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Comitato Piazza Verdi: "Il 30 dicembre non c'è nulla a cui brindare" In evidenza

Il 30 dicembre l'inaugurazione di Piazza Verdi, ma il Comitato non vede alcun motivo per esultare. Tra spese, ritardi nei lavori e disagi, ecco le loro motivazioni.

"A cosa brinderanno Federici, Mori e compagnia festante il 30 dicembre nella ex piazza Verdi?
A una piazza che è costata agli spezzini oltre 4 milioni di euro e che si sbriciolerà nuovamente più volte cagionando costi di manutenzione elevatissimi?
Al disastro cagionato ai commercianti della zona, messi letteralmente sul lastrico dall'arroganza e incompetenza assoluta di questa amministrazione?
A un'opera consegnata alla città con oltre due anni di ritardo per i molti errori e orrori commessi nell'iter amministrativo?
O brinderanno a un luogo palesemente pericoloso che potrebbe mettere a rischio i frequentatori della piazza?
Ai soldi di ENEL erogati dall'ente per migliorare la qualità della vita dei quartieri del levante e brutalmente sottratti ai legittimi destinatari, per pagare architetti, mattoni, travertini assortiti e altre varie "opere dell'ingegno"?
O alle fioriere in legno, ultima autentica chicca tra le molte scelte sbagliate, che si autodistruggeranno entro un anno, come è accaduto alle povere magnolie (e per fortuna vista la loro bruttezza)?

Lo vogliamo dire apertamente e senza alcun dubbio.
Questa "festicciola improvvisata", peraltro a piazza ancora tutt'altro che terminata, ci pare più che altro una reazione "psicotica" di carattere elettorale da parte di una amministrazione con la coda di paglia e il cappello del clown. Un gesto scellerato e provocatorio, come la maggior parte delle cose che si sono viste in questi ultimi anni, nei confronti di una larga parte della città che verso il progetto Vannetti-Buren ha dimostrato da sempre grande avversione.
Un gesto che fa il paio con la discesa in piazza, la mattina del taglio del filare dei pini, delle massime cariche amministrative della città che con fare da "podestà" provocavano palesemente i cittadini contrari e giustamente contrariati.
Certe cose una amministrazione seria e corretta non le fa.

Non c'è proprio nulla da brindare nella vicenda Piazza Verdi, visti i ritardi, il troppo denaro speso e gli enormi costi imposti alla collettività in termini di disagio.
Anzi, forse un motivo per brindare Federici e C. lo avrebbero (ma nelle segrete stanze del palazzo).
E' quello che nessuno, per rispetto dei commercianti e degli spezzini tutti, ha deciso di presentare a suo tempo l'ennesimo ricorso alla magistratura, che avrebbe bloccato nuovamente i lavori per le evidenti inottemperanze alla sentenza del TAR del 10 febbraio scorso.
Quella sentenza che condannava il Comune, obbligandolo a seguire alla lettera quanto richiesto dal Ministero dei Beni Culturali.
Quella sentenza è stata palesemente non rispettata. Basta leggere le circolari del ministero e dare uno sguardo alla piazza.
E naturalmente nessuno ha ancora una volta controllato".

 

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