appena finito il liceo. Voglio rimanere a studiare alla Spezia ma ho paura che le prospettive di studio e di lavoro nella mia città non mi diano garanzie. COSA FARAI PER ME?

P.P.: “Noi lavoriamo perché il Polo Universitario diventi veramente di qualità e non con professori di terza fascia o con rapporti minimi nei confronti delle imprese. Quindi ti daremo l'opportunità di studiare qui, nella tua città, se sei preparato e idoneo per questi percorsi di studio, oppure cerchiamo di aiutarti ad andare a realizzarti nel miglior posto possibile”.
P.M.: “Il nostro settore formativo è ad un buon livello, molto qualificato, a partire dalle scuole superiori, ma anche il nostro polo universitario. Noi creeremo le condizioni affinché l'industriale, il turismo e il porto rappresentino davvero occasioni importanti per tutti, a partire dai giovani".

Sono Marina, non ho votato al primo turno perché non credo più nella politica. COSA FARAI PER ME, per convincermi a votare?

P.M.: “Voglio convincerti a votare con il mio impegno, con la mia passione e con il mio progetto. Il tuo voto è importante per costruire insieme una prospettiva nuova. Su questo dobbiamo scommettere: io ho un progetto e ho bisogno anche di te per realizzarlo”.
P.P.: “Se non sei andata a votare è perché non sei appassionata da quanto fatto fino ad ora. Noi abbiamo una proposta di cambiamento, quindi ti invitiamo a venire a votare per noi”.

Sono Massimo, ho problemi di salute e per curarmi spesso sono costretto ad andare in Toscana. COSA FARAI PER ME?

P.P.: “La salute è una priorità per tutti: anzitutto bisogna avere una risposta concreta e quindi devi andare dove trovi questo riscontro. Noi lavoreremo perché la nostra ritorni a essere la sanità migliore della Liguria”.
P.M.: “Hai ragione: ci sono le liste d'attesa troppo lunghe e c'è quella che viene definita mobilità passiva. Per risolvere questi problemi bisogna che il sindaco faccia pressione anche attraverso la Conferenza dei Sindaci sull'azienda sanitaria e che metta in condizione la Asl di funzionare meglio, con più investimenti e più risorse, così da poter permettere più assunzioni e tempi di funzionamento più lunghi dei vari reparti, perché se io ho più persone posso far funzionare i diversi reparti in modo continuativo ed è molto probabile che io riduca le liste d'attesa”.

Un pregio del tuo avversario e un suo difetto.

P.M.: “Pierluigi è una persona seria, non ho dubbi su questo. Il suo difetto è essere troppo dipendente dalla Lega”.
P.P.: “Un pregio è sicuramente quello di essere una brava persona. Come difetto, le sue frequentazioni politiche”.

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