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Orlando, Paita e Manfredini insieme a Migliarina: “L'Unità è il valore più prezioso di questa comunità” In evidenza

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando al fianco della capogruppo del Pd in Regione Raffaella Paita per sostenere la candidatura di Paolo Manfredini.

Presente anche Federica Pecunia, segretaria provinciale del Pd. L’iniziativa, partecipata, si è svolta questa mattina in Piazza Concordia, a Migliarina. Una zona della città che ha dato un contributo importantissimo alla democrazia e alla Resistenza.

«Il Ministro Orlando e io siamo insieme in piazza nel nome dell’unità di questo partito – ha detto Raffaella Paita – L’unità è il valore più prezioso di questa comunità e noi vogliamo fare in modo che nessuno possa accusarci di non aver fatto tutto quanto fosse possibile fare per continuare a dare a questa città una guida salda di centrosinistra. Ci sono persone che si auto-nominano e altre che si fanno scegliere dal proprio popolo, come nel caso di Paolo. Manfredini ha tutte le caratteristiche per poter guidare la città nei prossimi dieci anni. Innanzitutto perché è una persona per bene, poi perché è una persona che ha formato la propria militanza politica a partire dai più deboli, a partire dalla scuola, dal mondo della disabilità. Se tu sei una persona che ha svolto bene la propria mansione nella vita, allora hai anche la credibilità per svolgere un forte ruolo politico. Noi abbiamo la possibilità di tessere alleanze, di costruire relazioni, di dare davvero uno sbocco e una soluzione di prospettiva a questo territorio e lo possiamo fare solo se alla testa di questa grande sfida c’è una persona capace di unire, che ha lo sguardo lungo, che non ha arroganza del potere, che crede nei valori della democrazia, della resistenza, della solidarietà, di unità. Questa persona ha un nome: è Paolo Manfredini. Noi non consegneremo questo territorio a una brutta destra che si maschera dietro l’incipriamento di moderatismo, ma dove invece dietro c’è la Le Pen e Salvini».

«Salvini tornerà alla Spezia, tornerà in città per la terza volta, a rimarcare l’idea che la Lega Nord, con i suoi meccanismi e i suoi pseudo valori è quella che guida la coalizione di Centrodestra – ha detto Manfredini -. Hanno trovato un candidato di coalizione che appartiene a tutt’altra storia. Ma dietro il volto moderato di Peracchini, c’è la destra più brutta. E Peracchini stesso poi ce le dovrà spiegare certe cose. Ci dovrà spiegare perché quando Salvini ha detto che bisognerebbe stracciare le tessere dei sindacati, lui non ha proferito parola. Ci dovrà spiegare perché quando al fianco della Gelmini, autrice della peggiore riforma della scuola che sia mai capitata, lui non solo non proferisce parola, ma applaude. Quando sappiamo tutti benissimo che anche lui organizzava gli scioperi contro quella riforma. Mi domando che c’entri tutta questa storia con quella della nostra città fatta di valori che incarnano la preparazione, il rigore e la competenza. Penso ai sindaci che si sono succeduti nel nostro territorio e mi domando cosa c’entrino con l’improvvisazione, il pressappochismo e la superficialità dei grillini. Basta vedere cosa sta succedendo a Roma. E poi cosa c’entra la nostra storia con la frammentazione che si è venuta a creare attraverso quelle forze politiche sedicenti civiche e di sinistra? Io francamente non ho trovato motivazioni politiche, ma personali, relative a rivalse individuali, egoismi, senso di vendetta. Tutte queste cose non c’entrano niente con la nostra storia. Concludo ringraziando il Partito Democratico. L’ho fatto solo una volta in pubblico e oggi intendo rifarlo. Il Pd, convergendo verso la mia candidatura, ha fatto un grande atto di generosità che mi inorgoglisce e che mi veste di una responsabilità importante».

«Manfredini è il candidato che può far proseguire l’esperienza del centrosinistra in questa città – ha detto il ministro Orlando -. Non si è scelto da solo, ma lo abbiamo legittimato. Oggi noi abbiamo delle candidature di cui è difficile comprendere i presupposti sui quali si muovano. Hanno condiviso i programmi delle amministrazioni di sinistra, sono stati dentro le amministrazioni di sinistra. Addirittura uno è stato vicesindaco dell’amministrazione uscente e improvvisamente sentono l’esigenza di costruire queste nuove forze politiche. Ma c’è qualcosa di nobile in questo? Io non riesco a vederlo. Vedo solo l’esigenza di alcuni di affermare i propri narcisismi. In politica la questione fondamentale è quella di essere riconosciuti e legittimati dagli altri. Tenere insieme e saper tenere insieme delle forze tra loro diverse. Il Pd aveva delle lacerazioni, non lo possiamo negare e abbiamo deciso quindi di candidare un esponente di una forza politica che non è la forza più forte della coalizione ma ha una tradizione importante in questa città. Il Partito Socialista ha saputo fare tante cose. Dobbiamo rimettere al centro il tema dell’eguaglianza sociale e credo non ci sia modo migliore per farlo se non mettendo alla guida della nostra coalizione un socialista, Paolo Manfredini».

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