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Legambiente chiama i candidati a confronto: temi caldi Porto e area Enel In evidenza

I due candidati sindaco arrivati al ballottaggio si sono confrontati oggi pomeriggio sui temi ambientali.

 L'incontro, organizzato da Legambiente nell'ambito di questa edizione di Goletta Verde, ha visto Pierluigi Peracchini e Paolo Manfredini a confronto, guidati dalle domande di Stefano Sarti e del numeroso pubblico presente. 

Area Enel, equilibrio tra città e Porto, Piano Urbanistico: questi i temi trattati, tra richieste di garanzie per il futuro del territorio e problemi reali, come l'inquinamento acustico nella zona porto. Appare chiaro che le risposte fino a qui, soprattutto per quanto riguarda l'area portuale, sono state insufficienti. 

Sul tema del Piano Urbanistico Comunale non ci sono dubbi: molto critico Peracchini: "Considero una scorrettezza grave che a 20 giorni dalle elezioni si approvi un Puc del genere: l'amministrazione avrebbe dovuto ragionare con tutte le parti interessate perchè è inutile chiudere le stalle quando le bestie sono scappate. Sul merito del Puc poi credo che la collina debba essere vissuta: non siamo più negli anni '50. Non è stata fatta la manutenzione per la raccolta delle acque, ad esempio. Io credo che bisogna ripartire da cosa c'è e da cosa quali sono le priorità integrando il tutto con la vita delle persone; la tutela del territorio deve essere fatta umanamente accettabile una cosa delicata ma da lì partiremo".
Per Paolo Manfredini invece il Puc è stato approvato con un iter corretto, ascoltando tutte le parti coinvolte. Così la cittadinanza si è trovata restituita un Piano Urbanistico che mira alla tutela dell'area collinare attraverso: "Creazione di progetti studiati apposta per la riqualificazione".

Diverse opinioni anche sulla questione dell'area Enel (futura ex). Mentre Manfredini ha le idee chiare, volendo puntare su industria e innovazione, Peracchini è scettico, anche sul fatto che l'Area Enel venga dismessa nel 2021: "Non sappiamo come si evolveranno le priorità a livello nazionale in campo energetico. Non possiamo decidere ora o avanzare proposte ora".

Cosa si intende fare, invece, di questo Golfo e di questo Porto in relazione alla città?
Secondo Peracchini le amministrazioni che hanno amministrato la città non hanno chiesto a gran voce la fascia di rispetto, che oggi risulta essere un problema serio. "Se non è mai stato riunito il tavolo che era previsto è stato un errore perchè quel tavolo poteva essere luogo dove trovare la sintesi tra vari elementi.
Bisogna usare il buon senso: Canaletto il molo Pagliari vivono delle serie difficoltà e molti progetti proposti in questi anni risultano quindi inattuabili".

Manfredini invece spiega che: "Il nostro porto così come il nostro sviluppo conosce più evoluzioni: sicuramente mi risulta che il nostro Porto sia stato sempre preso a modello per efficacia ed efficienza pure in una situazione di spazi molto ristretti. Questo tema deve andare di pari passo con il tema del turismo.
Piano Regolatore Portuale deve essere attuato e la fascia di rispetto va costruita e va strutturata: ci sono territori che giustamente hanno la possibilità di ottenere finalmente delle risposte grazie a questo sforzo collocando spazi di vivibilità". Di pari passo, sottolinea Manfredini: "Esiste il problema prioritario di creazione di corridoi doganali per questo bisognerà ragionare sugli spazi retroportuali velocizzando la fase di costruzione del Piano Regolatore Portuale".

A questo punto la domanda cade sulla problematica dell'inquinamento acustico. Secondo Peracchini è inutile parlare di Porto Verde e non creare le condizioni per evitare l'inquinamento, anche di tipo acustico: "Va assolutamente accellerato questo processo".
Secondo Manfredini una soluzione potrebbe arrivare grazie all'elettrificazione delle banchine: "Indubbiamente per dare delle risposte occorre fare degli interventi e ci sono delle condizioni adesso. Però serve confronto e dibattito serio, tornando alla partecipazione della cittadinanza".

Steano Sarti lancia poi il  tema dei rifiuti e Acam.
Peracchini: "Sono stato tra i primi a denunciare che Acam ha creato debiti. Volevamo ridurre amministratori e partecipazione di società esterne. Invece si è scelto di far pagare ai cittadini i debiti".
E sul tema della differenziata: "Bisogna capire come è composta la città prima di organizzare il servizio, qui si è scelto di andare incontro alle esigenze di Acam e non delle persone che fanno parte della nostra popolazione, che ha caratteristiche tutte sue".
Paolo Manfredini invece parte dalla raccolta: "Credo che il sistema porta a porta sia efficace, che la legge regionale del 2015, stabilendo dei parametri fissi, traduce la differenziazione in un risparmio economico. Chi differenzia recupera dei soldi. Già nel 2016 abbiamo potuto godere di questi contributi. Va migliorato il sistema di raccolta, non tutto il porta a porta, intensificando la raccolta e implementando i turni".
Su questione Acam invece afferma: "Iren può portare ossigeno nuovo, il grande risultato è stato salvare l'azienda e non perdere posti di lavoro".
Per Peracchini, infine, la questione di accorpamento con Iren è tutta da vedere e per niente scontata.


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