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Ripascimento delle spiagge, Pucciarelli (Lega Nord Liguria): "SOS degli stabilimenti balneari, ma il Comune di Sarzana è sordo" In evidenza

Gestori degli stabilimenti balneari preoccupati per la stagione invernale: impossibile sostenere un'ulteriore erosione delle spiagge sul litorale di Sarzana. Gli imprenditori del settore da tempo sollecitano i Comuni costieri affinché usufruiscano dei cofinanziamenti regionali che potrebbero salvarli dai danni provocati da tale erosione.

 

«Per avere la possibilità di partecipare, ogni anno, ai cofinanziamenti regionali per il rinascimento delle spiagge – spiega Stefania Pucciarelli, consigliere regionale della Lega Nord Liguria – i comuni costieri avrebbero dovuto dotarsi del Piano di utilizzo delle Aree demaniali Marittime, fin dal 2008. Tuttavia, ad oggi, il Comune di Sarzana non ha provveduto a questo adempimento, privando di fatto il proprio territorio di questa preziosa opportunità. In sostanza, il sindaco Alessio Cavarra ha fatto come Ponzio Pilato e se ne è lavato le mani. Alcuni gestori di stabilimenti balneari hanno quindi scritto al Comune, lamentandosi di subire un danno insostenibile proprio a causa dell'erosione delle spiagge e della scarsa attenzione ricevuta dall'amministrazione Cavarra. Oltre ai mancati guadagni derivanti dal ridotto numero di lettini che possono essere posizionati sulla battigia, i gestori degli stabilimenti balneari sborsano cifre rilevanti per lo smaltimento dei rifiuti spiaggiati. Un costo che invece era di competenza del Comune. A tal proposito, gli imprenditori degli stabilimenti hanno chiesto al sindaco di Sarzana di detrarre queste cifre dalla tassa sui rifiuti, ma dall'amministrazione comunale non è arrivata alcuna risposta, se non la bolletta da pagare».

Il 26 settembre scorso, Pucciarelli scrisse al Demanio marittimo per conoscere la somma che il Comune di Sarzana avrebbe potuto ricevere dalla Regione per il ripascimento delle spiagge, qualora si fosse dotato del PUD.

«La risposta è stata 17mila e cinquecento euro – dice Pucciarelli – a dimostrazione che, mentre da un lato ci sono attività imprenditoriali che sono in difficoltà anche per le tasse, dall'altra parte c'è un Comune negligente che si disinteressa di loro e pensa solo a fare cassa, rinunciando di fatto ai contributi regionali a favore dei balneari. L'amministrazione comunale si metta in regola con il PUD senza perdere altro tempo».

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