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Pitelli fuori dal SIN, Rifondazione: "Ma quale normalità, è una vergogna!"

Il sindaco Federici evidentemente continua nella sua strada di illogica lucidità, tuttavia le sue affermazioni sono gravi e lesive della dignità di una realtà che ha sofferto per una ferita che si chiama Pitelli, ferita ancora aperta e dalla incomprensibile sentenza della Magistratura che non ha stabilito le responsabilità di uno dei peggiori scempi del paese.

Ci troviamo di fronte ad una situazione grave. Se per riprendere la situazione nelle proprie mani significa per Federici le modalità con cui ha, per esempio, condotto questi anni la vicenda Acam, senza nessun confronto politico ma con il paraocchi e andando incontro a fallimenti su fallimenti siamo davvero in ottime mani.

Senza contare la strumentalizzazione politica di una palese violazione normativa nazionale in materia di bonifiche di siti nazionali in riferimento alla deperimetrazione ed all'altrettanto palese conflitto di interessi poiché tale operazione aprirà le porte all'uso del sito di Pitelli come discarica di "disservizio" che gestirà il nuovo acquirente del 49% di Acam Ambiente. Questa situazione è gravissima, perché la politica rinuncia ad una pianificazione che deve chiarire dove, come e per quanto tempo serva la discarica di servizio, in adempimento alla Strategia Rifiuti Zero deliberata dal comune spezzino, oggi anche da Levanto e Portovenere. Tutto questo senza tener conto di che fine faranno i fanghi delle operazioni di adempimento del Piano portuale, alla luce della concessione 53ennale alla monopolista Contship.

Storie che s'intrecciano, ma che hanno un comune denominatore, la distorsione del concetto di responsabilità: i responsabili di quello scempio nazionale che si chiama Pitelli non esistono, i responsabili della svendita di Acam si mascherano da salvatori, ma la sostanza sarà che il ciclo dei rifiuti alla Spezia sarà gestito da privati, nonostante il nostro passato, come Pitelli.

Salute, ambiente, gestione dei servizi pubblici ormai sono diventati una barzelletta, ogni proposta alternativa a quelle dell'establishment ridicolizzate e stigmatizzate. Senza contare che nessun passaggio politico e democratico è stato fatto su questa questione, svilendo ancora una volta il consiglio comunale.

Pertanto chiediamo che la discussione su quello che viene salutato come trionfale risultato, e che noi riteniamo una scelleratezza, venga portato in consiglio comunale, discusso con trasparenza e con partecipazione. Se così non sarà evidentemente il nostro concetto di Democrazia differisce notevolmente da quello di Federici e di chi lo sostiene con totale, cieca e devota fedeltà. Ma il programma elettorale che abbiamo firmato diceva ben altro!

Segreteria Prov.le PRC La Spezia

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