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Residenzialità a Lerici, un problema da risolvere In evidenza

di Doris Fresco- Questa mattina si è riunita in comune la commissione che potrebbe finalmente dare risposte a chi lamenta un paese sempre più simile ad un villaggio turistico.

Un annoso problema, di cui si discute da anni a Lerici, è quello della residenzialità. Questa mattina, durante una discussione in commissione, si è fatto un ulteriore passo avanti con la speranza di ripopolare il comune, che è sta correndo il rischio di diventare sempre più simile ad un villaggio turistico, con seconde case in numero sproporzionato e l'inverno caratterizzato dallo spopolamento.

Lo scopo è produrre un atto di interesse generale che si spera possa servire per incentivare un ripopolamento del comune di Lerici, non solo limitatamente al capoluogo, ma anche nelle frazioni.

Questo obiettivo era già nelle linee programmatiche di Leonardo Paoletti candidato sindaco: "Creare un osservatorio stabile delle misure di sostegno alla famiglia esterno gli organi amministrativi e promuovere un politico urbanistica che salvaguardi nuovi integrazione di incontro e la residenzialità in particolare per le giovani coppie operare nei limiti della potestà comunale", si leggeva nel programma di Paoletti e da mesi ormai la discussione è approdata in commissione.

Un documento che potrebbe vedere la luce a breve, visto che l'assetto generale ormai sembra essere definito: "Il nostro obiettivo è quello di incrementare la residenzialità a Lerici, indirizzando i nostri sforzi verso giovani coppie o con figli in età scolastica", spiega Marco Muro, consigliere competente.

La doverosa premessa è uno studio di dati e statistiche, seguito da un documento che impegni la giunta a produrre un risultato concreto: un bando, per assegnare fondi ed agevolare la scelta di Lerici come luogo in cui vivere. Il documento prevedrà anche delle indicazioni per le nuove costruzioni o le ristrutturazioni: "Tutto ciò sarà condizionato ad un vincolo di residenzialità pluriennale: qualsiasi nuova costruzione dovrà essere soggetta a questo vincolo, per impedire ogni tipo di speculazione".

Il lavoro sembra essere in dirittura di arrivo: per il primo anno dovrebbero essere già stati individuati 80 mila euro da assegnare a questo progetto per il raggiungimento dell'ambizioso obiettivo, ma ovviamente il percorso è ancora in divenire.

Restano in ballo ancora alcune domande portate oggi in commissione dagli esponenti dell'opposizione: "Parlando di nuove costruzioni e ampliamenti vincolati alla residenzialità, resta da capire quale sia l'indirizzo generale dell'amministrazione- spiega Emanuele Fresco- le nuove costruzione, ad esempio, dove dovrebbero sorgere? E poi: perché parlare solo alle giovani coppie?"

A corredo delle proprie perplessità, fresco ha presentato un piano suo, una proposta con la quale spera di poter portare il suo contributo. "Si tratta di un documento molto articolato- commenta Muro- ma ovviamente lo analizzeremo. Ben venga ogni contributo".

Con Fresco si schierano anche De Luca e Ornati: "Un percorso, quello che punta a risolvere il problema dello spopolamento, sicuramente importante, che per molti aspetti ci vede d'accordo, ma vogliamo capirlo meglio, soprattutto per quel che concerne l'ambito paesaggistico e il cambio di destinazione d'uso degli immobili di patrimonio comunale, perché troviamo molti riferimenti a questi temi nel documento presentato dalla maggioranza, ma restano in balle molte domande".

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