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Registro delle unioni civili, falsa partenza in tema di diritti In evidenza

Il consiglio comunale della Spezia ha dunque approvato a maggioranza una mozione per l'istituzione del registro delle unioni civili. Ventitré i voti favorevoli (la maggioranza di centro-sinistra e i grillini), quattro i contrari (Pdl), un astenuto, Marcello Delfino (Pd), che ha evidenziato l'incongruenza con l'articolo 1 del nuovo Statuto comunale, che riconosce «l'esistenza di altre forme di convivenza che tutela nei limiti previsti dall'ordinamento giuridico».

La competenza sulla questione è del legislatore nazionale, su cui si intende fare pressione. Tali iniziative locali, infatti, allargano, confondendolo, il concetto naturale di famiglia e istituzionalizzano la precarietà affettiva, scavalcando l'impegno matrimoniale volto a garantire la stabilità familiare per coniugi e figli. Per questo, la Costituzione riconosce la famiglia come «società naturale», che viene prima dello Stato, cioè che lo Stato non ha il potere di definire. In un'intervista a Tele Liguria Sud, il sindaco Massimo Federici ha detto che, a suo giudizio, il provvedimento non penalizza la famiglia e che l'amministrazione realizzerà il quoziente familiare. Tuttavia una mozione Pdl per l'istituzione del quoziente è stata bocciata nella stessa seduta. Inoltre, la storia recente di vari Paesi europei e nordamericani mostra chiaramente il «piano inclinato» passato via via dalle unioni civili alle nozze e all'adozione gay, in un percorso pericoloso anche per la libertà di chi intende operare ed educare secondo la morale naturale e l'insegnamento della Chiesa. In un comunicato, il Forum delle famiglie ha definito «inutile e dannosa» la mozione ed ha chiesto collaborazione per valorizzare, anziché discriminare, la famiglia, valore che unisce e che accomuna tutti, per natura, e che è ricchezza indispensabile alla società ed all'economia. La decisione su un tema così delicato è stata presa dal consiglio comunale senza consultare le associazioni cattoliche, che già avevano prodotto un documento contrario alla modifica dello Statuto comunale, e che erano rappresentate alla seduta da una decina di persone. Il consiglio spezzino ha già in agenda una ulteriore «battaglia civile», l'istituzione del registro dei testamenti biologici, che di nuovo non compete agli amministratori comunali ed il cui impatto sociale non è trascurabile. Il governo del Regno Unito ha di recente annunciato un progetto di riduzione dei costi del sistema sanitario secondo cui i medici di base compileranno una lista dei loro pazienti che potrebbero morire entro un anno. A tali pazienti verrà chiesto «dove preferiscono morire e se vogliono scrivere o dettare un testamento biologico in cui danno il permesso ai medici di sospendere medicinali e nutrizione quando si annuncerà la fine».

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