"Il primo turno ha consegnato alle forze in campo una chiara domanda di cambiamento e discontinuità nel metodo - soprattutto - e nel merito di alcune scelte rispetto all'Amministrazione Federici.
Lo schiaffo preso dal Pd è chiaro, evidente e per certi versi clamoroso.
La speranza è che si sia fatto sentire e induca i Democratici ad effettuare quelle riflessioni che sino ad oggi - almeno a partire dalle Regionali del 2015 - sono mancate.
La città ha voglia di cambiamento, di competenza, di essere ben amministrata, con sobrietà, capacità, disponibilità e condivisione delle scelte.
In coerenza con quanto abbiamo sempre sostenuto non faremo apparentamenti e non daremo chiare indicazioni di voto.
Auspichiamo, tuttavia, che Manfredini sappia conquistare quanti si sono riconosciuti nel progetto LeAli, in Guido Melley e nella lista che abbiamo sostenuto, attraverso atti concreti (nei programmi, negli uomini, nei metodi di gestione del potere) e non semplici parole.
Impegni pubblici, dunque: concreti, esigibili, responsabili, radicali.
C'è da pensare alla città, non ai destini personali di qualche reggente nè ai meccanismi di corrente che hanno tenuto Spezia in ostaggio fino a ieri".