L'ora di religione non è obbligatoria, è un insegnamento opzionale previsto dalla scuola statale dell'infanzia fino alle scuole Superiori.
I docenti dell'ora di religione devono, per legge, ottenere l'idoneità del Vescovo locale ma sono stipendiati dallo Stato italiano ed hanno un costo stimato per lo Stato di almeno 500 milioni di euro per anno, come riportava repubblica.it qualche tempo fa (cliccate qui)
I programmi di insegnamento sono concordati dalla Conferenza Episcopale Italiana e dal Ministero dell'Istruzione. Quel che viene proposto è un punto di vista esclusivamente cattolico. Eventuali insegnanti che personalizzino il programma con una conformazione più laica e neutra e meno specifica sono l'eccezione e non la regola.
Chi ha scelto al primo anno l'ora di religione non è comunque obbligato a mantenere questa decisione fino alla fine del ciclo scolastico.
Entro il termine delle iscrizioni, quindi entro il 6 febbraio, può optare per l'ora alternativa e comunicarlo in forma scritta alla segreteria scolastica.
Talvolta, negli istituti scolastici, alcuni genitori si sono sentiti contrapporre presunti problemi o difficoltà economiche e di gestione. In tal caso, è bene tener presente che i dirigenti scolastici sono obbligati per legge a nominare un insegnante per l'ora alternativa, anche in presenza di un solo studente, esattamente come sono tenuti a garantire il docente di religione nel caso sia richiesto questo insegnamento. Gli eventuali costi non pesano sul bilancio della scuola ma del Ministero dell'Economia.
Il circolo Uaar della Spezia invita i genitori interessati a richiedere una corretta e trasparente informazione circa il programma e le proposte alternative e, in caso di dubbi o presunti ostruzionismi, a segnalarli tempestivamente inviando una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Inviare una mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.se si preferisce un incontro di persona.
L'ora alternativa all'insegnamento della religione cattolica è un diritto e non una benevola concessione.