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Operazione Casa della Salute, Chiappini e Battistini (M5S): "Il Piano di Fattibilità risale a soli pochi giorni fa, prima non esisteva, e parla di operazione dannosa e priva di logica organizzativa" In evidenza

Sin dall'inizio siamo stati contro l'operazione Casa della Salute.

I nostri studi sul riacquisto del vecchio ospedale da parte dell'ASL5 evidenziavano un obiettivo che ci è parso subito chiaro e che non era quello del bene della comunità, come il Consigliere PD Michelucci cerca, disperatamente, di far credere, ma tutt'altro: far fare ad un privato una operazione di finanza immobiliare senza impegnare un solo euro e priva del cosiddetto rischio di impresa perché retta interamente con un giro di denaro pubblico!

 

Una analisi, la nostra, che oggi abbiamo potuto confermare e dimostrare grazie ad un accesso agli atti che abbiamo fatto in ASL5 e che ci ha permesso di entrare in possesso, tra altri importanti documenti, dello studio di fattibilità sull'operazione immobiliare in questione.

La ASL5 alcuni anni fa ha acceso un mutuo, con l'assenso della Regione, di 8 milioni di euro comprendente la quota di capitale di 2.500.000 €, immobilizzata fino ad oggi, con un palese danno finanziario già sostanziato, da investire sulla porzione retrostante la Casa della Salute di Sarzana.
Tale operazione, molto onerosa, fu avviata e perseguita senza che vi fosse, in partenza, uno studio di fattibilità che potesse dimostrarne l'effettiva convenienza finanziaria ed organizzativa e solo pochi giorni fa è stato fatto eseguire dal nuovo Direttore Generale, magari stimolato dal nostro energico intervento.
Già di per sè questo ci fa capire come la passata dirigenza della ASL5 governasse le finanze pubbliche della nostra Azienda Sanitaria e pianificasse gli investimenti.

E, da qui, la domanda nasce fin troppo spontanea: investimenti per sentito dire, per alterato fiuto personale o peggio ancora per ordine e convenienza della politica locale e regionale?

Non c'è più nessun alibi o tema di smentita, perché lo studio di fattibilità sull'operazione riacquisto vecchio ospedale, strumento tecnico e non politico, di cui la stessa ASL5 ha voluto dotarsi, parla chiaro: l'operazione è dannosa dal punto di vista finanziario e priva di giustificazione strategica e di logica organizzativa.

Iniziamo dalla questione strategica/organizzativa: lo studio dice chiaramente che gli spazi della porzione di immobile da acquistare non permettono di accogliere il Centro Diurno per Disabili, ma solo la Neuropsichiatria Infantile.

Questo, oltre a far decadere la scusa iniziale portata da Michelucci, che pure non giustificava l'operazione, ne sancisce definitivamente la dannosità finanziaria anche solo perché la Neuropsichiatria Infantile, oggi, è dislocata in un immobile per il quale la ASL paga 60.000 euro all'anno di affitto.

Questo vuol dire che per ammortizzare una spesa di 2 milioni di euro, pure se ridotta nello studio di fattibilità rispetto agli iniziali 2,5 previsti, ci vorrebbero 33 anni mentre il mutuo acceso da ASL5 ha una durata decennale. E occorrerebbe mettere anche in conto tutti i rischi di aumento, come dimostra, in proporzione, la spesa di oltre 4 milioni della parte già ristrutturata e l'odissea dell' Hospice/RSA, che oggi risulta scoperta di un milione di euro a causa di ribassi troppo cospicui e delle continue varianti in corso d'opera.

Un ammortamento, quindi, che si avrebbe in un tempo 3 volte superiore ai 10 anni in cui la ASL dovrà liquidare il mutuo contratto comprensivo dei relativi interessi.

Stiamo quindi dimostrando, con chiarezza, che se l'operazione fosse andata in porto, oltre ad un danno erariale, ci troveremo difronte ad un vero e proprio danno per tutti i cittadini spezzini!

Insomma, da ciò, si evince chiaramente che questa sarebbe stata una sottrazione ingente ed inutile di fondi che ora davvero possono essere utilizzati per altre priorità a favore della collettività!

Si metta l'anima in pace Michelucci: se non sapeva, e francamente pare impossibile, sarebbe grave per un Consigliere Regionale ex Assessore comunale ai Servizi sociali e sanitari nonché membro del partito che ha governato la Regione negli scorsi 10 anni e da cui è partita, sin dalle origini, questa assurda operazione sugli immobili della Sanità ligure. Se, invece, sapeva, ed avesse per giunta nascosto anche ai suoi tali informazioni, allora sarebbe davvero una cosa inqualificabilmente grave!

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