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Crisi giunta Spezia, Bucchioni (Rifondazione Comunista) chiede le dimissioni del sindaco Federici con una mozione urgente In evidenza

Di seguito il testo della mozione con sui Rifondazione Comunista chiede con urgenza le dimissioni del sindaco Federici.

 

Premesso che in seguito alla procedura di ritiro delle deleghe all'assessore Stretti, ben tre membri della giunta comunale hanno rassegnato le dimissioni; il consiglio comunale, organo democratico e rappresentativo della comunità spezzina, ha assistito, in questi ultimi giorni, ad una rappresentazione mediatica surreale e svilente delle istituzioni democratiche; Considerato che i recenti episodi di gestione dell'amministrazione comunale confermano l'atteggiamento autoritario del sindaco Massimo Federici, in un contesto che sintetizza drammaticamente il fallimento di questi ultimi 5 anni di gestione della cosa pubblica, con particolare rilevanza riguardo a:
I processi di privatizzazione dei servizi pubblici erogati dall'azienda ACAM, con la svendita del settore energetico, il debito accollato all'azienda idrica con relativi aumenti tariffari, e l'operazione di project financing dell'azienda di gestione dei rifiuti; Il tentativo di privatizzare l'azienda di trasporti pubblici ATC; La concessione di ulteriori 8 anni di funzionamento del gruppo a carbone della centrale ENEL; L'assenza di attivazione di un'indagine epidemiologica sul territorio vasto che faccia luce sul sempre più crescente numero di decessi per malattie ambiento-correlate; Il disastro della sanità spezzina; Il silenzio riguardante la concessione 53ennale monopolista approvata dal tavolo portuale; Lo scontro istituzionale in atto tra l'amministrazione comunale e l'autorità portuale; L'abbandono sempre più progressivo delle periferie a favore di impiego di finanze per progetti faraonica portata mediatica ma di scarsa ricaduta sociale (festa della Marineria, ecc.)

Per tutto quanto premesso e considerato, non tollerando ulteriormente di assistere passivo ad un così grave degrado dell'immagine e dell'azione dell'amministrazione pubblica, senza farsi complice di una inaccettabile inerzia delle Istituzioni, a tutto danno della comunità e dei cittadini che in noi hanno riposto le proprie naturali esigenze ed aspettative per una crescita culturale e sociale, chiede la sfiducia del sindaco Massimo Federici, ex art. 52 D.lgs. 267/00.

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