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#Amministrative2017 - Baldino: "Movida sì, ma nei luoghi più adatti" In evidenza

L'intervento del capolista di "Per la Nostra Città".

"Leggo che i nostri amministratori hanno finalmente inaugurato il "proibizionismo elettorale", ovvero vietato la vendita di bevande alcoliche in determinati esercizi e orari. Affermano, in totale cattiva fede, che lo hanno fatto per venire incontro alle molte proteste dei residenti che da anni sono costretti a subire la cosiddetta "Movida".
Mori e compagni sono in cattiva fede perchè sanno bene che il problema alcol rappresenta solo il 10 % della vicenda. Certo limitarlo sarebbe già qualcosa (anche quando non si è sotto elezioni però...caro assessore), ma nel loro “proclama elettorale”non si fa nessun cenno ai decibel fuori controllo, fuori legge e fuori orario e a tutto il resto!
Neppure una parola sulle molte proposte lanciate dal sottoscritto che ha la fortuna di rapportarsi spesso con molti dei residenti del centro.
Non si fa accenno per esempio, al controllo dei flussi, che tanto noi invece abbiamo invocato, ovvero la costruzione di eventi collaterali che di fatto possano spostare una gran parte della massa che si riversa nelle strade in altri luoghi più adatti per far rumore!
Evitare cioè la concentrazione di una moltitudine di persone in poche centinaia di metri quadri.
Una Movida intelligente e sostenibile sarebbe ben accetta da chiunque, in quanto animerebbe Spezia, costituendo una occasione per "tutti" gli operatori commerciali senza arrecare per i residenti un disagio insostenibile.

Il concetto è proprio quello del "tutti" gli operatori e non solo di pochi. Diversificando, lavorerebbero di più anche i locali che non si trasformano in disco bar, ma scelgono di puntare su un pubblico diverso. Lavorerebbero anche coloro che operano nel settore culturale, come le gallerie d'arte. Spezia può e deve divenire un centro urbano, ove per “Movida” si intenda davvero un fenomeno nuovo, legato al proprio tempo libero serale, con l'intrattenimento musicale locato nei luoghi più adatti a non recare disturbo ai residenti, mentre quello più squisitamente familiare e turistico trovi nel centro ampie occasioni e incentivi a radicarsi sempre più.

Movida non significa chiasso libero, ma movimento, animazione, divertimento ed è possibile farlo in modo assolutamente sostenibile. Basta non applicare il concetto tanto caro ai nostri amministratori del “far le nozze coi fichi secchi” (vedi volere le crociere ma senza elettrificare prima le banchine…Forcieri Docet)".

Massimo Baldino Caratozzolo (Per la Nostra Città)

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