Con 349 voti a favore , 25 contrari e 66 astenuti la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente la proposta di legge volta a promuovere la parità effettiva di donne e uomini nell'accesso alle cariche elettive e ai pubblici uffici delle autonomie territoriali. Una legge che consente agli elettori di esprimere la doppia preferenza di genere nelle elezioni amministrative, il riequilibrio di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali, nonché nei consigli regionali e nelle commissioni dei concorsi pubblici.
La politica italiana ha bisogno di un rinnovamento vero, e di questo rinnovamento potranno essere protagoniste tutte quelle donne che hanno percorso una lunga strada fino ad oggi per vedere riconosciuti i loro diritti di persone e cittadine. Il mio augurio a questo proposito, è che anche nel Consiglio della Regione Liguria dove oggi le donne che siedono nei banchi del consiglio sono solo sei su quaranta voglia tornare presto a discutere sul tema. La dignità delle donne non è di destra né di sinistra e nemmeno la democrazia lo è.
Le donne hanno un grande desiderio ed una grande passione nel fare politica e d'altronde la fanno tutti i giorni nelle scuole, nelle famiglie, negli ospedali e hanno compreso che per cambiare davvero devono avere voce in tutti i luoghi dove si sceglie e si decide per tutte e tutti. Si tratta certamente di una svolta storica! Un provvedimento che anche se non è la soluzione al problema rappresenta un passo avanti per la rappresentanza di genere, perché a parole tutti si dicono a favore nella parità, poi però nelle aule e ai vertici delle istituzioni, il numero di donne è sempre molto esiguo. Il resto, la qualità, la moralità, la competenza, non sarà mai una legge a definirli, ma sarà compito di quei partiti che dovrebbero riprendersi quel ruolo di rappresentanza della società a cui hanno ahimè derogato.
Il secondo "dono" mi auguro possa arrivare dal consiglio comunale del 19 novembre nel Comune di La Spezia dove si discuterà la mozione sul registro delle unioni civili e quella sul testamento biologico. A mio avviso, nel rispetto degli articoli 2 e 3 della nostra Costituzione, lo scopo di questi registri darebbe una risposta alla domanda che già da diverso tempo proviene dalla società civile: cioè quello di concedere una forma di riconoscimento giuridico comunale alle volontà dei cittadini riguardo ai nuovi modi di stare in coppia e di esprimere le proprie volontà in tema di trattamenti terapeutici, idratazione ed alimentazione forzata nel caso in cui per malattia o lesione traumatica non sia più in grado di esprimere la propria volontà. Penso che la lotta contro le discriminazioni e le diseguaglianze, per una società più libera,civile e democratica, passi anche dall'approvazione di questi registri.
Il terzo "dono" è l'istituzione della carta di precittadinanza da rilasciare a bambini e ragazzi minorenni nati e residenti nella nostra città, ma che, in quanto figli di cittadini stranieri, sono oggi esclusi dalla possibilità di essere riconosciuti come cittadini italiani. A chi ne farà richiesta sarà consegnata una una civil card che riassumerà i dati anagrafici (nascita, residenza etc...) e che accompagnerà i bambini e ragazzi al compimento del d iciottesimo anno di età quando avranno la possibilità di diventare cittadini italiani come prescritto dalla legge (L.91 del 1992).
Tre buoni motivi per continuare a lavorare con grande entusiasmo assieme al Sindaco Federici e a tutta l'amministrazione per Una città che con coraggio e generosità affronta il cambiamento, guarda alle giovani generazioni, senza lasciare indietro nessuno.
Patrizia Saccone
Assessore Pari Opportunità
Comune della Spezia
Coordinatrice Regionale Donne IDV Liguria
