L'acceso dibattito si è svolto ieri sera, durante il consiglio comunale. Durante la discussione che aveva ad oggetto la votazione del bilancio consultivo per l'anno 2016, dai banchi della minoranza Mariachiara De Luca ha condiviso una sua richiesta: "Avrei piacere che il consiglio comunale, sempre molto attento al mondo femminile, tenesse presente che sarebbe meglio evitare di convocare sempre le sedute del consiglio in orari così scomodi, come le 21.00. Vorrei che si tenesse presente che per noi donne e mamme fare politica è un bene prezioso, ma non può ostacolare i nostri doveri famigliari". 

Le risponde prima l'assessore Aldo Sammartano, citando il testo unico degli enti locali, spiegando che è a quello che bisogna rifarsi per convocare i consigli comunali; poco dopo prende la parola Claudia Gianstefani che, dai banchi della maggioranza tiene a precisare: "Siamo consapevoli che ci siano dei disagi nell'arrivare qui dopo una giornata di lavoro, ma si dice sempre che le donne abbiamo una marcia in più, credo siano questi i momenti per dimostrarlo. Non credo alle quote rosa e sono convinta che uomini e donne debbano avere pari diritti senza distinzione alcuna"

A consiglio comunale concluso, quando la discussione sembrerebbe superata, De Luca precisa: "Credo sia avvilente che la capogruppo Gianstefani banalizzi un aspetto essenziale della partecipazione democratica. Esiste un problema reale nella nostra società, dato dai tempi della politica che di certo non favorisce la partecipazione delle donne alla vita democratica. Peccato che sia una donna a non comprenderlo! Difendo il mio impegno civico e politico che si caratterizza anche per il mio essere donna".