"Alice, 110 e lode in ingegneria sale sulla fune del lavoro precario, dopo tre passi è di nuovo a terra e deve ricominciare. Era un contratto a progetto di tre mesi."
"Margherita, laurea in economia, passeggia avanti e indietro, il suo è forse un contratto migliore.. potrebbe anche arrivare a tre anni."
"Gianluca, laureando in scienze motorie, sale e scende dalla fune senza problemi. Il suo è uno stage non retribuito."
"Tanti altri sulla fune non ci salgono proprio, sono semplicemente disoccupati."
Questi sono alcuni degli slogan lanciati al megafono che accompagnavano i tanti giovani che nel pomeriggio di sabato si sono messi a camminare su una fune tesa tra le colonne di Piazza Beverini davanti a Zara attirando l'attenzione dei passanti. L'iniziativa era organizzata dal Comitato Spezia Per Nichi che per tutto il pomeriggio ha manifestato contro la precarietà, un fenomeno che ormai non riguarda più solo i giovani ma tutti i lavoratori che devono districarsi tra contratti a tempo determinato, stage, lavoratori a partita IVA e tutte quelle categorie che non hanno diritti e garanzie.
Non vogliamo essere costretti a fuggire dall'Italia, vogliamo la possibilità di costruirci un futuro. Per questo sosteniamo Nichi Vendola alle Primarie, perché vogliamo lavoro e diritti, reddito minimo garantito, vogliamo una politica che punta su università e ricerca, sulla cultura e la creatività.
La fotocronaca completa dell'iniziativa sul blog del comitato (www.speziaxnichi.wordpress.com) e sul profilo facebook (facebook.com/comitato.speziaxnichi)